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Benevento, 02-07-2015 21:39 ____
La Commissione Finanze cerca una soluzione per "addolcire" l'Imu, l'imposta sugli immobili. Tre le strade da seguire
Intanto il vice presidente De Pierro annuncia le sue dimissioni che concretizzera' non appena aderira' al Pd in Consiglio Comunale. Il presidente Zarro non e' entusiasta pero' della sua annunciata avversione agli atti dell'Amministrazione Pepe
Nostro servizio
  

Nella Commissione Finanze presieduta da Giovanni Zarro, il suo vice, Francesco De Pierro (nella foto è a destra mentre a sinistra è Giovanni Zarro), ha annunciato e messo a verbale le sue dimissioni dalla carica.
Le concretizzerà non appena formalizzerà la sua adesione al gruppo consiliare del Partito Democratico, pur non diventando per questo componente della maggioranza a tutto tondo visto che non voterà, solo per l'appartenenza, le delibere proposte dall'Amministrazione Pepe, di cui resterà oppositore, così ci ha detto.
Questa adesione al Pd ci sarà alla prima seduta utile della civica Assise.
Lascio la vice presidenza per un fatto deontologico ed etico in quanto le stesse, di solito e per prassi, spettano all'opposizione.
Il capogruppo Zarro non è entusiasta di questa posizione che andrà ad assumere De Pierro, quella cioè di "oppositore" dell'Amministrazione Pepe.
E' un elemento da valutare..., ci ha detto.
Quando entri a casa mia e ci vuoi restare, hai bisogno certamente di un po' di tempo per vedere dove sta la tua camera, il bagno, cioè occorre un periodo di acclimatamento.
Questo non significa, però, che quando si va a mangiare o quando si va a lavorare non lo si faccia tutti insieme..
Così Zarro sul posizionamento politico di Francesco De Pierro.
Tornando ai lavori della Commissione Finanze, a cui hanno partecipato, oltre a Zarro, i consiglieri Luigi De Nigris, Francesco De Pierro, Luigi Ambrosone, Giuseppe Molinaro e Giovanni Quarantiello, oggi si è lavorato per cercare una mitigazione dell'Imu, l'imposta sugli immobili.
Sono state valutate al riguardo tre strade.
La prima, intervenire sui valori immobiliari; la seconda tenendo conto dei programmi di intervento edilizio; la terza attraverso il Regolamento e cioè la definizione di una differenziazione delle aliquote.
Sulla prima ipotesi, i valori provengono dall'Omi e cioè dall'Osservatorio Mobiliare Italiano che è gestito dall'Agenzia delle Entrate.
Il dirigente all'Urbanistica ha detto che avrebbe provveduto a compiere una rapida verifica per valutare se i valori immobiliari sono stati cambiati proprio dall'Omi.
Sul punto due si è detto che se il terreno del signor Pinco non è interessato da un programma edilizio, egli non può costruire.
La realizzaione del Piano Urbanistico Comunale (Puc) avviene proprio attraverso il programma edilizio.
Dunque, se non è interessata l'area fabbricabile del signor Pinco, perché deve pagare l'Imu in modo così elevato?
La terza questione è trovare un modo per diversificare le aliquote dell'Imu e rendere più leggere le imposte che vanno a cadere sulle aree che, nonostante siano fabbricabili, non è previsto su di esse un insediamento edilizio.
Oltre all'Imu, la Commissione è tornata sulla vicenda dell'incremento della Tari, l'imposta sui rifiuti, alla luce della tariffa della Samte (il raddoppio da noi anticipato martedì scorso).
Anche su istanza del consigliere Luigi De Nigris, l'assessore Francescio Saverio Coppola chiederà alla Provincia, proprietaria della Samte, il carteggio dal quale risulti il perché del raddoppio annunciato dal presidente della stessa Samte, Nicolino Cardona, in Commissione Finanze in modo da valutarla.

comunicato n.82410



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