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Benevento, 27-05-2015 14:33 ____
Giovanni Zarro risponde contrariato alle accuse rivoltegli da Peppino De Lorenzo e soprattutto a quella di speculare sulla salute a scopi elettorali
Per me la politica non e' qualcosa di cui gloriarmi e' una fatica intensa ed e' tempo di smetterla tanto e' vero che non mi candidero piu'. Quanto all'invito di visitare il suo reparto, accetto volentieri...
Nostro servizio
  

Giovanni Zarro (foto) risponde alla nota che Peppino De Lorenzo ha scritto su di lui ovvero sulla gestione della Commissione consiliare alle Finanze di cui è presidente.
E' molto contrariato Zarro per queste accuse rivoltegli da De Lorenzo soprattutto quella di speculare, per scopi elettorali, anche sulla salute.
Ed il capogruppo del Pd a Palazzo Mosti a dimostrazione che a lui della politica oramai gli frega poco ha annunciato: Non mi ricandido più.
Ma ecco Zarro.
"Caro direttore, mi scuso.
Non sono avvezzo a promuovere o a dare linfa a dibattiti stucchevoli.
Come quello che "ex abrupto" ha avviato De Lorenzo.
Replico per rispetto ai suoi lettori. Non solo.
Anche per ringraziare De Lorenzo per la sua presa di posizione.
Sembra strano, consente, però, di parlare di sanità e di uno dei suoi argomenti principi: la governance sanitaria e la sua dislocazione “nell’albero del potere”.
Ora, qualche precisazione, da un lato, ed un sorriso, dall’altro.
Il sorriso.
De Lorenzo si sente per caso Zaratustra?
Leggendo il testo della sua nota, sembrerebbe di sì!
Le precisazioni!
Quanto, al giudizio sull’iniziativa. Cosa dice il buon De Lorenzo?
Quella convocazione è decisamente impropria; discutibile intervento; incontri che non approdano ad alcunché di concreto.
Perché De Lorenzo, quella convocazione, è impropria, discutibile, astratta? Quali le argomentazioni?
Nello scritto che ho avuto modo di leggere, non ne ho trovato traccia. Ma lei non è il signor Lapalisse!
Viceversa, deve argomentare De Lorenzo. O le piace dare solo "fiato alla voce" per dire frasi o parole?
Bene è parlare, senza dubbio; meglio è parlare dimostrando.
In questo caso la dimostrazione manca.
Mancano le argomentazioni.
Se saranno offerte all’attenzione dei lettori in seguito; in seguito saranno esaminate.
Per rendere possibile, un utile, confronto! Argomenti contro argomenti!
Quanto alla preghiera da rivolgere a Ventucci.
De Lorenzo, se la risparmi.
Lei forse non sa che, ad ora, nessun invito è stato rivolto a Ventucci!
Nessun organo comunale, ad ora, ha esaminato la questione!
Quanto alle passerelle elettorali.
Chi mi conosce, sa che, l'esposizione mediatica, non è nel mio Dna.
Lei non mi conosce e quindi non lo sa. E perché lo dice?
Ancora.
Quanto alle elezioni del prossimo anno, non sarò della partita. Non intendo candidarmi!
E lei afferma il contrario! Perché?
Aggiungo.
Per me, la politica non è qualcosa di cui gloriarmi; è una fatica.
Fatica intensa. Ed è tempo di smetterla, davvero!
Perché, oggi, sono, ancora, in campo? Perché mi fa piacere fare politica. E questo da sempre!
Ma anche il piacere sta declinando!
Quanto al cortese invito di visitare il suo reparto ed il Pronto Soccorso.
La ringrazio, naturalmente, per il buon cuore.
E poiché, per me, l'obiettivo fondamentale è conoscere; conoscere comunque, le comunico che accetto il suo invito e la ringrazio.
Non senza farle notare, però, che il vitto e l’alloggio che mi vuole offrire e la barella per riposare non sono le sue.
Non sono nella sua, libera, disponibilità! Sono dello Stato! Di tutti noi! E le deve utilizzare come per legge! Non certo a quel modo!
Quanto alla restrizione dei fondi regionali o ai tagli per la sanità. Il mio parere è altro!
La spending review non significa, affatto, tagliare i servizi o cancellare gli obbiettivi, gli standard, delle varie prestazioni.
Significa solo verificare se quei servizi, oggetto di esame, siano ancora necessari ed in quale forma e quantità; come significa raggiungere, per i servizi in discussione. gli stessi obbiettivi, garantire gli stessi standard, anche con minori fondi a disposizione o addirittura puntare ad obbiettivi e standard di più alto livello.
Come?
Incidendo sui modi di produrre.
Sull'organizzazione, sui processi, sui fattori della produzione.
L'amministratore pubblico, a suo modo, diventa un po' imprenditore!
Tornando agli incontri della Commissione Finanze.
Lei chiude la sua nota, affermando che sono (le audizioni) "incontri di facciata che non approderanno mai ad alcunché di concreto…".
Invero qualche frase prima, sempre in modo apodittico, aveva dichiarato che …"tale comportamento (le audizioni) suona ad offesa dei tanti sofferenti e che sofferenze!"
Ho molto rispetto per i malati. Come tutti!
E se mi permette, come lei!
Ho conosciuto direttamente ed indirettamente il dolore e la sofferenza fisica da malattia.
E ribadisco il rispetto e la compassione per chi soffre…
Ma nel caso di specie, caro De Lorenzo, non posso non notare che il suo dire manca di sinapsi!
E' un autentico… "volo pindarico".
Da Zaratustra, a Lapalisse, a Pindaro… non è davvero male!
Quanto all'Osservatorio ed alla sua nomina.
L'ottimo D’Alessandro, nella veste di sindaco della città, se lo ha proposto all'Ufficio di responsabile dell'Osservatorio Comunale sulla Sanità, avrà avuto le sue buone ragioni.
Riconosceva forse in lei requisiti e capacità adeguate a quel ruolo.
Mi sorprende, però, che il buon Sandro, le abbia riferito che alla nomina non si sarebbe potuto procedere perché "incostituzionale".
Mi sorprende, perché è noto…
D'Alessandro non può né fare né approvare leggi. E solo le leggi, come lei mi insegna, possono essere “incostituzionali”.
Quanto all’ultima chicca… "Con la sofferenza umana non si scherza, Zarro deve, seduta stante, smetterla"…
Mi spiace comunicarle, innanzitutto, che il tono ed i contenuti del suo dire sono, almeno, fuori dalle righe.
E poi, dirle, pur dispiacendomi per avere un avviso diverso dal suo, che non la smetterò!
Tale linguaggio "aulico", se è "aulico!", lo riservi ad altri! Non a me! Naturalmente!
Preciso… io, non sono nessuno!
Ed essendo appunto "nessuno" non posso essere destinatario del suo modo di esprimersi. Lo riservi, magari, a se stesso; magari ad altri. Ai suoi secondi… ai suoi terzi. Non a me né ad alcuno dei componenti dell’Organismo che presiedo.
Ora due ultime note.
La prima. Perché la Commissione ha avviato quella iniziativa?
Il ragionamento è semplice.
Siamo in un tempo di riforme costituzionali.
A luglio la Camera, per quanto mi risulta, dovrà esaminare, in seconda lettura, il relativo testo.
La riforma interessa anche i livelli regionali e sub regionali di governo.
Per quest'ultimi, la riconsiderazione delle competenze regionali e la cancellazione della Provincia. In particolare!
Con tutto ciò che ne consegue.
Richiamo l'attenzione sul tema, non per sport, naturalmente. Ma per affermare una mia convinzione.
Quella che la sanità, in particolare la gestione della sanità, va collocata al livello più basso della scala del potere.
Al livello più vicino al popolo.
Per me, quindi, a livello… comunale. La mia è una opzione di "de jure condendo"!
La seconda.
Sono iniziative utili?
Certo non sono utili per curare malati.
Lo dico con lo spirito richiamato sopra.
Invero, chi parla e chi ha deciso di assumere quella iniziativa, hanno chiari i confini del campo nel quale ci si muove.
Quelle iniziative, intanto, sono importanti ed utili ai fini della conoscenza. Tout court!
I cittadini devono sapere, anche attraverso la mediazione del Comune, le eccellenze o le mediocrità che segnano le varie istituzioni della città; devono sapere di cosa vantarsi e di cosa vergognarsi.
Poi, che vuole….tentar non nuoce!
E se riuscissimo, davvero, ad investire il Comune di competenze sanitarie?
Tuttavia, sull’utilità della iniziativa, il miglior giudice sono, necessariamente, gli auditi.
Avrebbe dovuto farlo prima, prima conoscere e poi parlare, ma lo faccia ora, meglio tardi che mai, lo chieda direttamente all’ottimo commissario dell'Azienda Ospedaliera Berruti ed al suo, intelligente e competente, staff.
Chieda loro se quella audizione è stata utile!
Mi ha interpellato ed ho riscontrato la sua nota.
Per me è finita qui.
Amici come prima".

comunicato n.81261



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