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Benevento, 26-05-2015 14:48 ____
Far saltare il Consiglio Comunale e' stato solo un gesto di irresponsabilita' politica, amministrativa ed etica tuona Fausto Pepe con i suoi "ex"
Ennesimo flop della maggioranza che dribla, con l'assenza, l'ostacolo dei debiti fuori bilancio. E' stata una imboscata, dice il primo cittadino. Anche l'opposizione si differenzia al suo interno
di Diego De Lucia
  

"E' stata un'azione d'irresponsabilità politica, amministrativa ed etica".
E' saltato il Consiglio comunale sui debiti fuori bilancio.
Dopo l'ennesimo flop di maggioranza, il sindaco Fausto Pepe ha convocato una conferenza stampa per attaccare la sua ormai "ex" maggioranza assente ai lavori ed il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro fautore, a suo giudizio, di questa scelta.
La spaccatura interna venutasi creare con le elezioni regionali del 31 maggio prossimo ha fatto, dunque, sentire i suoi primi effetti a Palazzo Mosti.
Il sindaco ed i consiglieri comunali lealisti hanno deciso di non appoggiare la candidatura di Mino Mortaruolo, candidato ufficiale del Pd, ma di scegliere il presidente dell'Asia, Lucio Lonardo, ed una lista civica cui rapportarsi.
Ecco, quindi, che si registrano scosse di terremoto in Consiglio.
Come ampiamente anticipato ieri dalla nostra testata, la civica Assise è saltata per mancanza di numero legale.
Solo in 12 (compreso il consigliere dell’opposizione, Luigi De Nigris) hanno riposto presente all'appello del segretario generale dell'Ente, Claudio Uccelletti.
A non allinearsi sulla scelta che è stata decisa ieri nella riunione al Pd sono stati, oltre al capogruppo Zarro, anche il segretario cittadino del Pd, Marcello Palladino ed Angelo Miceli. Con loro anche Sergio Tanga ma anche egfli è considerato oramai un "pepiano" e dunque non è stato invitato alla riunione di ieri dei "puristi".
Questi i presenti, dunque: Gennaro Caputo, Giovanni Izzo, Nazzareno Lanni, Angelo Miceli, Giuseppe Molinaro, Luca Paglia, Marcello Palladino, Sergio Tanga, Giovanni Zarro, Francesco Zoino, il sindaco ed appunto Luigi De Nigris.
Importanti le defezioni, forse per motivazioni diverse da quelle dei consiglieri del Pd, anche di Amina Ingaldi dell'Api e di Mario Zoino del gruppo misto.
Ecco la lista degli altri assenti della maggioranza: Leonida Collarile, Massimo De Rienzo, Pasquale Fiore, Floriana Fioretti, Livio Mazza, Mario Orrei ed Annachiara Palmieri.
L'opposizione ha voluto dividersi.
In 6, sui 7 presenti, non hanno garantito il numero legale, mentre De Nigris ha agito diversamente in polemica, ha detto, con il capogruppo del Pd, Giovanni Zarro.
Il sindaco ha, quindi, come detto, convocato una conferenza stampa.
E' stata un'imboscata - ha detto - da parte di alcuni consiglieri di maggioranza.
Probabilmente non hanno capito cosa sia il piano di rientro, o forse non hanno la stoffa per fare gli amministratori".
Il primo cittadino si è detto molto amareggiato, ma per nulla sconfitto e rassegnato: "Non mi faccio commissariare da nessuno.
Non mi spaventano queste azioni. Chi pensa che sia cosi si sbaglia".
Pepe ha attaccato la maggioranza: "Dovevamo liquidare dei debiti.
E' folle pensare che perché ci sia una campagna elettorale in corso e non si possa e non di debba tenere fare un Consiglio comunale.
Oggi dovevamo rasserenare gli animi ai creditori che sono venuti fin qui.
Di certo non si risolvono questioni del genere con le imboscate".
Ha lanciato poi un avvertimento per la prossima seduta del 4 giugno, quella sul Conto Consuntivo, anche se ad oggi sembra veramente arduo pensare ad un ricompattamento: "Ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità.
Ora occorre, però, riconvocare la seduta saltata questa mattina.
Non spetterà a me farlo, ma toccherà al presidente Izzo.
Penso, però, che non sia tempo di scappare o di avere paura delle ombre".
Chiusura parlando di Del Basso De Caro, seppure senza mai nominarlo: "Qualcuno forse starà pensando che non potrò ricandidarmi a sindaco ed è questa una ovvietà, ma ignorano o non ricordano che ho vinto due volte al primo turno.
Io l'anno prossimo sarò comunque in campo e farò una campagna elettorale come se fossi io il candidato sindaco..."
Sulla riunione indetta ieri nella sede del Pd senza la sua presenza perché non invitato, Pepe ha commentato: "Onestamente non comprendo.
Chi esclude le persone non è un leader.
Un vero leader è quello che sa dialogare e confrontarsi.
Qui stiamo andando fuori strada, c'è un'esagerazione che di sicuro non fa bene alla città.
Bisogna tornare ad essere uomini."
Poi ha aggiunto: "Il mio partito deve essere giusto, etico e deve saper dialogare e non minacciare.
L'altro Pd, se esiste, va regimentato."
Ha dovuto intervenire perché chiamato in causa dalla Stampa anche il capogruppo del Pd, Giovanni Zarro, che ha precisato: "Dobbiamo far passare la nottata.
Dopo le elezioni regionali, casomai ne discuteremo per poter creare un ponte per un futuro più tranquillo".
Dopo il sindaco l'opposizione ha tenuto a sua volta una conferenza stampa.
Sotto attacco il capogruppo del Pd Zarro che avrebbe chiamato con il termine "vile" l’opposizione nel momento in cui fuoriuscivano dall'Aula.
Singolare la presa di posizione di Mario Pasquariello capogruppo di Tèl: "Signor sindaco, prometta di dimettersi entro sei mesi dalla carica e noi le garantiamo supporto sui provvedimenti più importanti amministrativi."
Nazzareno Orlando ha sottolineato come la città si trovi in dissesto finanziario: "Noi nella loro faida interna non vogliamo entrarci".
Poi ha attaccato Zarro: "Deve chiamare vili gli assenti di oggi e non solo noi".
Duro Roberto Capezzone del gruppo misto: "La maggioranza non regge all'opera amministrativa di Governo.
Il dissesto già è presente.
I crediti tributari peseranno in maniera incredibile sull'operato dell'Amministrazione".
Giovanni Quarantiello, sempre del gruppo misto, ha definito solo politiche le assenze odierne in Consiglio e poi ha anche lui attaccato il presidente della Commissione Finanze, Giovanni Zarro, definendolo arrogante: "In una delle ultime commissioni erano arrivate schede in bilancio alle quali avevamo chiesto delle integrazioni.
Non le ha volute modificare ed anzi ha votato da solo in Commissione il provvedimento".
L’ultimo a parlare è stato Luigi De Nigris.
Anche il consigliere di Sil ha attaccato Zarro, affermando di sentirsi profondamente offeso per il suo atteggiamento: "In passato il capogruppo ci chiamò schegge impazzite, farneticanti e senza guida politica.
Oggi sono rimasto in Aula proprio per smentirlo".
De Nigris ha criticato anche un assessore della Giunta Pepe.
All'epoca del commissariamento della scorsa consiliatura e dei manifesti con la scritta traditori per i consiglieri dell’allora maggioranza che decisero di andare da un notaio a firmare la sfiducia al primo cittadino, un assessore disse che il Pd si era liberato di alcune scorie.
Con un Pd spaccato, De Nigris ha commentato: "A me non sembra che sia finita.
Ora hanno tutti sotto scacco il sindaco".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

                                               

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