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Benevento, 26-05-2015 10:42 ____
Giovanni Zarro raccoglie anche gli strali di Peppino De Lorenzo che gli chiede di fermarsi con le audizioni, improprie, sulla Sanita' locale
Sono incontri, quelli con i vertici del "Rummo" e dell'Asl che non approdano a nulla e che invece offendono i tanti sofferenti
Nostro servizio
  

Peppino De Lorenzo (foto) stavolta lancia strali su Giovanni Zarro che, come è noto, tra le tante audizioni che sta ponendo in essere con la Commissione Finanze che presiede, ha posto in calendario anche quelle sulla Sanità e quindi con i vertici dell'Ospedale "Rummo", Giamnpiero Berruti, che si è già tenuta, e quella con Mino Ventucci, dell'Asl, ancora da calendarizzare.
Zarro ritiene che con l'uscita di scena della Provincia, l'area vasta rappresentata dal Comune capoluogo debba farsi carico anche delle problematiche legate alla Sanità ed è dunque giusto e necessario ascoltarne le vicende direttamente dai vertici di queste strutture.
Peppino De Lorenzo invece dice: E' solo propaganda elettorale in vista delle comunali del prossimo anno.
Sulla sua stessa lunghezza d'onda l'opposizione consiliare che ha già contestato tutto ciò a Zarro nel corso di una riunione della Conferenza dei capigruppo.
"Direttore carissimo - scrive De Lorenzo - mi perdonerà se, a breve, dopo aver descritto l'episodio altamente umano verificatosi con i colleghi della neurochirurgia a difesa di un paziente, ritorno a parlare di sanità, settore nel quale ho trascorso la vita intera.
Infatti, da qualche giorno, si sta facendo un gran discutere dell'iniziativa, decisamente impropria dal mio modesto angolo visuale, portata avanti dal consigliere comunale Giovanni Zarro che, motu proprio, si è reso promotore di un discutibile intervento: quello di ascoltare, previa convocazione, i commissari delle due massime aziende sanitarie cittadine, per la precisione, del Rummo e dell'Asl.
Il primo è stato già escusso ed ora toccherebbe a Mino Ventucci.
Non è dato sapere quale sia il beneficio che convocazioni del genere, tra l'altro non previste dalla normativa, possano apportare.
E' solo il modo di fare qualcosa, dimostrare un'azione, anche se, in ultimo, sono incontri che non approdano ad alcunché di concreto.
Tale comportamento suona ad offesa dei tanti sofferenti, e che sofferenze!, segnatamente in questo periodo in cui c'è una massiccia recrudescenza di neoplasie ed infarti.
Ecco perché, come ha tuonato l'opposizione di palazzo Mosti, Zarro va fermato. Senza indugi.
Il tutto, ripeto, non è previsto dalle norme in materia.
All'uopo, ricordo che, dopo le mie reiterate rivendicazioni in campo sanitario, all'epoca, l'allora presidente della Provincia, Carmine Nardone, cercò, non riuscendoci, di nominarmi al vertice di un istituendo osservatorio sanitario provinciale.
Il suo nobile gesto non si concretizzò perché non in linea con la normativa.
Ed anche quando, io, consigliere comunale di opposizione, ebbi la stessa nomina dal sindaco Sandro D'Alessandro, il tutto, in ultimo, si arenò proprio per incostituzionalità.
Con la sofferenza umana non si scherza e, quindi, Zarro deve, seduta stante, smetterla.
Mi riservo di pregare personalmente l'amico Mino Ventucci di rifiutarsi categoricamente di partecipare ad una sceneggiata del genere che non è altro se non una passerella politica per le prossime elezioni amministrative dell'anno venturo.
Bene.
Se Zarro vuole offrire un contributo concreto onde cercare di risolvere i tanti annosi problemi della sanità, lo faccia, però, in modo diverso e costruttivo.
Lo invito, per questo, a trasferirsi per una settimana presso il reparto di Psichiatria, da me retto, e constatare, da vicino, quali siano le nostre quotidiane problematiche, del resto, comuni ai sanitari degli altri reparti.
Gli fornisco vitto ed alloggio a patto che, nel caso si ravvisi la necessità, dovrà dormire, come tanti pazienti, sulla barella.
Di notte lo porterò nel Pronto Soccorso al fine che prenda oculata visione delle condizioni in cui gli operatori lì svolgono il proprio lavoro.
E le colpe, si badi bene, non sono dei commissari delle due aziende che ce la stanno mettendo tutta, ma del continuo restringere i fondi che la Regione taglia. Come una coperta che, per coprire un letto sempre più grande, viene tirata da tutte le parti.
Solo allora Zarro, presa oculata visione, capirà cosa sia agire in campo sanitario evitando incontri di facciata che non approderanno mai ad alcunché di concreto.
Voglio sperare che queste audizioni abbiano fine in quanto la misura è colma. Decisamente colma".

comunicato n.81221



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