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Benevento, 25-05-2015 19:33 ____
L'Associazione "La Rete Sociale" interviene in merito alla questione del servizio mensa all'interno di alcuni centri di cura dell'Asl
Ora che la Ristoro' ha ottenuto l'agibilita' ci si chiede ora cosa avverra'
Redazione
  

L'Associazione "La Rete Sociale", con una nota a firma del presidente Serena Romano, è intervenuta, ancora una volta, in merito alla questione del servizio mensa all'interno di alcuni centri di cura dell'Asl, la cui gestione è stata data alla Ristorò.
Servizio che, come è noto, è stato sospeso lo scorso 8 maggio per la mancanza di agibilità della sede nella quale vengono preparati i pasti.
L'agibilità, però, è stata ottenuta dalla ditta ed ora Romano si chiede cosa avverrà anche perché, per il sodalizio, ci sono altri problemi e questioni che andrebbero verificate e di cui i cittadini dovrebbero venire a conoscenza "con la massima trasparezenza".
"Come si sa - scrive - il primo tempo della partita conclusosi l'8 maggio scorso, ha visto la vittoria dei cittadini sui burocrati: il commissario della Asl, Mino Ventucci, infatti, senza limitarsi a verificare sulle carte che "era tutto a posto", rischiando, fra l'altro, di essere smentito come è accaduto in questi giorni al Comune, ha fatto un blitz gastronomico a Morcone e Puglianello per controllare come stavano le cose.
Dopo di che ha sospeso fino al 30 maggio il servizio mensa della Ristorò ad anziani e sofferenti psichici.
Ora, però, che la ditta ha ottenuto l'agibilità dei locali, la cui mancanza aveva motivato la sospensione della Asl, qualcuno ritiene che il treno-Ristorò con i suoi vagoni-vaschetta possa riprendere la corsa per distribuire ciò che la burocrazia si ostina a definire "cibo", ma che le persone alle quali è destinato continuano a giudicare "immangiabile". 
Ma non è così.
Dopo tutte le polemiche e le denunce legate a questa vicenda, infatti, la Asl ha un solo modo per ripartire con soluzioni adeguate recuperando credibilità e rassicurando l'opinione pubblica: essere trasparente, evitando di trattare il servizio mensa per anziani e malati mentali come se fosse un segreto d'ufficio.
Per troppo tempo, infatti, i burocrati della Asl e del Comune hanno sostenuto che "era tutto a posto" e poi hanno dovuto ammettere gravi violazioni contrattuali della Ristorò: ultima tra le tante, la somministrazione ai bambini di "carne ottenuta dalla spremitura delle carcasse di pollo scongelata, lavata con uno speciale liquido contenente ammoniaca ed insaporita con aromi artificiali che emulano il sapore di pollo".
Anche ai malati psichici ed agli anziani sono stati somministrati il giovedì, come prevedeva la tabella alimentare, "bocconcini di pollo"….  all'ammoniaca?
Un interrogativo più che legittimo visto che l'Asl ha utilizzato la stessa società e lo stesso centro di cottura del Comune.
Perciò oggi all'Asl chiediamo una risposta trasparente in linea con quanto dichiarato sul proprio sito nell’aderire al "decreto legislativo 14 marzo 2013, numero 33… riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni…"
Che significa?
Che oggi chiediamo al commissario della Asl di soddisfare, con la massima trasparenza, la richiesta dei cittadini di conoscere gli esiti dei controlli, pubblicando sul sito della Asl i verbali degli incontri tenuti sul tema, le contestazioni mosse dai funzionari Asl alla Ristorò, la relazione con la quale la ditta ha risposto, nonché il capitolato d’appalto con relativo menù riguardante anziani e malati.
Solo così i cittadini potranno accertare quante ispezioni sono state fatte e che cosa hanno prodotto; come è stata controllata la provenienza dei cibi e il rispetto delle tabelle dietetiche; come sono state controllate la qualità e la quantità dei prodotti visto che, per esempio, sulle vaschette non era neanche indicato il peso dei cibi definito nel contratto.
L'Asl, infatti, non è un qualsiasi committente del servizio, ma è la responsabile dei controlli: per cui è dotata di tutti gli strumenti idonei ad effettuarli in quanto dispone, istituzionalmente, delle risorse materiali e umane necessarie a svolgere le attività di tutela della salute collettiva.
Considerato, dunque, il clamore suscitato da questa vicenda per le denunce di Altrabenevento e della Rete Sociale; visto che i controlli effettuati dalla Asl finora sono stati così poco convincenti da contribuire ad alimentare il fuoco del dubbio e della polemica, oggi il cittadino ha il diritto di accertare innanzitutto come l'Asl effettua i controlli di ciò che commissiona nel campo della ristorazione.
Perché solo se i risultati dell'inchiesta interna avviata dal commissario Ventucci saranno resi noti in maniera trasparente, integrale ed accessibile a tutti, risulteranno credibili".

comunicato n.81201



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