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Benevento, 31-05-2023 17:32 ____
Da settembre gli utenti di Gesesa che ne hanno diritto troveranno in fattura il bonus idrico che supportera' il loro disagio economico
Si tratta della gratuita' di 18,25 metri cubi annui di acqua per ogni componente il nucleo familiare. Il presidente Domenico Russo e l'amministratore delegato Salvatore Rubbo, hanno illustrato il contenuto del provvedimento. L'Azienda sara' rimborsata ma non sara' un'operazione finanziaria, circa 350mila euro l'anno di esborso, completamente senza costi...
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A Gesesa il presidente Domenico Russo e l'amministratore delegato Salvatore Rubbo, assistiti dal responsabile del settore, Lodovico Lamberti Zanardi, hanno presentato l'avvio della liquidazione del Bonus Idrico, un sostegno agli utenti e dunque alle loro famiglie relativamente ai consumi idrici ed al loro pagamento, sostegno che avverrà entro il prossimo 1° settembre, per gli anni 2021 e 2022, in una unica soluzione.
In realtà questo sussidio è previsto dalla normativa statale su disposizione di Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ma c'era stato un blocco all'Inps da parte di un'altra Autorità, quella per la Privacy, che ne aveva rinviato l'applicazione.
Ora che tutto è stato sbloccato, a Gesesa è giunto il flusso da parte di Acquirente Unico degli aventi diritto e quindi si può procedere.
Russo e Rubbo hanno spiegato in pratica come si svilupperà e soprattutto come si concretizzerà questa iniziativa che tende a sostenere il reddito familiare in un momento particolarmente difficile della vita economica del Paese.
All'incontro con la Stampa hanno preso parte anche Mario Cevoli di Codacons; Eleonora Reale di Lega Consumatori e Laura Mastrocinque dell'Unione Nazionale Consumatori.
Il presidente Domenico Russo ha tenuto a sottolineare che l'intento di questa convocazione è stato quello di offrire agli utenti una informazione puntuale illustrando, nei suoi particolari, questo beneficio che giunge, appunto, in un momento particolarmente difficile per le famiglie da un punto di vista economico.
Il blocco che era stato posto, a livello nazionale, si è gradualmente sbloccato ed anche per Benevento è giunto il momento della corresponsione del Bonus Idrico che interesserà circa 6mila famiglie appartenenti ai Comuni gestiti da Gesesa.
Salvatore Rubbo, l'amministratore delegato, ha invece illustrato la parte tecnico-finanziaria ringraziando innanzitutto la struttura, egregiamente diretta da Lodovico Lamberti Zanardi ed affiancato dai collaboratori Lucia Martone e Luis Finali, che stanno lavorando oramai da settimane per gestire al meglio il flusso dei numeri inviato da Acquirente Unico.
Il tutto dovrebbe essere completato entro questo fine settimana relativamente agli anni 2021 e 2022 e fino a maggio di quest'anno.
Poi si andrà a regime e quindi ogni compensazione sarà effettuata direttamente in bolletta ad ogni emissione.
Questo per i cosiddetti utenti diretti, cioè quelli che hanno un contratto di fornitura con Gesesa.
Agli altri, detti Indiretti, verrà inviato un assegno di rimborso, se dovuto.
In pratica questo bonus, ha proseguito Rubbo, ridurrà, in fattura, il consumo di 18,25 metri cubi (18.250 litri) l'anno, rappresentanti 50 litri al giorno, per ogni componente il nucleo familiare.
Ovviamente questa cifra è considerata come minimo vitale dalle autorità nazionali.
E' risaputo invece che la media giornaliera per ciascun italiano si aggira intorno ai due quintali, 200 litri, (dai 150 a 240 litri al giorno).
Ma questo è un sussidio, un sostegno, per supportare il bilancio familiare e si attesta nell'ambito del minimo necessario per la vita di un individuo.
Ovviamente non tutti hanno diritto a questa agevolazione finanziaria ma solo coloro che hanno presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu).
Non è Gesesa che decide chi, tra coloro che hanno fatto richiesta, abbia diritto al bonus ma le istituzioni nazionali che poi comunicano all'Azienda beneventana, come a tutte le altre nel Paese, l'elenco dei beneficiari.
Nella lista dei Comuni di Gesesa che beneficieranno di questi rimborsi, la parte da leone la fa ovviamente il capoluogo che assorbe più del 50% dello stanziamento.
E' bene inteso, ha concluso Rubbo, che per quanto riguarda gli utenti diretti, la compensazione avverrà in fattura e l'Azienda è quindi autorizzata ad incassare preventivamente le eventuali morosità in atto prima di disporre l'eventuale credito.
Quando è toccata ai giornalisti la possibilità di fare qualche domanda, abbiamo chiesto a Rubbo di confermarci il fatto che Gesesa in pratica non ci rimette nulla da questa operazione, nulla o quasi, in quanto l'importo da spendere, circa 700mila euro nei due anni 2021 e 2022 e poi a regime, gli verrà rinfrancato dalle istituzioni nazionali, anche con compensazioni sulle perequazioni, le quali a loro volta incassano queste cifre dalla massa sterminata di utenti che pagano per sé e per chi non se lo può permettere.
Questo è già previsto nelle tariffe che paghiamo ogni volta che saldiamo una fattura.
E' parzialmente così, ci ha detto Rubbo, in quanto noi comunque anticipiamo queste somme, che sono di importi importanti, poi ci verranno rinfrancate ma non gli eventuali interessi passivi che andremo a pagare al tesoriere se questo esborso ci comporterà un affanno nella liquidità finanziaria aziendale che ci costringerà ad una anticipazione di tesoreria che ovviamente ha un costo.
Lodovico Lamberti Zanardi ha tenuto a precisare che in fattura, in quella che comprenderà il bonus, a settembre, sarà spiegato all'utente beneficiario il perché di questo rimborso e parimenti si farà con l'utente a cui sarà inviato l'assegno non essendo contrattualizzato Gesesa.
Sin qui la conferenza stampa.
Noi aggiungiamo che le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus per disagio economico sono le seguenti: Appartenere ad un nucleo familiare con indicatore Isee non superiore a 8.265 euro; appartenere ad un nucleo familiare con almeno quattro figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore Isee non superiore a 20.000 euro; appartenere ad un nucleo familiare titolare di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza; uno dei componenti del nucleo familiare Isee deve essere intestatario di un contratto di fornitura idrica con tariffa per usi domestici ed essere attivo.

 

 

 

 

 

 

comunicato n.157304



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