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Benevento, 02-02-2023 20:38 ____
La fiducia della gente nella sanita' pubblica e nello specifico in quella offerta dall'Ospedale "Rummo" e' ridotta ai minimi termini
Un mio paziente e' stato morso da un cane nel corso della mattinata. L'ho fatto venire al mio studio dove l'ho medicato e gli ho messo cinque punti per ricucire la ferita. Non e' possibile che gli angiografi non possano giungere a Benevento perche' gli ambienti non sono pronti ad accoglierli, denuncia Gino Abbate
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La fiducia della gente nella sanità pubblica e nello specifico in quella offerta dall'Ospedale "Rummo" dell'Azienda Ospedaliera "San Pio", è oramai ridotta ai minimi termini e c'è paura ad affidarsi alla struttura ospedaliera.
Un mio paziente è stato morso da un cane nel corso della mattinata.
L'ho fatto venire al mio studio dove l'ho medicato e gli ho messo cinque punti per ricucire la ferita.
Nel mentre parlo con lei sono giunto a casa di una mia paziente affetta da bronchite per curarla in casa mentre avrebbe bisogno di una serie di cure ospedaliere.
Ci parla di ciò che sta succedendo al "Rummo" il consigliere regionale Gino Abbate (foto), medico di base e quindi a contatto diretto con la quotidiana sofferenza e le nececessità sanitarie dei cittadini, che proprio ieri, con la firma del suo leader politico Clemente Mastella e della sua collega parlamentare regionale Maria Luigia Iodice, ha indirizzato una missiva ultimativa in tal senso al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, gestore della sanità campana.
La verità è che c'è una mala gestione.
Non è possibile che delle apparecchiature salvavita quali possono essere gli angiografi fissi non giungano all'Ospedale, pur dopo una intesa già raggiunta con la ditta fornitrice, perché l'Azienda Ospedaliera "San Pio" non è in grado di predisporre per essi i locali
La Philips è pronta anche domani mattina alla consegna di questi strumenti, ci ha detto Abbate. Non so quali siano i prolemi ostativi, ma resta il fatto che si perpetua, con il nuovo direttore generale Maria Morgante, ciò che era già in corso con la gestione del suo predecessore, Mario Ferrante.
Non è possibile!
Ad abbate abbiamo anche chiesto se oramai non ci sia più sintonia tra i mastelliani e la gestione di De Luca della Regione Campania.
In realtà, ci ha risposto il consigliere regionale, quando io chiedo spiegazioni ed invoco interventi sulla sanità non significa necessariamente essere contro ma qui mancano le risposte al territorio, questa è la verità.
La gestione della sanità tramite i direttori generali e questo tipo di approccio sta fallendo.
Lentamente stiamo inviando ad altre strutture anche di fuori provincia ciò che prima faceva egregiamente l'Ospedale "Rummo". dove da 10.500-10.800 ricoveri annui siamo scesi a 9.500.
Stiamo sulla strada, in un disegno preordinato, per declassare l'Ospedale o il tutto è solo frutto di incapacità gestionale?
All'Ordine dei Medici, la nostra casa naturale, ho riunito circa 100 medici di famiglia, ha proseguito Abbate, invitando anche Gennaro Volpe, direttore generale dell'Asl.
Abbiamo chiesto anche delle strumentazioni che ci permettano di fare diagnosi e selezionare i pazienti che devono essere necessariamente ricoverati in Ospedale.
Abbiamo chiesto, altresì, che l'Asl facesse un accordo con l'Azienda Ospedaliera "San Pio" per mettere i medici di base anche nel Pronto Soccorso almeno per i codici verdi.
Questo accordo non si è fatto mentre al 118 è stato solo detto di non portare più i pazienti al "Rummo" ma altrove.
E questo le sembra un modo di risolvere la questione?
Io non so più cosa fare, ci ha detto il consigliere regionale.
Ora cercherò di convocare anche i medici ospedalieri per sentire dalla loro viva voce le criticità della struttura.
Il dialogo a me serve per superare le criticità.
Il contributo che possiamo dare è solo questo.
Non è possibile che debba solo agire con interrogazioni ed interpellanze o andare sui giornali per parlare di sanità e dire: La gente sta morendo perché non si fa più prevenzione e non vengono dispensati interventi capaci di prolungare la vita.
Domani, ci ha detto infine, Abbate, andrò a sentire anche i colleghi al "Fatebenefratelli".

comunicato n.154886



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