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Benevento, 17-11-2022 08:13 ____
Gli studenti delle classi prime dell'Istituto "Giuseppe Alberti" incontrano i rappresentati della Polizia Postale
Si e' trattato di un momento formativo sul tema "Bullismo, cyberbullismo e pericoli del web"
Redazione
  

Nell'ambito delle attività di sensibilizzazione e contrasto al bullismo e cyberbullismo, gli studenti delle classi prime dell'istituto "Giuseppe Alberti", nell'Aula Magna, hanno incontrato rappresentati della Polizia Postale per un momento formativo sul tema "Bullismo, cyberbullismo e pericoli del web".
Ha introdotto la dirigente scolastica Silvia Vinciguerra che, nel sottolineare l'importanza della tematica, ha ringraziato e nel contempo presentato il vice ispettore Francesco Visalli e l'assistente capo coordinatore Alberto Pizzarelli.
I relatori, nelle due ore in cui si è svolto l'incontro, hanno affrontato tutti gli aspetti relativi alla tematica, coinvolgendo gli alunni con immagini, filmati e instaurando un dialogo in cui i ragazzi sono stati non spettatori passivi ma interlocutori attivi.
Il vice ispettore, prima d'iniziare, ha invitato i giovani a spegnere il cellulare per tutta la durata del convegno e, di fronte alle esitazioni dei ragazzi, ha rivelato che si trattava di un esperimento sociale volto a dimostrare in pochi secondi l'eccessiva dipendenza dai dispositivi. Da questa riflessione, è scaturita poi la disamina del ruolo che oggi hanno assunto nelle vite della gran parte degli individui internet e social media.
Su questi ultimi si è incentrata la parte centrale del convegno che ne ha messo in luce i lati oscuri, sottolineando come le persone abbiano perso il controllo sui dispositivi, di cui sono diventati schiavi tanto da raggiungere condizioni di dipendenza psicologica e che in alcuni casi si trasformano in vere patologie.
Si è poi parlato di argomenti di scottante attualità come lo stalking, la pedopornografia informatica, il sexting e il cyberbullismo, cioè di tutti quei comportamenti illegali che oggi sono inquadrati come reati, in cui è facile incorrere semplicemente con un atteggiamento superficiale.
L'invito delle Forze dell'ordine ai giovani è, dunque, quello di essere delle sentinelle, per collaborare con la Polizia Postale e segnalare casi di abuso o di violenza informatica; tali comportamenti, infatti, iniziano in modo silente e subdolamente si insinuano nella vita delle persone fino a provocare conseguenze drammatiche sia per la vittima che per il reo.
Una strada senza uscita dunque da cui però si può sfuggire solo con la consapevolezza che la rete non è la vita reale in cui spesso si possono arginare i danni derivanti da un comportamento scorretto.
In rete, certi meccanismi, una volta innescati, non si fermano più e le conseguenze si pagano anche dopo diversi anni.

comunicato n.153419



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