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Benevento, 12-11-2022 17:27 ____
Calcio, Serie B: La fine di un incubo. Il Benevento vince a Ferrara con la Spal e torna a sorridere
Ora la sosta per ricaricare le pile e recuperare gli infortunati. Alla ripresa ci sara' la Reggina di Pippo Inzaghi. Fabio Cannavaro: La vittoria aiuta perche' corona gli sforzi dei ragazzi
di Luca Pietronigro
  

Spal (3-5-2): Alfonso; Peda, Meccariello, Dalle Mura; Dickman (82' Tunjov), Murgia, Esposito, Maistro (57' Rabbi), Celia (57' Tripaldelli); La Mantia (46' Valzania), Moncini (64' Almici). A disposizione (Thiam, Fiordaliso, Proia, Finotto, Zuculini, Prati, Rauti) Allenatore Daniele De Rossi

Benevento (3-5-2): Paleari; Leverbe (64' Forte), Glik, Capellini; Letizia, Improta, Schiattarella, Karic, Foulon (72' Masciangelo); Farias (83' Koutsoupias), La Gumina. A disposizione (Manfredini, Lucatelli, Thiam Pape, Agnello, Basit, Perlingieri, Veltri, Sanogo) Allenatore Fabio Cannavaro

Arbitro: Francesco Meraviglia di Pistoia
Assistenti: Alessio Saccenti di Modena e Daniele Marchi di Bologna
IV Uomo: Matteo Centi di Terni 
Var: Daniele Paterna di Teramo
Assistente Var: Alessandro Lo Cicero di Brescia
Reti: 10' Esposito, 74' Capellini, 77' La Gumina
Ammoniti: Dickman, Murgia, Celia, La Mantia (S); Schiattarella, Glik, Koutsoupias (B)
Espulsi: 61' Peda (S) per un fallo su Foulon
Angoli: 1-7
Recupero: 1' st; 5' st.

Era lo scorso mese di settembre, quando il Benevento Calcio si impose sul campo del Venezia.
Ci sono voluti due mesi, un cambio di allenatore, diversi infortuni, una situazione difficile che, però, sta migliorando per tornare a sorridere.
Lo ha fatto questo pomeriggio la Strega, sbancando il "Paolo Mazza" di Ferrara per 1-2 al termine di una gara di sofferenza che i giallorossi sono riusciti a portare a casa grazie al ritrovato spirito.
Che qualcosa fosse cambiato nella testa dei ragazzi lo si era già notato nella partita con il Bari della settimana scorsa ma in quel frangente un'ingenuità difensiva regalò ai pugliesi il rigore che permise loro di pareggiare.
In Emilia, invece, la squadra è stata più concreta, riuscendo ad andare oltre anche le avversità dell'iniziale svantaggio e della rete annullata, riuscendo, complice anche l'espulsione diretta di Peda, prima con Capellini a pareggiarla e poi, con La Gumina a vincerla.
Si inizia, dunque, a vedere la mano di Fabio Cannavaro, lo spirito della squadra è diverso, si scende in campo con la voglia di vincere, di non accontentarsi e di uscire dalla situazione difficile nella quale ci si è cacciati.
Un'ulteriore mano, la daranno sicuramente i recuperi di quegli elementi infortunati (Acampora, Tello, Veseli su tutti) che potranno fornire il loro contributo di esperienza, innalzando il livello tecnico generale.
La sosta sarà decisiva in tal senso e affrontarla dopo una vittoria tanto bella quanto importante permetterà ai ragazzi di lavorare meglio, senza ulteriori assilli, in vista della trasferta di Reggio Calabria in casa di Pippo Inzaghi.
Venendo alla cronaca, perso Pastina per squalifica, Fabio Cannavaro recupera Glik, prima della sua partenza per il Mondiale, e si affida al 3-5-2 con Leverbe, Glik e Capellini davanti a Paleari.
A centrocampo gli esterni sono Letizia e Foulon, preferito a Masciangelo, con Improta, Schiattarella e Karic a completare il reparto mediano.
In avanti c'è Farias, buona la sua prova, e La Gumina con Forte in panchina.
Nella Spal, Daniele De Rossi sceglie anche lui il 3-5-2 con l'ex Moncini e La Gumina davanti.
Pronti via e, dopo dieci minuti di gioco, la Spal passa in vantaggio sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dallo specialista Esposito con il pallone che supera la barriera e s'insacca nell'angolo alto alla sinistra di Paleari.
Al 18' Schiattarella riceve il pallone da La Gumina e fa partire una conclusione dal limite che trova attento Alfonso a respingere il pallone.
Per i padroni di casa ci prova Maistro con Paleari che blocca a terra.
Alla mezz'ora Moncini supera Leverbe sulla sinistra e mette in area un cross basso sul quale La Mantia non riesce ad intervenire per il tap-in vincente.
Un minuto dopo ci prova Karic dalla distanza ma Alfonso respinge con i pugni.
Al 32', sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Farias, Alfonso non trattiene, sulla respinta il più veloce è Capellini che segna.
Il Var, però, chiama il direttore di gara Meraviglia alla revisione dal campo e l'arbitro annulla la rete per una trattenuta di La Gumina su Murgia.
Al 37' Leverbe ci prova di testa ma la sua conclusione finisce a lato di poco.
Nella ripresa, Daniele De Rossi fa entrare Valzania per La Mantia.
Al 9' Improta prova la girata al volo ma la conclusione è alta.
Due minuti dopo, una conclusione non perfetta di Karic diventa un passaggio per Leverbe che fa partire un tiro che impegna Alfonso che manda il pallone in calcio d'angolo.
Nella Spal ci sono Rabbi e Tripaldelli per Maistro e Celia.
Al 17' i padroni di casa restano in dieci uomini per l'espulsione dell'esterno polacco Peda per un brutto intervento su Foulon.
E' la svolta dell'incontro, la Spal arretra ancora di più il proprio baricentro, mentre la Strega prende coraggio, spingendosi alla ricerca del pareggio.
In quest'ottica, va visto l'ingresso in campo di Forte per Leverbe.
Al 26' Letizia penetra in area e calcia, la sfera è larga e nemmeno Farias, sul lato opposto, riesce a deviare in rete.
Al 29', però, il Benevento trova la rete: Sugli sviluppi di un calcio d'angolo Tripaldelli respinge male con il pallone che giunge sui piedi di Capellini che di tacco batte Alfonso per la sua prima rete in Serie B.
Tre minuti dopo, gli stregoni trovano anche il raddoppio con Farias che appoggia per l'accorrente La Gumina che fa partire un destro che batte l'estremo difensore di casa.
Nella Spal c'è l'estone Tunjov per Dickmann, mentre nella Strega il greco Koustoupias per Farias.
Al 36' Farias dalla bandierina trova La Gumina che però non riesce a deviare al volo verso la porta di Alfonso.
Al 43' Almici di testa prova a beffare Paleari ma la sfera finisce fuori.
Nel finale, Tunjov pericoloso su punizione con il suo sinistro che finisce fuori di poco.
E' questa l'ultima emozione del match.

Le voci dagli spogliatoi

Fabio Cannavaro, allenatore Benevento
"Non vedevo De Rossi da tanto ed è sempre bello incontrare un ex compagno con il quale ho vissuto una fantastica esperienza.
Mi sono complimentato con lui per quanto fatto da quando è arrivato: la Spal propone sempre gioco.
La vittoria aiuta perché corona gli sforzi dei ragazzi. Quando hai dodici giocatori fuori è difficile.
Anche in altre partite, i ragazzi hanno giocato bene ma oggi sono arrivati anche i tre punti che ti fanno lavorare meglio in settimana.
La strada è ancora lunga ma con il ritorno degli infortunati potrò fare anche altre scelte.
Al gruppo ho detto che non bisogna mollare perché una vittoria sola non cambia nulla, il lavoro deve essere lo stesso.
Non possiamo ancora guardare lontano.
La situazione era difficile al nostro arrivo perché quando si cambia allenatore vuol dire che c'è qualcosa che non va, non solo tecnicamente ma anche per situazioni intorno alla squadra oltre che per gli assenti.
La condizione di chi è a disposizione è migliorata ma può salire ancora.
I ragazzi devono capire che per vincere le partite si deve sempre essere propositivi e cercare di giocare come hanno fatto oggi.
Al completo possiamo giocarcela contro chiunque; ora pensiamo alla Reggina.
Ai ragazzi durante l'intervallo ho detto che continuando a giocare come stavano facendo avremmo potuto ribaltare la partita.
Li ho sistemati meglio: il bello di questo gruppo è che fanno sempre quello che chiedi".

Daniele De Rossi, allenatore Spal
"Abbiamo meritato di perdere perché la prestazione vista è stata la peggiore da quando sono qui.
L'avversario era di livello ma serviva un altro atteggiamento da parte nostra. Dobbiamo lavorare per riproporre la stessa prestazione vista nel derby.
Sia io che Cannavaro siamo d'accordo sul fatto che la direzione arbitrale non ci è piaciuta.
Anche con il Sudtirol abbiamo commesso l'errore di lasciare condurre a loro il gioco: se lo fai con il Benevento, che ha calciatori di qualità, a prescindere dall'uomo in meno, è normale subire.
Non puoi segnare dopo pochi minuti e poi concedere campo all'avversario per la rimanente parte di gara.
Bisogna lavorare su questo aspetto e sull'umore perché l'entusiasmo è importante.
Tuttavia, aver concesso campo non ha significato non lottare perché anche dopo il gol i ragazzi ci hanno provato".

 

 

                                             

comunicato n.153325



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