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Benevento, 10-11-2022 18:48 ____
Il Teatro e' l'unico luogo dove le persone comunicano e per questo e' un atto politico e di rivoluzione civile
Esso scavalca ampiamente la tendenza alla separazione ed alla estraneazione stabilita dai nuovi mezzi di comunicazione. E' lo spazio dove si e' uniti, ha detto Nello Mascia alla vigilia della prima nazionale in cartellone per domani al Teatro Comunale
Nostro servizio
  

La città ama Nello Mascia e poi bisogna anche dire che è qui per una prima teatrale e quindi sono molto felice di accogliere lui e tutta la sua compagnia teatrale.
Renato Giordano, direttore artistico di Città-Spettacolo Teatro, ha accolto così il grande attore napoletano che calcherà domani, con inizio alle 20.45, il palco del rinnovato Teatro Comunale proponendo una nota e collaudata commedia di Armando Curcio, "A che servono questi quattrini".
Con lui, gli attori Valerio Santoro, Salvatore Caruso, la nostra Loredana Giordano, Fabrizio La Marca ed Ivano Schiavi. La regia è di Andrea Renzi.
Renato Giordano ha introdotto l'intervento di Mascia con una frase lapidaria: Il Teatro è messo male...
E Nello Mascia gli ha subito risposto dicendo di sì, i Governi degli ultuimi venti anni hanno fatto di tutto per farci capire che siamo inutili e cercano anche di convincerci di tutto ciò.
Ma l'attore non ha voluto proseguire sulle note dolenti ed ha subito deviato sul bello delle cose ed ha dato anche risposta alla prima affermazione di Giordano e cioè che la città ama Nello Mascia.
La cosa bella, ha detto l'artista, è il mio ritorno in questa città che ho già più volte frequentato negli anni Ottanta soprattutto.
In quel periodo Ugo Gregoretti, che dirigeva "Città-Spettacolo", mi fece partecipare a molte edizioni della Rassegna e così ho avuto modo di apprezzare ed amare questa città di cui mi sento cittadino privato.
L'altra particolarità poi di questa mia presenza a Benevento in questi giorni, ha proseguito Mascia, è la presenza di Loredana Giordano (sorella di Renato ndr).
Ricordo che verso la seconda metà degli anni Ottanta (Loredana, assieme alla sorella Silvana ed al fratello Renato, aveva da poco concluso gli studi dei tre anni di corso del Laboratorio Teatrale "Maloeis" della Coop. "Artisti Riuniti Sanniti" e diretto da Giambattista Diotajuti ndr), Loredana irruppe nel camerino del teatro dove stavo interpretando "L'ultimo scugnizzo" di Raffaele Viviani e come una forsennata mi disse: Voglio fare l'attrice.
Era ed è carina, brava ed entusiasta e non potetti che pensare a lei nelle successive produzioni dei dieci anni a seguire.
Poi tramite lei ho conosciuto il fratellino Renato che era poco più che un ragazzino ed oggi è un pilastro delle cultura beneventana.
Ed allora: Qui c'è Valerio Santoro (che è attore e produttore della commedia che sarà rappresentata domani ndr), c'è Loredana, c'è Renato, c'è Benevento...
Sono questi i motivi per cui sono qua.
Santoro, nel suo intervento, ha confermato il momento drammatico che vive il teatro italiano che non gode più dei necessari sostegni economici di una volta. Senza l'aiuto della mano pubblica i teatri ed il teatro non ce la fanno ad andare avanti, tranne, forse, quelli con grandi disponibilità di posti a sedere dove l'offerta può anche essere più diversificata.
Le parole di Santoro sono state ovviamente confermate da Renato Giordano il quale ha sottolineato come sia ben difficile reggersi sulle proprie gambe con un teatro, come il "Comunale" che ha complessivamente 330 posti a sedere, tra platea e palchetti.
Per domani la platea è stata venduta, ha proseguito Giordano, ma ci sono ancora posti in "piccionaia". Mi auguro si riempiano anche quelli.
Santoro al riguardo ha sottolineato come in generale sia poco presente, quasi assente, il sostegno pubblico, sia a livello centrale che regionale. Forse un po' di attenzione in più c'è solo al di là del Po.
Il Teatro, ha detto infine Nello Mascia rispondendo alle domande dei giornalisti, è l'unico luogo dove le persone comunicano e per questo esso è un atto politico e di rivoluzione civile e che scavalca ampiamente la tendenza alla separazione ed alla estraneazione stabilita dai nuovi mezzi di comunicazione.
Il teatro è l'unico luogo dove si è uniti.
E' la sintesi di una esigenza dell'uomo e per questo non finirà mai.
Quando qualcuno dice: Ti devo cuntà na cosa, me stai a sentì?, ecco questo è teatro.
La interlocuzione con Nello Mascia e la sua compagnia è stata chiusa con Loredana Giordano che si è detta molto felice ed emozionata a ritornare, dopo un bel po' di tempo, a calcare le tavole di un palcoscenico della sua città.

 

 

 

comunicato n.153285



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