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Benevento, 05-10-2022 14:16 ____
Siamo molto fieri di annunciare la riapertura, finalmente, di un dialogo che per anni non c'e' piu' stato con l'Amministrazione comunale
Michelangelo Fetto ed Antonio Intorcia sottolineano positivamente la partecipazione alla presentazine della XXIX edizione di "Obiettivo T" dell'assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini, come loro formatasi artisticamente al Laboratorio Teatrale "Maloeis"
Nostro servizio
  

Fa piacere constatare che quello che si è seminato circa 40 anni fa, sta ancora dando buoni frutti.
Ci riferiamo al Laboratorio Teatrale "Maloeis" della Cooperativa "Aristi Riuniti Sanniti" che diede vita ad una scuola di Teatro di grande pregio e di sicura professionalità diretta da Giambattista Diotajuti.
Tre anni di duro lavoro per giungere all'agognato diploma che non per tutti, anzi per pochissimi, significò poi una prospettiva di lavoro e la possibilità di metter su famiglia e portare avanti i propri figli fino a condurli all'Università.
Per tutti gli altri quella partecipazione servì ad essere più attenti osservatori e fruitori di una delle più impegnative forme d'arte, il Teatro.
Oggi alcuni di quei bravi allievi, sono attori professionisti che portano avanti con dedizione assoluta addirittura un Teatro, inteso come struttura fisica, il Mulino Pacifico, uno stabile comunale di pregio monumentale che ha significato per loro tanti sacrifici anche di natura economica per metterlo e tenerlo costantemente al passo con i tempi e con le necessità del lavoro che portano avanti.
In esso è stata presentata la XXIX edizione di “Obiettivo T”, storica stagione teatrale promossa dalla Solot Compagnia Stabile di Benevento.
Ad introdurre i lavori, è stata Celeste Mervoglino che ha sottolineato come questa fosse la prima Conferenza Stampa dopo i tempi difficili della pandemia.
Michelangelo Fetto, che assieme ad Antonio Intorcia, entrambi diplomati al "Maloeis", rappresenta una delle solidi basi di questa piccola azienda della cultura, ha ricordato che tutto ebbe inizio 35 anni fa.
Eravamo appena usciti dal Laboratorio Teatrale "Maloeis" ed erano anche gli anni di una città viva ed in cui si cresceva e dove la cultura era un volano di sviluppo sia economico che sociale.
Fu una nidiata eccezionale e straordinaria quella che uscì dal "Maloeis", una scelta fatta tra oltre un centinaio di aspiranti, e che ancora oggi tira la volata a tanti eventi.
Poi la Cooperativa "Artisti Riunnti Sanniti", dopo tanti anni di attività, oltre una ventina, chiuse i battenti e noi cogliemmo la palla al balzo per non far morire quella intuizione, quella scuola di teatro, ha proseguito Fetto.
Lavorammo molto dapprima nel Teatro "San Nicola" di via Bartolomeo Camerario.
La nostra stella polare, ha continuato Fetto, è stata sempre quella del professionismo ed abbiamo anche incrociato il nostro destino con quello di tanti grossi personaggi di caratura nazionale.
Facciamo con grande passione ed anche con tanti sacrifici questo lavoro ed oggi siamo molto fieri di annunciare anche la riapertura, finalmente, di un dialogo che per anni non c'è più stato con l'Amministrazione comunale nonostante remassimo nello stesso senso (il filo rosso conduttore, anche in questo caso, è stato il Laboratorio Teatrale "Maloeis" che ha fatto ritrovare i suoi "figli" Michelangelo Fetto, Antonio Intorcia ed Antonella Tartaglia Polcini ndr).
Oggi abbiamo la responsabilità di 70 famiglie che ci affidono i lori figli affinché ne facciamo dei buoni attori o dei buoni fruitori di teatro (nell'ultima foto in basso un manifesto del 2010 annunciante Teatro Studio).
Questo luogo, ha concluso Fetto, ha bisogno di tutti.
A prendere la parola è stata quindi Antonella Tartaglia Polcini, oggi assessore alla Cultura, la quale ha anche lei ricordato, anche se di un'epoca successiva a quella di Fetto ed Intorcia (la sorella Emilia, invece, era compagna di corso di Fetto ed Intorcia) di essere stata allieva del Laboratorio "Maloeis" ed ora è felicemente qui, nel nuovo ruolo, a portare la sua testimonianza di condivisione di una programmazione che parte oggi ma che proviene da una lunga ed articolata esperienza.
Sono anche io cresciuta in quel Laboratorio Teatrale di cultura e quando mi è stata offerta la delega alla Cultura, appunto, non nascondo di aver ricordato quei momenti.
Esso è stato un percorso che ha caratterizzato la mia vita ed ha anche inciso sulla mia crescita professionale.
Ero timida, impacciata, oggi non lo sono più.
Ho sempre guardato, ha proseguito Antonella Tartaglia Polcini, a questa realtà, la Solot, che scommette anch'essa nei giovani. Chi lo fa investe su di una miniera d'oro.
Sono abituata a parlare di risultati anche se non mi sottraggo anche dal vivace confronto, che pure ho avuto soprattutto con Fetto, ma un confronto che è stato sempre improntato alla costruzione di un qualcosa di positivo.
Qui in questo luogo, ha proseguito Tartaglia Polcini, si lavora ed è una realtà che poggia su una pietra particolarmente dura.
Quest'oggi si presenta un programma articolato, di grande ricchezza, anche di tradizione, ma con l'apertura al nuovo.
Il Teatro salva, ha detto un mio amico regista che lavora con i detenuti, ed è anche questo il messaggio che dobbiamo lanciare.
L'assessore alla Cultura ha chiuso rappresentando il suo sogno per il futuro che è quello di poter portare a Benevento anche UniversoTeatro.
Antonio Intorcia ha sottolineato favorevolmente questo fare propositivo che è la cosa più interessante del momento.
Da questa quotidianità nell'impegno, si parte per concretizzare progetti anche più ampi.
Tutto quello che oggi si può notare in questa storica struttura, è farina del nostro sacco ed è stato realizzato un Teatro messo a norma.
Ciò è stato reso possibile grazie alla partecipazione alle spese di un solo imprenditore.
Ne ho visitati tanti, ha detto Intorcia, ma nessuno ha aderito alle nostre richieste nonostante ci sia una legge che procura benefici finanziari, a livello di sgravio fiscale, a chi investe nella Cultura, mi riferisco alla legge Art bonus.
Solo uno, dicevo, ci ha sostenuti, con 45mila euro ed è stato il Consorzio Sale della Terra, in pratica Angelo Moretti. Altri 80mila euro li abbiamo cacciati noi della Solot.
Lo dico solo ora di questo sostegno per la ristrutturazione del Teatro, perché quando questo è avvenuto eravamo nello scorso anno in piena campagna elettorale e non abbiamo voluto "vanificare" questo gesto mischiandolo con la politica visto che Moretti era candidato a sindaco della città.
Nonostante tutti i nostri sforzi, ha proseguito Intorcia, siamo ovviamente pronti alla condivisione culturale di questa struttura.
Siamo qui perché abbiamo creduto in un sogno valevole sul nostro territorio.
Ci è stato anche detto che eravamo degli attori falliti solo perché abbiamo rinunciato alle offerte che pure ci sono state fatte di comparsate in tv e siamo rimasti qui dove lavoriamo per la nostra gente quotidianamente e senza ideologie politiche anche perché di politici ne sono passati in tanti ma noi siamo ancora qui.
Ultimato l'intervento di Intorcia, Celeste Mervoglino ha illustrato la rassegna che è suddivisa in quattro sezioni: Jazz Club; Teatro; Tempo di Ridere ed il Mulino dei piccoli.
A parlare del loro spettacolo sono saliti sul palco gli attori e curatori presenti da Giovanni Perfetto ad Enrico Maria Pacini a Vittorio Zollo.
Si comincia il 14 ottobre, alle ore 20.30 con Daniele Scannapieco in concerto.
L'intera rassegna ha la direzione artistica ed organizzativa di Michelangelo Fetto ed Antonio Intorcia; l'amministrazione e la segreteria è affidata a Paola Fetto e Riccardo Intorcia; l'Ufficio Stampa a Celeste Mervoglino; consulente artistico "Jazz Club", Peppe Timbro; consulente artistico "Tempo di Ridere", Giovanni Perfetto; illustrazioni copertina, Luigi Furno.

 

 

 

                                      

comunicato n.152582



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