| Benevento, 03-10-2022 18:56 |
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A Terranova di Arpaise si sono conclusi i solenni festeggiamenti in onore dei santi medici Cosma e Damiano
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Redazione |
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A Terranova di Arpaise al Santuario dei santi medici Cosma e Damiano, retto dal parroco Don Albert Mwise, si sono conclusi i solenni festeggiamenti in onore dei Santi Medici protettori dei medici e dei farmacisti, venerati in ogni parte d'Italia e del mondo perché operavano prodigiose "guarigioni" e "miracoli", testimonianza di ciò sono gli ex voto presenti all'interno del Santuario, detti anargiri cioé la loro azione era completamente gratuita nei confronti di tutti e nel loro lavoro portavano la parola di Dio agli altri.
"Una festa - si legge nella nota inviata alla Stampa - quest'anno ancor più calorosa, partecipata, una festa della ripartenza in cui finalmente si è potuto vivere a pieno, seppur con tutte le dovute accortezze visto il momento che si sta vivendo, quel clima di comunità, di unione e di gioia, dello stare insieme e proprio questa pandemia ci ha fatto riscoprire il senso del vivere il territorio, del vivere la comunità per lo scambio di idee, per fare cultura e che è bello lo stare insieme.
Tanti erano i fedeli provenienti non solo dai paesi limitrofi ma anche da diverse zone della regione e non solo, per recarsi in preghiera dinanzi i Santi e chiedere la loro protezione e l'intercessione presso Dio per la salute del corpo e dello spirito; per alcuni era anche la prima volta che vi partecipava, alcuni concittadini sono ritornati proprio per l'occasione dalla Francia, dal Belgio, dalla Svizzera e dall'America ed hanno rivolto parole di profonda stima, affetto, ringraziamento verso il parroco, i collaboratori ed il comitato festa che è stato accogliente con tutti e si è prodigato da giorni, mesi affinchè il tutto riuscisse al meglio.
Coloro che si sono recati a Terranova hanno potuto visitare la mostra fotografica realizzata da Amato Iuliano in cui vi erano foto dei festeggiamenti degli scorsi anni e scorci paesaggistici del territorio ed ammirare l'abito antico della confraternita del Santo Rosario e la riproduzione in gesso del Santuario realizzata da Michele Iuliano, inoltre alla Cappella della Madonna del Rosario vi erano gli oggetti sacri raffiguranti i Santi".
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