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Benevento, 02-10-2022 08:23 ____
Peppino De Lorenzo ricorda una nostra concittadina la cui vita nella sua semplicita' ancora rappresenta un raggio di sole nel buio che ci circonda
Il nome di Concetta Olivieri, spentasi nel gennaio 1978, sicuramente, per quanti sforzi possano essere fatti, non dira' alcunche'. Era la sorella dell'indimenticato preside Rocco Maria e fece da mamma al nipote Antonio che era sopravvissuto alla genitrice il giorno del parto
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Peppino De Lorenzo ricorda una donna, nostra concittadina, la cui vita, nella sua semplicità, ancora oggi, può rappresentare un raggio di sole nel buio, sempre più fitto, che ci circonda.
"Il nome di Concetta Olivieri, spentasi nel gennaio 1978, sicuramente, per quanti sforzi possano essere fatti, non dirà alcunché.
Eppure, per chi come me ha avuto la ventura di conoscerla, la sua vita, da un determinato momento, d'improvviso, ebbe un solo scopo.
Concetta Olivieri era sorella nubile dell'indimenticato preside Rocco Maria (nella seconda foto in basso), venerato maestro per tanti beneventani, di cui, ora non è molto, ho avuto modo di scrivere.
Con lei ed altri germani divideva l'abitazione di famiglia in via XXIV Maggio.
Il tratto delicato e semplice è rimasto nel mio cuore e spesso ho rivolto il pensiero a quest'ultimo nelle inevitabili disavventure della vita quotidiana.
La signorina Concetta rappresenta una fulgida testimonianza di una generazione che, nell'estinguersi, lascia pensosi quanti ancora credono nei sacri ed intramontabili valori della vita.
Per il preside Olivieri non solo fu sorella, ma anche confidente, amica, colei, in definitiva che, con la sua costante presenza affettuosa, gli rese meno dolorosa la tormentata esistenza.
Ho avuto già modo di ricordare, che, tanti anni fa, nel giorno della festività della Madonna delle Grazie, il 2 luglio 1932, un destino crudele, nel pieno vigore della gioventù, strappò a Rocco Maria Olivieri la diletta compagna, Iris Bozzi, nel momento in cui quest'ultima dava alla luce la sua creatura.
Si erano sposati solo nove mesi prima, il 20 settembre 1931, nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù al Fatebenefratelli (nella foto di apertura).
Fu don Pasquale Mazzone ad unirli in matrimonio.
Il bimbo, Antonio, sopravvisse e, da quel giorno, Concetta Olivieri, senza volerlo, si trovò a svolgere le funzioni di mamma, guidando il nascituro nelle fasi della crescita fino alla maturità feconda.
Tutta la sua vita fu dedicata a questo unico e nobile intento e lei seppe adempiere in modo mirabile al difficile compito che il destino le affidò.
Fu una mamma esemplare e senza la sua presenza, vigile e costante, Rocco Maria Olivieri, di certo, si sarebbe trovato in non poche difficoltà nel gestire la sua vita futura.
A ciò si aggiunga che, per la vita intera, il preside Olivieri rimase legato alla memoria della sua Iris, giovane sposa per soli pochi mesi.
Concetta Olivieri riposa nel cimitero della nostra città e spesso mi capitava di fermarmi dinanzi al suo sepolcro prima dei tanti sovvertimenti che hanno trasformato l'originaria fisionomia del luogo sacro.
L'esistenza di questa donna, semplice e dallo sguardo luminoso, il cui particolare modello di vita, imposto dal destino ma non cercato, deve essere di monito, oggi, in cui i valori della vita sono in completo declino.
Questo è stato il motivo che mi ha indotto a ricordarla.
Che sia di esempio per noi tutti!"

 

comunicato n.152523



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