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Benevento, 02-07-2022 21:24 ____
Giovani e internazionalizzazione sono i due obiettivi di Rossella Del Prete, nuovo presidente del Rotary Club
C'e' poi il tema della valorizzazione del patrimonio territoriale inteso come paesaggio, beni archeologici, storici e contemporanei e aree dismesse. Una prima azione del mandato del nuovo presidente e' stata la ripresa del gemellaggio istituzionale con la cittadina francese di Benevent l'Abbaye
Nostro servizio
  

A partire da ieri, venerdì 1° luglio, Rossella Del Prete, docente universitario, già assessore alla Cultura del Comune di Benevento, è alla guida del Rotary Club di Benevento.
L'avvicendamento della leadership dello storico Service Club di Benevento, dalla presidente uscente, Enza Casarella, commercialista, e la nuova presidente, Rossella Del Prete, docente di Storia Economica all'Università degli Studi del Sannio, è avvenuto nel corso del rituale Passaggio delle Consegne del Club.
In quell'occasione, si è tenuto anche il primo incontro ufficiale del gemellaggio istituzionale tra la città di Benevento, rappresentata dal sindaco Clemente Mastella, e la cittadina francese Bénevént l'Abbaye, rappresentata dal sindaco Andrè Mavigner.

Professoressa Del Prete, negli anni l'abbiamo vista ricoprire diversi ruoli istituzionali: prima quello di delegata alle Attività culturali dell'Università del Sannio, poi quello di presidente della Fidapa - Business Professional Women, prima di Benevento, poi del Distretto Sud Ovest (Campania e Calabria), e successivamente quello di assessore alla Cultura del Comune di Benevento.
Oggi è presidente del Rotary Club di Benevento, un altro incarico molto impegnativo in termini di tempo e di energie. Ma come fa a conciliare i suoi molteplici interessi con gli impegni professionali e familiari?

Beh, intanto mi ritengo una donna molto fortunata: Ho 58 anni, lavoro a tempo pieno da quando ne avevo 20, ho sempre fatto il lavoro per il quale mi sono formata, ho quattro splendidi figli e un marito con il quale stilai, 37 anni fa, un “patto di pari opportunità” e che ancora oggi non mette mai in discussione la mia autonomia di azione e di pensiero.
Sono, dunque, abituata a conciliare vita, lavoro e impegni associativi da sempre, perché ho sempre creduto che vivere personalmente certe situazioni ed essere abituate a gestire la varietà degli impegni, aiuti a migliorare la consapevolezza e il controllo delle difficoltà che la vita ti presenta.
Comunque, le mie tante attività sono tutte unite da un unico fil rouge, quello della cultura, che mi ha consentito di unire alla mia attività scientifica quella divulgativa e l'impegno civile nella difesa dei beni storico-artistici, della scuola e dei diritti e del lavoro delle donne.
Insomma, il mio mestiere di storica coincide con quello di cittadina e di donna in un apprendistato continuo, in un costante superamento delle certezze acquisite, in uno stimolo a saldare la storia come pensiero alla storia come azione e a mantenere una mia visione della vita che coincide con il nuovo motto della presidente internazionale del Rotary, Jennifer Jonson: "Tutti noi abbiamo dei sogni, ma agire è una scelta. Immaginate un mondo che merita il nostro meglio, dove ci alziamo ogni giorno sapendo che possiamo fare la differenza".
Io faccio esattamente così: Immagino un'azione, piccola o grande che sia, e il giorno dopo mi alzo pensando di realizzarla al meglio delle mie possibilità!

A proposito di donne. Conosciamo il Rotary come un'Associazione prevalentemente maschile. Qual è il rapporto tra il Rotary e le Donne?
Il Rotary si è aperto alle donne nel 1989, dopo vari tentativi partiti nel 1950.
La mia presidenza arriva in un anno rotariano molto speciale che vede per la prima volta, dopo 115 anni di storia del Rotary International, un presidente internazionale donna, la canadese Jennifer Jones, che spero di riuscire a incontrare personalmente.
E' una svolta epocale e i segnali del cambiamento si leggono già tra le righe del suo programma, del nuovo logo e dello stile che ha adottato.
Nel ribadire la Dichiarazione del Rotary sulla Diversità, Equità e Inclusione (Dei), ha affermato che si farà "paladina di una crescita a due cifre, puntando ad aumentare il numero delle donne e dei soci sotto i quarant’anni, senza perdere di vista l'intera famiglia rotariana". Ed io con lei.
Ho già cominciato adottando un criterio di parità di genere nella costituzione del mio Direttivo, inserendo 5 donne e 5 uomini di straordinario valore: vicepresidente è Erminia Mazzoni, segretario Luigi Marino, tesoriere Paolo Palummo, past president Enza Casarella, prefetto Daniela Miracolo, consiglieri Massimo Fini, Giuseppe Palmieri, Assunta Ventorino, presidente incoming Franco Boffa.
Inoltre, per la prima volta nella storia del Rotary Club di Benevento, il passaggio di consegne è avvenuto tra due donne: la presidente uscente Enza Casarella, che ha raggiunto risultati encomiabili nel corso del suo mandato, e me.

Quando si assume la leadership di un'associazione importante e consolidata come il Rotary ci si assume una grande responsabilità, come pensa di condurre il suo Club?
Ho l'onore di presiedere un Club storico, ottimamente gestito per oltre sessant'anni, nel quale il rapporto fra i soci è positivo e costruttivo.
Sarà, com'è sempre stato, un bel lavoro di squadra, in cui ciascuno porterà il suo bagaglio di esperienze personali e professionali, con spirito di servizio e di cittadinanza attiva e consapevole.
Tra i punti del mio programma, due sono quelli a cui tengo di più: i giovani e l'internazionalizzazione.
Lavorerò tanto con e per i giovani del nostro Rotaract Club (18-35 anni) e ancor più per i giovanissimi del nostro Interact (13-18 anni), cercando di implementare connessioni con il mondo imprenditoriale e istituzionale e promuovendo scambi interculturali in tutto il mondo, nell’ambito di alcuni grandi progetti sostenuti dalla Rotary Foundation.
Certamente avremo la necessità di aggiornare e incrementare la compagine associativa effettiva, colmando alcuni vuoti professionali e sostituendo alcune fuoriuscite dovute ad anzianità o difficoltà di conciliazione dell'impegno associativo con le proprie attività.

Un Service Club vive principalmente per i progetti, programmi e service che propone e/o che realizza. Nel suo mandato, quali service intende proporre o continuare?
Innanzitutto proseguiranno tutti i progetti già avviati negli anni precedenti, ciascuno seguito dal proprio referente.
Penso alle "Domeniche della Salute", al progetto del'"Apiario urbano", che ha già prodotto il primo miele, offerto in anteprima agli ospiti della serata del passaggio delle consegne, il progetto "adotta un fiume".
Rimangono tutt'ora in essere i service storici come il supporto al mondo degli anziani, la raccolta del banco alimentare, il sostegno alla Polio Plus e all'alfabetizzazione.
Rafforzerò i rapporti e le collaborazioni con gli altri Rotary Club del territorio, ma anche con tutte le altre Associazioni con le quali abbiamo o avremo progetti da condividere.
Le linee-guida internazionali suggeriscono ben sette aree di intervento su cui lavorare e noi proveremo a portare avanti azioni per ciascuna di esse:
Costruzione della Pace e prevenzione dei conflitti; Prevenzione e cura delle malattie; Acqua, servizi igienici e igiene; Salute materna e infantile; Alfabetizzazione e educazione di base; Sviluppo economico comunitario; Ambiente.

La sua attenzione al territorio e al patrimonio culturale è ben nota. Se ne occuperà anche nel Rotary?
Certamente! Tanto più che avrò come governatore distrettuale un collega di Storia dell’architettura dell'Università "Federico II" di Napoli, Alessandro Castagnaro, anch'egli molto impegnato nella ricerca storica applicata al territorio per la tutela e la valorizzazione del suo variegato patrimonio culturale.
Il governatore, entrato anche lui in carica il 1° luglio, ha già dato indicazioni chiare in proposito: il Distretto 2101 del Rotary, che include 73 club in tutta la Campania e ben 48 club Rotaract (con giovani dai 18 ai 35 anni) nel corso del prossimo anno, lavorerà in maniera sinergica e coesa sul tema della valorizzazione del patrimonio territoriale inteso come paesaggio, beni archeologici, storici e contemporanei e aree dismesse, senza trascurare i comprensori più interni con la finalità di incidere sulla valorizzazione, sul turismo e sull’occupazione, stimolando ed esortando le istituzioni pubbliche ad agire a favore delle comunità locali e impegnandosi con le molteplici professionalità coinvolte ad affrontare temi e problemi irrisolti.
Quale migliore sollecitazione per continuare a fare ciò che già faccio da anni, ma condividendo il mio lavoro con tante altre professionalità del territorio e allargando il livello di partecipazione?

Una prima azione del suo mandato è stata quella di riprendere il gemellaggio istituzionale suggellato con la cittadina francese di Bénevént l'Abbaye.
Si, infatti. In qualità di assessore alla Cultura del Comune di Benevento, avevo seguito l'iter istituzionale per il gemellaggio con l’omonima cittadina francese.
Era stato un lavoro lungo e complesso, ostacolato soprattutto dalla pandemia, poi da varie tornate elettorali, una volta nostre, una volta loro.
Lo scorso anno, finalmente, la Presidenza del Consiglio dei Ministri approvò il gemellaggio e la comunicazione giunse personalmente da parte del ministro Maria Stella Gelmini al sindaco Mastella.
Ma quell'incontro era stato promosso qualche anno prima proprio da un nostro socio rotariano, Raffaele Pilla, tra il nostro Rotary Club e quello della cittadina francese, dunque ho pensato di cominciare proprio da lì.
Al momento del mio insediamento ufficiale come presidente Rotary, abbiamo avuto un collegamento su piattaforma tra il sindaco Andrè Mavigner, il sindaco Mastella e il Club Rotary della cittadina francese.
Ci siamo scambiati il primo saluto ufficiale e la promessa di dare seguito a uno scambio culturale tra le due città.
Ospiteremo presto una delegazione francese qui da noi e ci recheremo quanto prima a ricambiare la visita a Bénevént l'Abbaye.
Nel frattempo, proveremo a concretizzare una prima azione di divulgazione e valorizzazione delle affinità culturali esistenti tra le due città. Le idee non mancano.

A conclusione di questa nostra chiacchierata, esprima un auspicio per l'inizio del suo mandato di presidenza del Rotary Club di Benevento.
Nel ringraziare "Gazzetta di Benevento" per questa intervista preferirei chiudere ribadendo l'impegno del Rotary Club nel mettere in relazione la sua cultura di leadership con i valori che sono alla base dei comportamenti dei suoi membri e che lega al concetto di guida quello di servizio (Servant Leadership).
Credo molto nel valore della leadership e mi attiverò per diffonderne una vera cultura.
I leader dell'imprenditoria, delle istituzioni e della comunità hanno in comune la spinta a sviluppare nel tempo sempre nuove competenze personali e professionali. Ma bisogna partire dalla connessione tra le persone.
Una delle massime priorità del Rotary è la crescita e la diversificazione dell'effettivo per essere sicuri di rispecchiare le comunità in cui operiamo.
Sappiamo che la nostra capacità di aumentare il nostro impatto ed espandere il nostro raggio d'azione è più grande quando si uniscono a noi, ed è per questo che conferiamo grande valore alla diversità, all'equità e all'inclusione.
Il Rotary celebra e accoglie i contributi di persone di ogni estrazione sociale, indipendentemente dall'età, etnia, razza, colore della pelle, capacità, religione, stato socioeconomico, culture, genere, orientamento sessuale e identità di genere.
Dunque, Buon Anno Rotariano a tutta la nostra comunità!

 

 

comunicato n.150810



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