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Benevento, 21-10-2021 18:12 ____
La risicata vittoria ha creato nel riconfermato sindaco una tale euforia da fargli perdere ogni freno inibitorio
Non si sono mai sentite dichiarazioni tanto volgari in una diretta televisiva nazionale. Analizzando con fredda razionalita' l'esito elettorale, per il sindaco e' stata una vera vittoria di Pirro, afferma Piero Mancini
Redazione
  

Sull'elezioni amministrative in città, ci scrive ancora Piero Mancini (foto).
"Caro direttore - si legge - mesi fa in una delle riflessioni che lei mi onora di pubblicazione, ho definito anomala la vicenda politica nella nostra città.
Con grande disappunto devo evidenziare che l'anomalia è diventata più profonda e insanabile.
La risicata vittoria ha creato nel riconfermato sindaco una tale euforia da fargli perdere ogni freno inibitorio.
Non si sono mai sentite dichiarazioni tanto volgari in una diretta televisiva nazionale: intervistato nella seguitissima trasmissione de La7 "La maratonadimentana" ha sproloquiato: "Prima ne ho fottuti due, poi ho fottuto anche il terzo".
Senza alcuna vergogna e la consapevolezza di essere ascoltato da milioni di persone e dagli importanti giornalisti presenti in studio.
Dimenticando, purtroppo, che stava rappresentando l'immagine e la dignità di una comunità.
Durante il suo smodato intervento, tutti i presenti nello studio si sono divertiti con grandi risate.
Ha colto l'occasione per invitare personaggi politici nazionali a mettersi al suo servizio aderendo al suo movimento politico nazionale centrista.
Calenda, apostrofato dal sindaco sempre in un programma de La7, come "figlio di papà dei Parioli", lo ha subito gelato con un sintetico rifiutato: "Anche no".
Renzi, poi, ha ben altro a cui pensare essendo indagato per illecito finanziamento al suo partitino e altri reati.
Con tutta evidenza, con la proposta, sognava di creare la possibilità di qualche sua futura alleanza, specialità della casa ben nota, nelle prossime elezioni politiche in modo da far rieleggere pure la consorte.
Ancora martedì, dopo tante ore dalla riconferma, invece di rilassarsi appagato dalla vittoria, perdendo ogni controllo, ha insultato migliaia di appartenenti alla nostra comunità residenti nella parte alta della città che hanno avuto il grave torto di non averlo votato.
Tutto ciò non è forse anomalo?
Non promette nulla di buono un sindaco che irrefrenabile, negli eccessi di un linguaggio altamente offensivo e divisivo, in un delirio di onnipotenza, gratuitamente insulta tutti i suoi predecessori e anche, per abbondare, ex deputati suoi amici nella Dc, fino a dare dello spazzino a Viespoli.
Che per esternare il suo delirio convoca i giornalisti per far conoscere i suoi personali risentimenti contro note figure cittadine che lo hanno offeso nell'orgoglio sol perché hanno avuto l’ardire di non appoggiarlo.
Un delirio di lesa maestà.
Non un moderno ed equilibrato sindaco di una città europea, ma un logoro e vendicativo personaggio medioevale.
Se questo è l'inizio, si prevedono cinque anni di forti contrapposizioni e insopportabile disagi creati da una campagna elettorale permanente infarcita di odio e insulti, a scapito del futuro di tutta la comunità.
Qualcuno dovrebbe calmarlo e farlo ragionare. Invece, applausi fragorosi da parte dei suoi adoranti e acritici fan!
Un delirio di onnipotenza che si poggia su fondamenta fragilissime.
Ha vinto in malo modo una partita asimmetrica giocata con una squadra fortissima, supportata da più di trecento ultra al seguito.
Che gioca da cinque anni, con calciatori molto affiatati. Contro una formazione assemblata in tutta fretta e in pochi mesi, perché i vecchi calciatori si erano venduti agli avversari, con un capitano lontano dal campo di gioco da tantissimi anni.
Nonostante ciò, ha pure rischiato di perdere.
Ha vinto solo per l'autogol di chi ha sbagliato l'impostazione del secondo tempo: invece di attaccare l'avversario in grande difficoltà si è chiuso in difesa del buon risultato che fin lì aveva acquisito, sperando che l'astensionismo completasse l'opera.
Ha vinto per una leggerezza tattica dell'avversario e il tanto strombazzato elogio alle contrade ritorna utile solo come arma di distrazione di massa.
Troverà, nel Consiglio comunale, una preparata e fortissima opposizione che, proprio per i suoi reiterati insulti e sconfinata arroganza, non gli lascerà alcuno spazio di manovra e non gli darà respiro.
Altro che vittoria schiacciante, come affermato, con ingiustificato giubilo, da un raggiante giornalista di una tivvù locale.
Analizzando con fredda razionalità l'esito elettorale, per il sindaco è stata una vera vittoria di Pirro.
Ha la maggioranza nel Palazzo, quindi accerchia e sconfigge gli oppositori.
Nella smarrita e dolente comunità, però, è in nettissima minoranza: solo il 30,7% dei beneventani lo appoggia.
Quindi, non bisogna essere un fine stratega, né aver letto il trattato di strategia militare "L'Arte della Guerra", scritto dal generale cinese Lu Sun tzu, nel VI secolo a.C., per capire che è possibile, politicamente, accerchiare gli accerchiatori e sconfiggerli.
Le ragioni dell'opposizione non devono restare confinate nel Palazzo.
Bisogna avere la capacità e, soprattutto, la volontà di farle uscire fuori dal Palazzo, che facilmente imprigiona e annienta con i suoi giochi e liturgie, per  farle conoscere e diventare patrimonio comune di tutti i cittadini, resi consapevoli.
Infine, una semplice constatazione: Angela Merkel, 67 anni, ha lasciato il potere, ben saldo nelle sue mani.
Dopo 16 anni non è più cancelliere federale e dopo 36 ha lasciato anche il seggio in Parlamento.
Al posto della donna più potente del mondo è stata eletta una giovane di 27 anni. Un normale e civile rinnovamento per favorire chi è più adeguato a gestire il futuro.
La nostra città, invece, pigra e conservatrice è pericolosamente adagiata sul passato.
Mastella, 74 anni, dopo 45 anni, con arroganza senile, è ancora abbarbicato al potere. Ritrovatolo, subito lo ha utilizzato per la rielezione della consorte, 68 anni, al Parlamento.
Suo reale interesse nei prossimi mesi. Che bello essere il sindaco dei beneventani!"

comunicato n.144504



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