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Benevento, 20-10-2021 19:26 ____
Perifano, ma soprattutto Moretti, debbono chiedersi se per loro e' stato soltanto un insuccesso elettorale o anche una sconfitta politica
Se si e' trattato per Mastella solo di una vittoria elettorale o anche di un successo politico lo vedremo nel prossimo futuro. Intanto e' stato rieletto sindaco di Benevento. Prendiamone atto ed auguriamoci che non faccia male alla nostra citta'
di Roberto Costanzo
  

Non vi sono più dubbi: Mastella aveva già vinto al primo turno con una maggioranza assoluta del 55% per i seggi al Consiglio comunale, cioè nel massimo organo democratico del Comune; ed aveva conquistato la quasi maggioranza assoluta come candidato alla carica di sindaco (il 49,37%).
Ma quale candidato sindaco, in qualsiasi parte d'Italia, con questi risultati al primo turno, è stato mai sconfitto al ballottaggio?
Che Mastella abbia vinto per merito suo o per demerito degli avversari si vedrà in avvenire, se qualcuno avrà interesse a verificarlo.
Va dato atto comunque a Luigi Diego Perifano di non essersi tirato indietro, di averci messo la faccia in una battaglia già persa in partenza.
Le speranze poggiavano sulla ipotetica assenza al secondo turno di oltre tremila votanti mastelliani o sulla totale conversione degli elettori morettiani del primo turno o addirittura sulle centinaia di voti che due identitari ex sindaci dell'estrema destra avrebbero potuto spostare su un candidato nato e vissuto a sinistra (la destra che avrebbe dovuto votare a sinistra...).
Non è stata la stessa cosa del 1993, all'epoca della rivolta pro-Viespoli, quando non c'era da abbattere un osso duro ed un potentato come quello di Mastella, peraltro già dotato di oltre il 49% del consenso elettorale.
A questo punto Perifano, ma soprattutto Moretti, debbono chiedersi se per loro è stato soltanto un insuccesso elettorale o anche una sconfitta politica.
Ho già scritto che Perifano ha condotto una campagna coraggiosa e dignitosa.
Oggi si potrebbe dire che senza Perifano il Pd non avrebbe fatto meglio, anche perchè la campagna della coalizione di Centrosinistra è stata indebolita proprio da alcuni contrasti interni del Pd che proprio negli ultimi mesi anziché calmarsi si sono accentuati in maniera esplosiva.
Peraltro sembra che non abbia comportato alcun giovamento la venuta a Benevento del segretario politico Enrico Letta e di altri big nazionali e ministri, che forse hanno piuttosto danneggiato la coraggiosa e dignitosa campagna di Perifano, il quale con il suo imprevedibile 32,41% al primo turno forse era stato percepito come un politico di sinistra ma in qualche modo autonomo e diverso dal Pd beneventano. A tal punto che oggi vi è più di qualcuno a sostenere che a perdere non sia stato tutto il Pd.
Un altro protagonista perdente è indubbiamente Angelo Moretti, che al primo turno non era risultato del tutto sconfitto avendo raccolto quasi cinquemila voti senza disporre ancora di una propria storia politica nè di una struttura partitica.
Qualcuno si chiederà se al secondo turno non avrebbe fatto meglio ad accostarsi a Perifano in maniera più soft.
Oggi potrebbe essere giudicato forse non del tutto uno sconfitto. Se ha fatto bene o male a compromettersi con questo Pd lo si vedrà nel prossimo futuro.
Chi opera con successo nel campo cooperativistico e nei servizi no-profit, prima o poi è tentato a valutare una eventuale discesa nel campo politico. In ogni caso non è un passaggio semplice ma soprattutto non è semplice ripetere in politica il successo meritatamente conseguito in campo sociocooperativo.
Mastella ha intuito il pericolo Moretti e forse, esagerando, gli ha indirizzato degli insulti di cui in seguito potrebbe rammaricarsi.
Così come potrebbe darsi che sia Mastella che Moretti un giorno agiscano e reagiscano in modo diverso, l'uno verso l'altro.
A Moretti direi quello che ho letto qualche mese fa: "La politica è lenta però alla fine presenta il conto". E gli direi anche che spesso una buona carriera politica può iniziare con un insuccesso elettorale...
La vittoria di Mastella, dopo il ballottaggio, è netta: Se ne rassegnino i suoi contestatori.
Né serve dire che ha vinto soltanto nelle contrade, come se il voto rurale avesse un minore peso specifico o fosse soltanto il risultato di un rapporto clientelare, mentre nei quartieri urbani le relazioni politiche sarebbero improntate ad elevati dibattiti culturali. Mastella, come tutti i politici, ha meriti e colpe. Lasciamo alla storia il potere di stabilire se hanno pesato più i meriti o le colpe; certamente egli è il politico sannita più longevo dall'unità d'Italia ad oggi.
Ha ricoperto varie cariche politiche ed istituzionali; nessun altro come lui ricopre ancora un importante carica elettiva, dopo cinquant'anni di vita politica.
Come Mastella, anche Antonio Bassolino, veterano di oltre cinquant'anni, ci aveva provato con la candidatura a sindaco di Napoli, ma non gli è andata bene. Mastella è un caso a sé, può anche non piacere ma è un caso quasi unico, non solo in Italia.
A molti - ed anche al sottoscritto - non piacciono le carriere politiche senza fine. Non sempre è facile capire quando è tempo di concludere.
Forse Clemente Mastella crede che il suo tempo di chiusura non sia ancora giunto.
Intanto è stato rieletto, e non di misura, sindaco di Benevento: Prendiamone atto ed auguriamoci che non faccia male alla nostra città.
Se si è trattato solo di una vittoria elettorale o anche di un successo politico lo vedremo nel prossimo futuro.

comunicato n.144479



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