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Benevento, 18-10-2021 21:05 ____
Come gli Orazi ed i Curiazi: Ne ho fottuti prima due e poi e' toccato al terzo. Ci e' andata bene, pensavo di essere fottuto io, ha detto Mastella
Contro di me sono stati tutti irrilevanti, parlamentari, ex sindaci, il nulla degli antagonisti. Sono semplicemente Nessuno, come gridava Polifemo. Hanno lottato tanto perche' ci credevano veramente in una vittoria che sembrava essere vicina
Nostro servizio
  

Clemente Mastella ha vinto per la seconda volta le elezioni a sindaco di Benevento.
I numeri di questo ballottaggio si sono così fermati: Clemente Mastella, 52,68% con 15.474 voti; al primo turno aveva ottenuto 17.684 voti ed il 49,37%.
Con lui sono stati eletti 20 consiglieri comunali su 32 a cui va aggiunto il sindaco stesso arrivando così a 21.
Luigi Diego Perifano, 47,32% con 13.899 voti; al primo turno aveva ottenuto il 32,41% e 11.607 voti.
Con lui sono stati eletti 9 consiglieri comunali a cui va aggiunto lui stesso ed Angelo Moretti, candidato sindaco.
Il 32esimo consigliere è Rosetta De Stasio della coalizione di Centrodestra.
Gli elettori sono stati 50.328; i votanti: 29.986 (59,58%); le schede nulle: 457; le schede bianche: 149 e le schede contestate: 7.
Questa la fotografia dell'arrivo.
Rispetto al primo turno, il sindaco Mastella ha avuto 2.210 voti in meno mentre Luigi Diego Perifano ne ha presi 2.292 in più.
Questi numeri hanno fatto avvertire, soprattutto negli ultimi giorni della campagna elettorale, che la lotta si faceva dura e che nulla più era scontato. Mastella dirà: Le vittorie sono tanto più belle quanto più difficili sono da cogliere.
Comunque sia, la "nottata è passata" e sta per cominciare questa seconda consiliatura mastelliana che porterà il sindaco a concluderla sulla soglia degli ott'antanni.
Le emozioni di oggi mi hanno riportato con la mente alla mia prima elezione (quella a deputato nel 1976 ndr), ha detto.
Non ha abbandonato però i toni forti della campagna elettorale appena conclusasi.
Evidentemente occorrerà ancora qualche giorno per abbassarli questi toni ma oggi ne avute ancora per tutti, sia dinanzi alle telecamere delle tv nazionali che lo hanno intervistato quando è giunto al Comitato elettorale di via Aldo Moro, sia quando è giunto, tra l'ovazione dei suoi sostenitori, al Teatro "Massimo" dove ha voluto salutare un suo fan in carrozzina ed ha poi voluto che restasse sotto il palco, al centro (nell'ultima foto in basso).
In tutto questo Pietro Del Prete, suo estimatore, ha cercato in tutti i modi di festeggiare l'evento con un ottimo bottiglione di spumante, ma niente da fare, non c'è stato il tempo. Non mancherà occasione.
Mastella ha nuovamente palesato tutto il suo rammarico per Enrico Letta, il segretario nazionale del Pd, che si è messo a capo di questa strana alleanza della immoralità ideologica. E' stato terribile.
Tutti contro di me: Quattro parlamentari del Movimento 5 Stelle, Letta, l'allenatore, un ex sottosegretario e poi un ministro del Lavoro, Orlando, neanche tanto furioso, che è venuto qui a dirci come non si lavora, evidentemente.
Confermo, ha detto Mastella, senza il Centro non si vince (Rai News lo porta ancora come sindaco di Centrodestra ndr).
Ed allora da domani cercherò di riformare il Centro a livello nazionale e lo farò con chi ci sta. Matteo Renzi, Carlo Calenda, facciano azioni di Centro e mandino segnali.
A Benevento i ricchi della città sono stati sconfitti ed allora mi sono sentito come Mario dei romani rispetto a loro.
Ho aumentato la mia performance del 3% rispetto al primo turno (da 49,37% a 52,68% ndr).
La mia azione ha fatto sì che prima ne fottessi due, e poi ho fottuto il terzo. Ho fatto come gli Orazi ed i Curiazi.
Ma sono sereno e contento per ciò che si è realizzato.
Con Letta poi ci vedremo alle prossime elezioni, io non ho nulla da perdere e ci sarò.
Ora mi posso solo divertire e mi presenterò a qualche parte pure io ed andrò certamente meglio di lui.
Quindi Mastella, dopo aver disegnato il suo futuro di "giovane" politicante, è tornato a dire che contro di lui si sono schierati tutti, anche un ex sindaco che dorme con l'inno di Mussolini (il riferimento è a D'Alessandro ndr).
Mastella ha nuovamente detto che deve la sua elezione anche ai bambini della città che lo hanno introdotto benevolmente nelle famiglie e poi agli anziani.
Poi confrontando il pubblico dell'ultimo comizio di qualche giorno fa, sempre al Teatro "Massimo", ha detto: Quella sera eravamo di più (ma forse è stato solo un  vezzo perché anche stasera, solo con il passa parola, il Teatro si è riempito nuovamente ndr).
Ringrazio il popolo di Benevento, ha proseguito Mastella, per questa splendida vittoria.
La nostra vicenda, molto originale, diventa storia ed abbiamo evitato che alla nostra città venisse mutato il nome in Maleventum.
Abbiamo giocato da soli contro tutti.
Le contrade ci hanno aiutato molto ed è lungo questa traiettoria che dobbiamo ricominciare.
Gli altri non ci interessano, sono solo degli odiatori seriali.
I parlamentari sanniti sono stati degli incapaci e se non avessero agito come hanno fatto, forse avremmo perso.
E dunque contiamoli tutti questi personaggi che si sono messi contro di me: 4 parlamentari del Movimento 5 Stelle, un ex sottosegretario, poi 3 ex parlamentari: Giovanni Zarro (Mastella ha chiesto che fosse applaudito chiunque egli nominasse e così è stato fatto, ndr),  Erminia Mazzoni e poi l'ecologo, il netturbino Pasquale Viespoli.
Poi ci sono gli ex sindaci, quello che dorme con "Faccetta Nera", D'Alessandro; poi Fausto Pepe, il grande stratega che è riuscito a mettere insieme cose incomprensibili e poi il ragazzotto arrogantuccio (Angelo Moretti) e la riserva delle riserve, l'incorruttibile (Gabriele Corona) che è diventato piccola Benevento perché Altrabenevento siamo noi e non lui.
Grazie alle periferie che ci hanno votato, Capodimonte e Rione Libertà anche se qui più di qualcuno si è sbagliato.
Non ringrazio la parte alta.
Poi Mastella ha parlato della sua stanchezza. Oggi è stata una giornata difficile, anche io sono andato in fibrillazione nell'attesa del risultato ed ora ho bisogno di riposare un poco.
Le vittorie sono tanto più belle quanto più difficili sono da cogliere.
Perifano ora sarà ricordato ma solo perché ha perso contro Mastella, non per altro. Egli è l'eterno secondo, come Costante Girardengo, il ciclista.
Contro Mastella sono però stati tutti irrilevanti, il nulla degli antagonisti. Sono semplicemente Nessuno, come gridava Polifemo.
Ora dobbiamo andare avanti e dobbiamo ascoltare le persone.
Io credo che abbiano lottato così tanto perché ci credevano veramente nella vittoria e l'hanno fatta credere anche a Letta a cui hanno fatto vedere dei pesci da un olbò ed sembravano essere vicini ma in realtà erano lontani.
A noi ci è andata bene, pericolo scampato.
Ai 21 consiglieri di maggioranza dico che bisogna stringere un patto con la città: Per 5 anni, ciascuno dovrà dire, resto qui.
Nessuno dovrà più dire: Che c'è per me, ma dire invece, cosa spetta al popolo.
Avevamo con noi questa fravaglia che parlava così, ma ce ne siamo liberati.
Di queste scorie, come quelli del Centro Democratico, non ce ne sono più.
Poi Mastella ha ringraziato tutti coloro che gli sono stati vicino, avrò memoria di voi.
Quindi ha ribadito che non occorre essere nativo di Benevento per esserne il sindaco. Neanche il vescovo è di Benevento o il questore e perfino ilopresidente della squadra di calcio lo è, ma a loro nessuno dice niente.
Poi ha sottolineato il fatto che Del Vecchio, cinque anni fa, lo chiamò per complimentarsi con la sua elezione. Perifano questo non lo ha fatto. E' inelegante non aver chiamato il sindaco della sua città.
Poi ha fatto delle precisazioni amare: Quella è gente senza cuore e che non sa nemmeno piangere.
Poi una battuta per chiudere: Letta avevamo promesso a Perifano di incontrarlo nuovamente con la fascia tricolore.
Ora gli metta quella francese di tricolore, dove lui è stato, visto che quella italiana non può.
Stavolta, in verità, pensavo di essere fottuto. Meglio che non è stato così.
Immaginate se avessero vinto loro: Claudio Mosè Principe assessore ai Lavori Pubblici; Fausto Pepe, dirigente alle Opere Pubbliche ed alla trasparenza ed alla legalità non lo voglio nemmeno pronunciare il nome tanto lo avete capito.
Un accenno Mastella ha fatto anche alle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale che si dovrebbero tenere per fine anno.
Vinceremo alla grande anche lì, ha detto il sindaco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.144431



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