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Benevento, 14-10-2021 18:47 ____
Un sassolino e' stato messo nell'ingranaggio che si e' cosi fermato ed eccoci qui. Di misura, ma l'Amministrazione comunale uscente e' stata bocciata
Con il Green New Deal possiamo diventare subito primi della classe ma se consegniamo questa fortuna a Mastella, e' finita, ha detto Moretti e Letta a Perifano: La prossima volta che vengo mi accoglierai con la fascia tricolore
Nostro servizio
  

Luigi Diego Perifano ha concluso la sua campagna elettorale riferita al ballottaggio, con l'autorevole presenza del segretario nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta.
Intendiamoci, noi siamo dell'avviso che queste presenze "straniere", ancorché di prestigio, il segretario, il vice segretario, il ministro, non smuovano un voto in più quando il riferimento è alla disputa locale.
Ma diciamo anche che male non fanno.
La manifestazione si è svolta nel cinema San Marco che ha una capienza di circa 600 posti.
Quando essa è cominciata le sedie vuote erano considerevoli poi, con l'andare dei minuti, la sala ha preso una forma visiva più accattivante ed è stato così come abbiamo descritto l'evento di Mastella al Teatro Massimo.
Detto del contesto, sul palco c'è stata la bella visione di un gruppo di giovani militanti che hanno fatto da cornice all'apertura dell'evento.
Un fatto, questo, al di là del candidato e della fede politica, che riempie il cuore di gioia perché i giovani che tornano a fare politica è un fatto importante ed auspicabile e da sostenere e favorire.
Ed è stata proprio uno di loro, la responsabile dlel'Ufficio Comunicazione del Pd, Sara Pannella, che ha introdotto Moretti.
Oggi, ha detto Pannella, celebriamo anche il 14esimo anno dalla fondazione del Partito Democratico. In questa lunga campagna elettorale ci hanno fatto capire che finalmente possiamo cambiare le sorti di questa città, ha concluso la giovane militante.
Angelo Moretti, nel prendere la parola, ha subito detto che loro, intendendo le tre liste che lo hanno sorretto, non hanno mai avuto dubbi da che parte stare.
Insieme siamo le forze sociali di Benevento che desiderano una sola cosa, il futuro, dove la partecipazione politica diventa la prima fonte di investimento.
Quella che ci aspetta, ha detto Moretti, è una data importante che può decidere le sorti della nostra città, una realtà che è rimasta indietro su tutto.
Siamo circondati da un territorio vastissimo costituito dalle nostre contrade, tante, che dovrebbero essere le nostra forza identitaria ed invece così non è e siamo relegati agli ultimi posti di tutte le graduatorie.
Abbiamo però una speranza che è rappresentata dal Green New Deal, ha ripetuto Moretti, che a noi ci coglie con le valigie leggere nel senso che non ci portiamo appresso il peso della globalizzazione perché, nel bene o nel male, non abbiamo vissuto l'era industriale né quella post- industriale e per questo, leggeri come siamo, possiamo diventare subito primi della classe.
Se consegniamo questa fortuna a Mastella, è finita.
Nel suo mondo regge ancora la metodologia della telefonata con la quale si ottiene tutto. E' il suo mito questo modo di fare ma questa è anche la negazione della pedagogia e dell'insegnamento alle future generazioni ed a noi stessi.
A questo punto è salito sul palco Luigi Diego Perifano che ha subito detto che il Pd ha scelto di mostrare il volto della coerenza e questo lo ha già premiato essendo il primo partito in città. I beneventani evidentemente hanno dato fiducia a chi ha meritato di averla.
Non sono stati premiati invece gli opportunisti che hanno assunto una posizione marginale anche nello schieramento di Mastella.
La verità è che in pochi credevano che avremmo potuto sbarrare il passo alla macchina da guerra dei mastelliani (chissà se Perifano ha pensato a questa frase per ricordare che fu detta in riferimento ad Achille Occhetto, ultimo segretario nazionale del Pci, il quale disse che con essa avrebbe sbaragliato Silvio Berlusconi ed invece fu una disfatta contro il Cavaliere. Occhetto, alias Mastella ed il Cavaliere alias Perifano? ndr).
Ed invece, ha proseguito il candidato, un sasssolino è stato messo nell'ingranaggio che si è così fermato ed eccoci qui.
Di misura, ma l'Amministrazione comunale uscente è stata bocciata.
Mastella continua a parlare anche di brogli elettorali. Sono fantasie fuori controllo, quelle del mio avversario.
Della sua Giunta sono stati bocciati sonoramente ben quattro assessori e tutti con deleghe importanti.
Aggiungo poi che l'unico candidato a sindaco, tra i quattro in corsa, che ha marciato come il gambero, cioè andando all'indietro, è stato proprio Mastella che ha preso il 6% in meno delle sue liste. Nessuno degli altri tre, Perifano, Moretti e De Stasio, ha avuto questa fermormance negativa.
Oggi, ha proseguitio Perifano, l'intesa con Angelo Moretti ci porta alla pari, una intesa che si è concretizzata alla luce del sole.
Il nervosismo di Mastella lo ha portato anche a scantonare nelle polemiche personalistiche nei miei confronti ma posso garantire che non mi ha intimidito affatto e nessuno di noi sta tremando per questo.
Le polemiche, peraltro rivolte al passato, non ci interessano perché tentano solo a giustificare una deficienza amministrativa, della sua amministrazione.
Ma Mastella guarda indietro quando gli conviene e così quando Viespoli e D'Alessandro, ex sindaci della città, hanno espresso opinioni severe su di lui, ecco che le colpe dello stato in cui si ritrova la città sono state fatte risalire addirittura agli anni Novanta.
Mi aspetto che prima o poi chiamerà in causa i Sanniti ed i Longobardi (in verità lo ha già fatto quando ha parlato dell'avviso di garanzia indirizzato a lui per la mancanza del depuratore e non pure ai Sanniti ed ai Longobardi che neanche lo avevano, il depuratore ndr).
Sono tutte schiocchezze anche le continue doglianze che tutti sono contro di lui.
Non è vero. Egli ha tutti con lui.
Oggi ha anche chiamato a raccolta i dipendenti comunali e poi che dire del presidente della Provincia che ha trasformato l'Ente in un comitato elettorale a suo favopre rompendo così una tradizionale neutralità. Per non parlare poi del Consorzio Asi, dell'Asl e dell'Ospedale.
Altro che tutti contro di lui.
Ed è a ciò che ci riferiamo quando diciamo che dobbiamo liberare la città, liberarla dal mastellismo e da tutti coloro che stanno con lui perché attendono solo che egli gli faccia favori o altri favori.
Anche sui fondi del Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) è detto che per intercettarli non occorrano progetti seri e concreti ma che basti una telefonata e l'uso delle relazioni personali.
Non funziona così, ha detto ancora Perifano. Non basta la rubrica telefonica, servono buone idee.
Noi ci giochiamo la possibilità di ridare ai giovani la speranza se facciamo vincere l'arroganza al posto dell'ascoltio, se faremo vincere gli annunci e la propaganda mentre abbiamo bisogno di dar seguito all'apertura di un nuovo corso.
A questo punto è salito sul palco Enrico Letta per chiudere con il suo intervento la manifestazione.
Dopo aver salutato Umberto Del Basso De Caro, Enrico Borghi commissario provinciale del partito sannita ed Angelo Moretti, ha detto di essere innanzitutto felice, di festeggiare qui a Benevento il 14esimo anno di vita del Partito Democratico che ha contribuito a far nascere.
Non ho alcun dubbio: La prossima volta che verrò a Benevento, ha detto rivolto a Perifano, mi accoglierai con la fascia tricolore.
Poi Letta ha spaziato su temi nazionali partendo dal fatto che in molto avevano dato per finito il suo Pd ed invece esso ha trovato nuove ragioni per stare al centro del sistema Paese.
Siamo lì per fare gli interessi della Nazione, prima dei nostri.
Se il Governo è in piedi è grazie alla nostra forza, ha proseguito il segretario nazionale del Pd.
Il nostro partito non si inventa logiche da superman ma opera con un collettivo che lavora su logiche comuni.
Il nostro futuro, ha concluso Letta, è fatto di solidarietà e coesione sociale, cose che abbiamo importato dal lungo periodo della pandemia.
Quindi ha invitato i presenti a votare per Perifano, sarà un voto che guarda al futuro.

Le foto sono anche di Antonio Caporaso per Gazzetta di Benevento

 

 

 
 
 

 

 

   

   

 

 

 

 

 

comunicato n.144355



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