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Benevento, 06-08-2021 19:45 ____
E' stato taciuto un particolare importante a proposito della nomina del commissario per procedere alla convocazione dell'Assemblea del partito
Si dovra' anche definire "la linea politica da assumere in vista delle prossime elezioni amministrative". Francesco De Pierro attacca la Federazione del suo partito ed afferma: Nessuno di noi e' passato armi e bagagli con Mastella. La risposta del Pd
Redazione
  

Francesco De Pierro (foto), capogruppo del Pd a Palazzo Mosti, assieme agli altri due componenti del gruppo, Raffaele Del Vecchio e Cosimo Lepore, interviene a proposito della nomina del commissario per procedere alla convocazione dell'Assemblea del partito.
"La decisione del segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, d'inviare nel Sannio un commissario ad acta per procedere alla convocazione dell'Assemblea provinciale, affinché, oltre alla elezione del nuovo presidente del partito, si definisca "la linea politica da assumere in vista delle prossime elezioni amministrative", dimostra, senza timore di smentita - scrive - che il gruppo dirigente del Pd vicino alle posizioni di Del Basso De Caro, oltre a tacere per furbizia questo piccolo particolare, non ha alcuna legittimità nel sostenere, come fa Antonella Pepe, che il simbolo del Pd sarà schierato con la coalizione di "Alternativa per Benevento".
E' sufficiente questa breve ed ovvia considerazione per smentire la narrazione sin qui ripetuta dalla segreteria provinciale, altrimenti a cosa servirebbe l'invio di un commissario per stabilire la linea politica per le prossime elezioni comunali?
Chissà se il testo della comunicazione della Segreteria nazionale sia stato inviato, nella sua versione integrale, almeno a Luigi Diego Perifano, candidato sindaco al quale è stato promesso il sostegno di quella parte del Pd.
La nota di felicitazioni apparsa sui media locali quasi di giubilo per la decadenza dal Pd di Rossano Insogna ha, poi, davvero, dell'incredibile; la segreteria provinciale invece di difendere un sindaco del Pd, uno dei fondatori del partito, uno storico militante della sinistra nel Sannio, pare intestarsi addirittura il merito della decadenza dall’iscrizione, laddove, in un contesto di normalità, una dirigenza minimamente responsabile avrebbe adottato ogni utile iniziativa per non mettere alla porta il presidente del partito.
Evidentemente, questa classe dirigente ha il culto dell'isolamento talmente spinto da perdere pezzi anche del proprio mondo di appartenenza, pur di imporre la propria visione miope di chiusura e di guerre personali nei confronti di chi non aderisca al pensiero unico di una ristrettissima ed asfittica cerchia di adepti.
In pratica, è quello che sta accadendo per le prossime elezioni al Comune di Benevento, per le quali, incomprensibilmente, questa dirigenza, da un lato, non ha attivato le primarie per la scelta del candidato del centro-sinistra, accodandosi ad una scelta autoreferenziale, dall'altro, pur in presenza di un sindaco uscente appartenente ad una formazione politica alleata e con la quale si condividono quotidianamente posizioni e programmi comuni in Regione Campania, ha preferito avventurarsi in una scelta probabilmente assunta in uno studio professionale, ed al di fuori di qualsiasi logica e condivisione con il gruppo consiliare.
Il resto è sola propaganda a buon mercato, nessuno di noi è passato armi e bagagli con Mastella, è unicamente la prosecuzione di un percorso politico di alleanze all'interno del centro-sinistra, come avvenuto lo scorso mese di settembre per la vittoria in Regione Campania.
Sono altri a dover spiegare perché a Benevento l'alleanza con "Noi Campani" è il male assoluto, ed invece a Napoli si collabora all'interno di un'unica coalizione.
Il quesito, pur variamente proposto, sin’ora non ha ricevuto mai risposta, ma solo contorsioni verbali".

Immediata la risposta giunta ai tre consiglieri dalla Federazione del Pd.
"Dispiace dover replicare alle dichiarazioni di Francesco De Pierro, Cosimo Lepore e Raffaele Del Vecchio ma evidentemente neanche un disegnino basterebbe a fargli capire cosa è accaduto e cosa accadrà in base alle decisioni assunte dalla Commissione Nazionale di Garanzia del Partito Democratico.
Allora facciamo così: Lasciamo che sia il tempo a schiarire loro le idee.
A settembre, quando si presenteranno le liste, si renderanno conto che il Pd sarà da una parte e loro dall'altra.
Come un portiere spiazzato sul calcio di rigore.
Con l'aggravante, però, che gli avevamo pure indicato dove sarebbe andato a finire il pallone".

comunicato n.142798



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