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Benevento, 25-07-2021 09:21 ____
Mastella sta raccattando di tutto, come una raccolta indifferenziata di candidati alcuni dei quali si auto promuovono
Fino ad ieri ogni colpa era di quelli di prima, oggi li decanta accogliendo accanto a se', quelli di prima, vice sindaco, assessori e consiglieri, commenta Valentino Soreca
Redazione
  

Valentino Soreca (foto) interviene in merito alle ultime notizie relative alla campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative in città.
"Caro direttore - scrive - giorni fa, in occasione dell'annuncio della adesione di Del Vecchio, Lepore e De Pierro, Mastella ebbe a dichiarare che nelle città dove il Pd si è alleato con i 5 Stelle non ha mai vinto e lo disse con compiacimento aggiungendo che questo per lui era un buon auspicio sulla sua vittoria a Benevento.
Ebbene forse Mastella dovrebbe rivedere i suoi buon auspici o comunque prendere atto che anche la memoria sta giocando brutti scherzi.
Nella prima settimana di ottobre 2020, l'alleanza Pd con il M5S vinse a Matera ed altri cinque Comuni italiani.
Nelle comunali del 2020, appunto, l'esperimento giallorosso diede risultati positivi nei sei comuni dove Pd e M5S avevano deciso di coalizzarsi.
Piuttosto, se la memoria non mi inganna, un Mastella che si affida agli auspici, dovrebbe informarsi se dalla metà del 2011 ad oggi (ovvero dopo le comunali vinte da Fausto Pepe) De Pierro abbia mai sostenuto un candidato poi risultato vincente (vedasi comunali 2016, dove fu egli stesso sconfitto fino al sostegno di Del Vecchio nel 2011).
Oggi De Pierro sostiene Mastella, questo sì che potrebbe rappresentare un ottimo auspicio per Perifano.
I mastellani chiedono se Pd e M5S condividono l'appello di Perifano ad aprire ad ogni forza politica o associativa, dimenticando che Pd e 5Stelle, per formare il governo, hanno aperto le porte a tutti, accogliendo Lega e Forza Italia (escluso Meloni che gioca il ruolo di recupero scontenti) e solo con la moglie di Mastella non vollero parlare (i responsabili nel caso Conte).
Non possono se non pensarla favorevolmente.
Mastella è preoccupato, sa che si sta giocando il tutto per tutto ed i broker delle scommesse politiche non lo danno certo per vincente, contrariamente a quanto adulterati comunicati stampa o addomesticate portavoce e addette alla comunicazione tentano di lasciare intendere.
Sta raccattando di tutto, come una raccolta indifferenziata di candidati alcuni dei quali si auto decantano a mezzo stampa ma risultano sconosciuti nel loro stesso quartiere.
Potrei definirli come strumenti musicali mal funzionanti che emettono solo rumore ma nessuna nota musicale.
Un Mastella preoccupato perché lui la politica la conosce bene e ancor più conosce i meandri e le insidie delle elezioni, tra voti disgiunti e candidati che pensano solo a se stessi, che già si contrastano e combattono tra di loro rendendo difficile la composizione delle liste.
Sa di non poter rischiare un ballottaggio che lo vedrebbe inesorabilmente perdente.
Non ci sarà un Vincenzo De Luca a Benevento a sostenere Mastella, la tanto richiamata alleanza regionale, quasi come fosse un impegno da mantenere, dimentica che anche il Pd era in coalizione con De Luca (non solo Mastella) e guarda caso De Luca è del Pd, che a Benevento sostiene il candidato contrapposto a Mastella.
Un uomo rimasto solo, abbandonato dai suoi decantati potenti amici politici, solo Gargani, che a benevento conta voti a due cifre, ha timidamente confermato il suo sostegno.
Per altro promuovendo, con Mastella, una politica del due punto zero nel momento in cui quella italiana già si affaccia al tre punto due (arretratezza proposta come modernizzazione).
Il malcontento è diffuso, non c’è rione, quartiere o contrada cittadina che non fa sentire la sua voce e le sue lagnanze. Anche le telefonate domenicali stanno diventando un tormentone di cui ci si inizia a stancare.
A nulla serve darsi da fare ora con qualche rappezzo stradale o apertura della chiave dell’acqua (per altro merito di "Altrabenevento" e delle sue battaglie per la fornitura dell’acqua buona del Biferno a tutta la città).
La confusione serpeggia all’interno della stessa Giunta comunale.
Per quanto riguarda i pini della zona alta Mastella dichiara piena collaborazione con la magistratura ed il suo assessore al ramo potrebbe, invece, presentare un ricorso. Una banda, musicale, fuori sincronismo.
Fino ad ieri ogni colpa era di quelli di prima, oggi Mastella decanta, accogliendo accanto a sé, quelli di prima, vice sindaco, assessori e consiglieri.
Caos, confusione, preoccupazione, stress ed incertezze albergano nella mente già affaticata di un uomo anziano che, nello fase finale della vita, meriterebbe una esistenza serena, lontana dal doversi aggrovigliare il cervello, già stanco, nella risoluzione di accontentare questo o quello. Come da lui stesso dichiarato a mezzo stampa nazionale nel febbraio del 2020 (riferendosi agli stessi arraffa arraffa che oggi lo sostengono).
Di sicuro, saranno gli elettori beneventani a sollevarlo da questi pesi mentali e destinarlo al ruolo del nonno (la cui festa cade proprio oggi).
Ruolo che lui spesso richiama come personale ed aspirato desiderio.
A fine settembre, questo suo sogno familiare finalmente potrà vederlo realizzato.
Sarà ricordato da tutti come un grande uomo politico ma un cattivo sindaco, l'uomo delle mancate promesse e dal dissesto facile".

comunicato n.142504



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