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Benevento, 20-07-2021 17:17 ____
Se vogliamo giocare alla battaglia navale, non andiamo da nessuna parte. La nostra apertura e' massima per chi ha una visione propositiva
Il presidente Di Maria in Consiglio Provinciale auspica collaborazione ma lamenta anche di aver trovato una organizzazione amministrativa scadente a cui lui sta ponendo rimedio. Il capogruppo del Pd, Ruggiero, lo contesta
Nostro servizio
  

Nonostante fossero tanti i punti posti all'Ordine del Giorno, il Consiglio Provinciale, a differenza di quello comunale, riesce sempre ad essere meno prolisso e ad ultimare i suoi lavori in tempi ragionevoli.
Il Parlamentino sannita ha avviato la sua attività alle 15.23 e l'ha conclusa alle 17.15, in circa un paio d'ore.
All'apertura dell'Assise sono stati presenti 10 consiglieri provinciali su 11 (compreso il presidente).
Assente per tutta la seduta il consigliere Claudio Cataudo.
In verità si pensava che l'inceppo dell'inizio potesse comportare un dilatamento dei tempi, ma poi l'argomento è stato posto alla fine dei lavori, con votazione dei consiglieri, e così si è andati avanti.
In realtà Giuseppe Ruggiero, capogruppo del Pd alla Rocca (oramai unico gruppo che fa compattamente opposizione all'Amministrazione Di Maria che strada facendo ha accolto altri suoi oppositori al suo interno) ha manifestato contrarietà, proprio sul primo punto, approvazione dei verbali della seduta precedente, che di solito viene votato in un baleno, perché, ha detto, i verbali che vengono proposti, non rappresentano la discussione che venne fatta all'epoca e quindi i verbali medesimi non sono veritieri di ciò che è accaduto.
In particolare l'oggetto della contestazione è riferito ad una sua interrogazione sulla strada provinciale 62.
Di Maria, come detto, ha chiesto a questo punto, per consentire l'analisi tecnica da parte della struttura, che l'argomento fosse discusso alla fine dei lavori, e così è stato.
Si è passati quindi al punto 2: "Modifica Statuto Asea. Verbale del Consiglio di Amministrazione n.10 del 17 marzo 2021. Approvazione".
La proposta avanzata dal Consiglio di Amministrazione di quella partecipata della Provincia, è passata con il voto favorevole di 6 consiglieri e di 3 astenuti: Ruggiero, Paglia e Di Cerbo del Pd.
Il 3 punto all'ordine del giorno ha riguardato: "Asea: Piano Programma 2021/2023. Budget 2021 e budget pluriennale 2021/2023. Approvazione."
In realtà, ha detto Di Maria, andiamo a garantire la funzionalità della nostra Azienda speciale ma per il futuro non ci sono più i nostri 450mila euro per le spese della gestione della Diga.
Sempre assistenzialismo non possiamo continuare a farlo. L'importo lo abbiamo garantito per il 2021 perché l'esercizio finanziario è in corso.
Di Maria ha poi ribadito quanto affermato già in una nota inviata alla Stampa assieme a Mastella.
Il commissariamento delle opere a farsi così come detto dal Pd, contraddice la grande sinergia che sull'argomento c'è tra la Regione, la Provincia ed il Comune.
L’accelerazione del Pd su questa vicenda non ha però trovato sponda.
Giuseppe Ruggiero, preannunciando il voto contrario del Pd, ha detto che il suo partito non mette in evidenza altro che procedure che la Provincia e la Regione non hanno garantito.
Si tratta di un'opera, quella della Diga, che è sul territorio da parecchi decenni ed è stato chiesto per essa, in Commissione, un commissariamento da parte del Governo che in pratica facendolo riconosce la strategicità dell’opera. Dovremmo essere soddisfatti del commissariamento anche perché con esso ci sono stati risultati tangibili, anche con la Fortorina.
Nel merito della delibera, poi, relativamente al Piano, votiamo contro perché da gennaio 2022 non ci sarà più la gestione della Diga da parte della Provincia.
Ed allora oggi, approvando questo Piano, ci chiediamo chi sarà dal 2022 a prendere in mano la Diga? Ci sarà un nuovo gestore? E chi sarà?
Era stata paventata la nascita di una nuova società pubblica, ma non se ne è vista traccia.
La verità è che senza la verifica delle caldaie nel territorio del Comune di Benevento, e quindi con nuovi introiti finanziari per l'Azienda, l'Asea è in deficit e noi in pratica oggi la stiamo licenziando.
Di Maria, rispondendo a Ruggiero ha detto che da Asea ha ereditato dalla precedente Amministrazione (a guida Pd ndr) 800mila euro di spese solo per i dipendenti.
La votazione su questo argomento ha visto 6 voti favorevoli e 3 contrari, quelli del Pd.
Si è passati poi al quarto punto all'ordine del giorno: "Sentenza Tribunale di Benevento numero 1733/2020 (Registro generale 647/2014) Etac contro Provincia di Benevento.
Riconoscimento debito fuori bilancio per l'importo complessivo di 6.637,91 euro in favore di Etac. Riconoscimento debito fuori bilancio per spese legali per l’importo complessivo di 3.740,38 euro. Articolo 194, comma 1, lettera a) D.Lgs n.267/2000".
L'avvocato della Provincia, chiamato a rispondere su questo argomento, ha detto che si tratta di una citazione per interessi moratori. Erano stati richiesti 36.983 euro. La Provincia si è costituita opponendosi a tale richiesta ed alla fine il Tribunale ha accolto parzialmente le ragioni dell'Ente con l’addedito solo delle spese legali per un totale complessivo di 10.378 euro.
La delibera è stata votata con 6 voti favorevoli (Vessichelli assente) e 3 astenuti.
Il quinto punto posto all'ordine del giorno è stato: "Bilancio consuntivo Azienda Speciale Asea 2020. Approvazione". Di Maria ha relazionato dicendo che esso chiude con 3.296 euro di attivo.
Alla votazione ci sono stati 6 voti favorevoli e 3 astenuti.
Il sesto punto all'ordine del giorno ha trattato del: "Rendiconto della gestione finanziaria anno 2020. Approvazione".
Di Maria ha voluto innanzitutto ringraziare il segretario provinciale e la struttura che ha lavorato in questo anno difficile. Nonostante tutto, esso si chiude con un risultato, al 31 dicembre dello scorso anno, di 18.945.367,66. Accantonato tutto ciò che è previsto dalla legge e messo da parte un fondo per crediti di dubbia esigibilità, restano 1.431.730 di disponibilità libera.
Il voto sull'atto è stato come i precedenti: 6 favorevoli e 3 contrari.
Il settimo punto all'ordine del giorno ha trattato della "Variazione d’urgenza al Bilancio di Previsione Finanziario 2021/2023 (articolo 175 comma 4 Dlgs numero 267/2000). Delibera Presidenziale n.145 del 9 giugno 2021. Ratifica".
Di Maria ha parlato di una entrata relativa alla spesa necessaria per altri 18 mesi di gestione, per conto della Regione, della viabilità provinciale tramite la ditta Esaf per un importo di 14.106.751, un importo che necessitava di essere iscritto in bilancio.
Anche qui la votazione è stata di 6 sì e 3 astenuti.
L'ottavo punto all'ordine del giorno è stato: "Regolamento per l’attuazione delle Disposizioni in materia di inconferibilità ed incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico di cui all'articolo 18 comma 3 del Dlgs numero 8 aprile 2013 numero 39. Approvazione".
Ha relazionato il segretario generale Dovetto. Serve, ha detto, per disciplinare situazioni di patologie particolari che si possono verificare. La proposta all'esame del Consiglio è stata predisposta sulla base dei suggerimenti dell’Anac.
Giuseppe Ruggiero ha sottolineato la necessità di questo Regolamento anche perché in precedenza non c'erano stati altri casi di incompatibilità come quello ultimo (il riferimento era evidentemente al direttore generale Boccalone ndr).
E’ un Regolamento dovuto, ma su di esso abbiamo presentato degli emendamenti che sono essenzialmente sulla tempistica.
Di Maria ha ribadito: Anche in questo caso o il Pd fa finta di non capire o non legge i regolamenti.
Gli emendamenti vanno presentati nei modi previsti dal regolamento del Consiglio provinciale. Essi vanno presentati prima del Consiglio. Comunque sia, prima del 3 agosto ci dovrà essere un altro Consiglio su Luminosa ed altri due punti, e quindi chiedo che questo argomento venga rinviato così da dare all'Ufficio la possibilità di valutare la proposta del Pd e se condivisibile portarla con il Regolamento completo.
Il rinvio è stato votato all'unanimità.
A seguire è stato discusso il nono punto all'ordine del giorno: "Regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni in attuazione delle disposizioni contenute nell'articolo 43 della legge 449/1997, dell'articolo 119 del Dlgs numero 267/2000, dell'articolo 120 del Dlgs numero 42/2004, degli articoli 19 e 151 del Dlgs numero 50/2016, e con riferimento all'articolo 1, comma 1-bis, della legge 241/1990. Approvazione".
Il presidente Di Maria ha detto che anche con questo Regolamento la Provincia sta cercando di mettere ordine.
Ho ereditato una situazione con grandi lacune e deficienze dal punto di vista della regolamentazione, ha proseguito il presidente, ma piano piano stiamo ordinando ponendo metodi trasparenti ed oggettivi.
Ruggiero, nell'annunciare il voto contrario del suo gruppo, ha detto che il Regolamento disciplina soltanto ma poi occorre anche definire la percentuale ed i tempi e di cosa si possa fare o meno.
Questo è un atto più gestionale che di programmazione.
Ed allora occorre anche un atto del presidente che disciplini poi il tutto.
Al voto sono stati registrati 7 favorevoli con Vessichelli rientrato e 3 contrari.
Si è passati quindi a discutere l'ordine del giorno aggiuntivo.
Il primo punto è stato: "Approvazione Definitiva Aggiornamento Piano Forestale Territoriale (Pft) Annualità 2021 e Programmazione 1° Piano Stralcio (Deliberazione del presidente della Provincia numero 156 del 30 giugno 2021).
Di Maria, nel presentare l'atto, ha detto che viene approvato l’intero piano e questo è il primo stralcio. E' un atto dovuto. La forestazione per questa presidenza è un atto strategico.
La delibera è passata con l'unanimità dei voti.
Il secondo punto da discutere è stato: "Istituzione Coordinamento dei Forum dei Giovani dei Comuni della Provincia di Benevento. Approvazione del Regolamento di disciplina del funzionamento".
Presenti in sala anche alcuni giovani proponenti (foto di apertura).
Di Maria ha voluto sottolineare che la competenza sui Forum giovanili è senza dubbio comunale, ma così come proposto anche dai giovani, occorre un coordinamento territoriale anche per poter interloquire insieme con la Regione Campania.
E' questo, anche, un motivo di sprone per confrontarsi e dialogare con i giovani.
L'atto è stato votato all'unanimità.
Il terzo punto è stato: "Adesione formale alla candidatura Unesco denominata "Global Geopark" presentata dall'Ente Parco Regionale del Taburno-Camposauro".
La presentazione dell'iniziativa è stata affidata al presidente dell'Ente Parco, Costantino Caturano il quale ha sottolineato che con questa concretizzazione a 14 comuni sarebbe consentito di entrare nel circuito Unesco che rilascia così la certificazione ad un territorio geografico come è il Taburno-Camposauro.
Gli esperti sono venuti già a visitare il territorio e non ci pare si siano dimostrati contrari. Speriamo bene per il 2022.
Al riguardo è stata già predisposta una Convenzione con l'Università del Sannio mentre i Comuni dell’area protetta ci sosterranno a costo zero.
Parimenti importante ha concluso Caturano, il sostegno della Provincia per dare un segnale di presenza dell'Ente.
Il presidente Di Maria ha ribadito che in tutte le lingue è stato sempre elogiato il territorio, il turismo, l'agroalimentare.
E’ normale poi che quando giunge una proposta del genere, l'auspico sia quello di un voto unanime.
Noi come Provincia avremmo voluto fare di più, ma stiamo già dando attenzione a quell’area con la manutenzione delle strade.
Possiamo avere idee diverse in politica, ma se le iniziative che valgono le mettiamo sul tavolo in maniera propositiva, la soluzione si trova.
Se poi vogliamo giocare alla battaglia navale, non andiamo da nessuna parte.
Apertura massima per chi ha una visione propositiva a prescindere dal colore politico e da chi mi porterà la proposta.
Giuseppe Di Cerbo ha anch'egli auspicato il voto favorevole di tutti, anche dell’opposizione che è scontato.
I nostri territori non hanno nulla da invidiare ad altre realtà ma gli altri sanno meglio presentare le loro bellezze, su questo siamo carenti anche se abbiamo un prodotto-territorio che è eccezionale. Dobbiamo svegliarci un poco questa è la verità.
Il voto finale è stato unanime.
Il quarto punto posto all'ordine del giorno ha trattato di un "Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'articolo 194, comma 1, lett. a), del Dlgs numero 267/2000. Giudizio: Corte di Appello di Napoli - Sannio Ambiente e Territorio e Provincia di Benevento c/Lapidei del Monforte"
L'avvocato Marsicano ha relazionato parlando di un debito delicato non per le spese legali ma per la sostanza della questione.
Si tratta delle ecoballe che sono ancora depositate sul nostro territorio.
Qui con quest'atto liquidiamo solo le spese legali ma la sentenza ci impone anche la rimozione e la bonifica del sito.
Siamo andati in Cassazione appellando la sentenza che ci vede soccombenti, ma ipoteticamente è un trasferimento che abbiamo ereditato perché forzoso. Ci siamo opposti all'atto di precetto.
Il totale delle spese legali assommano a 14.991 euro con le riserve di cui al ricorso in Cassazione. Vessichelli ha chiesto quale fosse il compenso per l'incarico legale e l'avvocato della Provincia ha risposto che è tutto in convenzione.
Di Maria ha voluto sottolineare che la sua presidenza si impegna a non fare debiti fuori bilancio. Non si danno gli incarichi legali e poi si vede...
Ruggiero ha voluto sottolineare che le questioni che arrivano in aula, sono antiche.
Ma qui, ha detto, chiedo se non ci sia anche un contenzioso aperto con privati.
L'avvocato ha risposto che c'è un separato giudizio per il costo dell’occupazione dei suoli dove sono depositate le ecoballe.
Ruggiero ha ribadito: Mi viene detto che il costo per l'occupazione di questi spazi privati sarebbe esorbitante perché calcolato per ogni balla ed a metro cubo e poi per ogni giorno. Qui si parla di per 60/70 milioni di euro, un grande affare per i proprietari.
L'atto, questo atto, è passato con 7 voti favorevoli e 2 astenuti.
Il quinto punto posto all'ordine del giorno ha trattato di "Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell'articolo 194, comma 1, lett. a), del Dlgs numero 267/2000. Giudizio: Tribunale Civile di Napoli. Provincia di Benevento contro Regione Campania - Registro Generale 12237. Rivalsa refusione somme erogate a titolo di risarcimento danni. Provvedimenti".
L'avvocato della Provincia ha detto che si tratta di un vecchio progetto a San Giorgio del Sannio del distretto Igt. Qui paghiamo solo spese legali per rivalsa sulla Regione, si tratta di 14.144 euro.
I voti sull'atto sono stati 6 favorevoli e 3 astenuti (Vessichelli, Di Cerbo e Ruggiero con Luca Paglia assente).
Il sesto punto ha riguardato ancora un "Riconoscimento debiti fuori bilancio art. 194, comma 1, lett. a) Dlgs numero 267/2000 - Giudizio: Corte di Appello di Napoli - Registro Generale. 4810/2015 - Ruggiero Pasqualina ed eredi Esposito Gabriele".
L'avvocato ha parlato di lavori ad una strada e di danni eventuali derivanti a terzi.
Da 120mila euro di partenza la sentenza è andata verso i 35mila euro. I ricorrenti hanno fatto appello ed anche in questo caso è stata ribadita l'estraneità del comune di Airola e riconosciuta la sola responsabilità della Provincia che comunque ha prodotto ricorso in Cassazione.
Con quest'atto si liquida la spesa di 3.729 euro all'avvocato di Airola.
Bozzuto nel suo intervento ha detto che si sta tenendo conto solo delle dispute giudiziarie ma i fatti alla base chi li ha prodotti? Non abbiamo mai avuto un riscontro. Il fatto è avvenuto, e siamo d'accordo, ma che comportamenti lo hanno generato?
Chi fa fatto sì che la Provincia dovesse pagare questo debito. Insomma, ha concluso Bozzuto, sarebbe opportuno risalire alle motivazioni di questi debiti.
Il presidente Di Maria ha detto che la richiesta avanzata dal consigliere Bozzuto egli la condivide anche se è bene precisare che tutti i debiti fuori bilancio approvati, per l'accertamento di eventuali responsabilità, vengono mandati alla Corte dei Conti.
Vessichelli ha sottolineato come le sue domande su chi ha rappresentato la Provincia nei Tribunali, servono proprio a capire se costruiamo altri debiti fuori bilancio.
Ruggiero ha detto che oramai accertare chi nella struttura della Provincia abbia potuto contribuire a costruire il danno, appare inutile perché è passato tanto tempo e quei dipendenti non ci sono più.
A Vessichelli poi ricordo che la stessa persona all'epoca era dirigente ed avvocato ma noi mettemmo fine a tutto questo.
Vessichelli di rimando: E lo ricordi a me? Lo devi ricordare a te stesso.
Bene la relazione chiesta da Bozzuto.
Con l'annuncio dell'astensione da parte di Napoletano l'atto è stato votato con 6 voti favorevoli e 3 astenuti, con Ruggiero e di Cerbo.
L'ultimo punto all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio è stato: "Voti al Parlamento per la approvazione della proposta di revisione normativa della legge 11 febbraio 1992, numero 157, volta al contenimento della fauna selvatica esclusivamente della specie cinghiale".
E' stato chiamato a relazionare sull'argomento il presidente della Coldiretti, Gennarino Masiello, il quale ha precisato che la sua organizzazione sta ponendo in atto un'azione sull'argomento in tutta Italia proprio per arginare la propblematica dei danni provocati dai cinghiali.
Non è solo un tema agricolo, ha detto Masiello, ma qui si propone anche la tematica degli incidenti automobilistici. E’ sotto gli occhi di tutti il problema.
La prolificità dei cinghiali è eccessiva. Sono stimati 2.500.000 animali in Italia e quindi vanno controllati.
Noi della Coldiretti suggeriamo la modifica della legge 157 e cioè: Autorizzare i produttori agricoli a cacciare direttamente gli animali nei propri fondi una volta muniti di regolare permesso per l'attività venatoria o anche sportiva.
Questi sono i due elementi che chiediamo per incrementare la legge.
Poi si pensi anche all'utilizzo dell'animale abbattuto che può essere tranquillamente messo nella filiera della carne dopo aver superato tutti i controlli sanitari.
Questo è un tema delicato e che innervosisce molto il mondo agricolo ed il territorio ma è anche una questione di ordine pubblico, ha concluso Masiello.
Di Maria si è detto vicino alle posizioni di Coldiretti anche perché molti agricoltori non sanno più se riescono a portare a casa il prodotto che rappresenta il reddito di un  anno.
Oggi le famiglie di cinghiali attraversano tranquillamente le strade come non si è mai visto prima. Occorre allora un'azione straordinaria da chiedere alla Regione per modo da intensificare il calendario venatorio.
Occorre, insomma un piano straordinario di caccia in tal senso.
Di Cerbo ha detto che bisogna essere molto attenti anche sotto il profilo sanitario rispetto ai danni che può provocare alle aziende agricole.
Vessichelli ha ribadito che questa è una questione molto complessa e che va anche al di là di quello che si può prevedere.
E' necessario quindi aprire qui un Tavolo perché la vera problematica è rappresentata dai danni che gli animali provocano nel loro passaggio.
L'onere della prova spetta al proprietario che deve dimostrare di aver fatto di tutto per non far passare questi animali. E' assurdo.
Di Maria, nel riassumere il contenuto della delibera, ha quindi detto che la Provincia fa propria la proposta della Coldiretti e la sostiene nelle sedi necessarie.
Fa anche voti alla Regione per un piano straordinario di abbattimento ampliando la stagione venatoria per i cinghiali e non contenendola più in soli 2 giorni la settimana.
Poi Vessichelli insieme a Marsicano ed all'Ambito Territoriale Caccia, lavoreranno per una proposta tecnica sulle problematiche prodotte dall'attuale legge e per facilitare i ristori.
L'atto è stato approvato all'unanimità.
A questo punto si è tornati all'argomento dell'approvazione dei Verbali delle sedute precedenti accantonato all'inizio di seduta.
Approvate quelli dalla 10 alla 13 con 6 voti favorevoli e 3 astenuti.
La prossima seduta del Consiglio si terrà nel pomeriggio del prossimo 2 agosto, così è stato detto.

 

 

 

 

 

comunicato n.142381



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