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Benevento, 09-06-2021 12:23 ____
Martin Luther King parlava di "sogno", Angelo Moretti parla di "visione" per cambiare completamente l'incedere delle cose
Il candidato della coalizione denominata "Arco" si dice convinto che non saranno i pacchetti di voto a vincere altrimenti la loro discesa in campo sarebbe gia' perdente. E' su questo concetto rivoluzionario, che dialogano bene cattolici e comunisti
Nostro servizio
  

Nella cornice dell'Orto di Casa Betania, affollatissima di giovani studenti che hanno utilizzato quello spazio verde anche per ripassare le lezioni scolastiche e per confrontarsi con i propri colleghi, si è svolta la presentazione della coalizione che è stata denominata "Arco", Artefici di Comunità, e che sosterrà Angelo Moretti alla candidatura di sindaco della città.
Con Civico 22 ci sono i simboli di tre partiti politici: "Europa Verde", "Per, Persone Comunità" e "Rifondazione Comunista".
Poca cosa, si dirà.
Effettivamente così appare con l'ottica di noi tradizionalisti.
Moretti però parla di creare un consenso nuovo in città, questa è la nostra scommessa, una adesione non al voto, ma al consenso, ha detto.
La nostra è una visione, una visione che cambia completamente l'incedere delle cose, ha ancora sottolineato il candidato sindaco.
Moretti queste cose le dice con convinzione e quindi ci crede quando le afferma.
Gli auguriamo che sia tutto come dice lui, che bastino cioè le visioni per cambiare le sorti del voto.
Noi restiamo invece ancorati al vecchio concetto di "voto" perché è quello, ed in misura commisurata, che farà poi vincere o perdere le elezioni.
Ma i rivoluzionari, come dice di essere Moretti e la sua coalizione, hanno non il dovere, ma l'obbligo di pensarla diversamente dal convincimento comune, altrimenti che rivoluzionari e che sognatori sarebbero?
Moretti ha anche detto che percorrere una strada nuova è sempre una scelta coraggiosa.
Anche qui, in questa struttura che ci ospita (e che appartiene alla sua impresa economica "Sale della Terra" ndr) c'è un processo politico in corso. Questo non è un bar o non è solo un bar, ma anche un luogo di solidarietà sociale, di discussione, di scambio di pensiero.
Non è un posto neutro.
E peraltro Giuseppe Lazzati ha sempre sostenuto che la città migliore è quella a misura d'uomo. Questo significa che la città funziona se appartiene a chi la vive.
Siamo i primi a partire con questa coalizione, ma altri ci seguiranno.
Con noi ci sono cattolici e comunisti e questa non è una cosa facile da ottenere, ma bella sì quando la si raggiunge.
Attorno a questa visione va misurata la nostra capacità di agire.
Se fate i calcoli tenendo presente i pacchetti di voti, è di tutta evidenza che noi siamo gli ultimi, ma non è così, ha ancora detto Moretti, ed infatti siamo diventati, quando nessuno ci credeva, l'ago della bilancia della discussione nel centrosinistra.
Il nostro metodo di lavoro, differente dal loro, ci ha però portati lontani da essa e ci ha spinti ad entrare in una nuova casa.
Moretti ha quindi insistito sul lavoro da svolgere che è basato sulla transizione ecologica.
Guardate questo spazio. E' stato per 40 anni null'altro che un terreno di 4mila metri completamente incolto. Oggi qui ci lavorano 7 persone.
Beneventro la vogliamo dunque come laboratorio europeo nella trasformazione ecologista.
Una battuta poi sul McDonald's.
Non ho mai detto che non debba esserci. Va bene, ma non può essere un modello di visione, di un qualcosa che peraltro è giunto qui da noi quando in altre parti non funziona più ed è un modello di economia che non è a misura d'uomo.
Noi faremo, invece, un lavoro di grandissima partecipazione sociale nei quartieri e nelle contrade.
Noi vogliamo cambiare il modello di vita a cui ci stiamo abituando.
Corso Garibaldi per noi non deve essere la periferia della città il cui centro è rappresentato dai centri commerciali. Per questo qui, al corso, ci sono i negozi vuoti.
Diciamo subito che qui a Benevento il modello adottato non è quello della Toscana...
E dunque sul concetto di visione, ci stanno bene a dialogare le ideologie sia cattoliche che comuniste.
Il civismo poi tira le volate, in questo particolare momento, ma poi deve scomparire per il ritorno dei partiti.
Il monito di Moretti infine è stato: Non sarà il voto a cambiare questa città, ma la partecipazione della gente.
In precedenza, introdotti da Gabriella Giorgione che non ha escluso l'ingresso nella coalizione anche di "Popolari in Rete", hanno preso la parola Luigi Esposito e Roberto Marino di "Europa Verde"; Nicola Campanile, presidente di "Per..." e Pietro Volpe, segretario provinciale di "Rifondazione Comunista".

 

 

 

 

comunicato n.141370



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