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Benevento, 15-06-2019 23:46 ____
Siamo alle solite: La consigliera pentastellata di San Giorgio del Sannio, Francesca Maio, ha perso un'altra preziosa occasione per stare zitta!
Lo afferma Elvira Santaniello, cittadina attiva Meetup Amici di Beppe Grillo la quale sottolinea che il governo giallo verde si allontana dai risultati del Referendum del 2011 e si mette in scia del Governo Monti, tanto per parlare d'acqua
Redazione
  

Elvira Santaniello (qui nella foto di Gazzetta), cittadina attiva Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio, critica la consigliera pentastellata Francesca Maio.
"Siamo alle solite: La consigliera Maio - scrive - ha perso un’altra preziosa occasione per stare zitta!
E’ stata pubblicata sulla stampa locale, infatti, una sua nota in cui, come sempre, critica l'Amministrazione locale, questa volta sul tema acqua.
La polemica è sempre la stessa: Alto Calore e la crisi idrica, l'acqua venduta alla Puglia, il Comune che, invece di portare avanti il discorso dell’acqua che manca, ha votato per la ricapitalizzazione di Acs.
Una storia che, peraltro, noi cittadini attivi sangiorgesi conosciamo da molto tempo e alla quale né la consigliera né la forza politica cui appartiene hanno dato negli anni un contributo concreto e decisivo.
Oggi, però, la questione si arricchisce di un nuovo e fondamentale motivo di riflessione del quale la consigliera si guarda bene di parlare ai cittadini: mentre lei fa dell'ironia spicciola sull'amministratore unico di Alto Calore che sembrerebbe non pagare le bollette e sul vicesindaco Ricci osservato speciale dei rappresentanti di lista pentastellati alle scorse elezioni europee, la sua forza politica di appartenenza, quel Movimento che ha l'acqua pubblica tra le sue 5 stelle, con l'articolo 24 del Decreto Crescita abolisce l'Ente per l'Irrigazione in Puglia, Lucania e Irpinia e trasferisce i diritti demaniali di sua competenza ad una Società per Azioni costituita ex novo.
In questo modo, le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, che, secondo l'articolo 144 del Codice dell'Ambiente, appartengono al demanio dello Stato e la cui gestione è finalizzata alla loro razionalizzazione, allo scopo di evitare gli sprechi e di favorire il rinnovo delle risorse, di non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell'ambiente, l'agricoltura, la piscicoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrologici, verranno trasferite dalla gestione di un ente pubblico, vincolato a perseguire interessi pubblici, ad una società privata, ancorchè partecipata da Enti Territoriali e da alcuni Ministeri, che deve per definizione perseguire gli interessi dei soci e non del popolo.
Eì evidente, quindi, che parlare di società a partecipazione statale, è solo una presa in giro perché è manifesto a tutti che il perseguimento di obiettivi di carattere pubblico sono del tutto secondari rispetto al perseguimento dell'interesse privato.
E' chiaro anche che con questo provvedimento, il governo giallo verde si allontana dai risultati del Referendum del 2011 e si mette in scia del Governo Monti che dichiarava l'Eipli un ente inutile e del Governo Gentiloni che con l’ultima finanziaria ne disponeva la privatizzazione.
Se a tutto ciò aggiungiamo che la legge sull'acqua pubblica, a prima firma di Federica Daga, è ferma in commissione da circa un anno, che sono stati presentati numerosi emendamenti che ne scardinano l'impianto originario e che probabilmente il 24 giugno, data dell'ultima calendarizzazione subirà un ulteriore rinvio, è sotto gli occhi di tutti che il M5S sta mollando la presa su uno dei suoi temi fondamentali.
Con quale faccia, dunque, la consigliera pentastellata di San Giorgio viene a fare la morale al Comune di San Giorgio?
Senza dubbio, il nostro sindaco accettando la ricapitalizzazione di Alto Calore ha inteso salvare quel vecchio carrozzone politico che per decenni si è retto su clientelismi ed interessi personali e privati, ma parla proprio lei, la cui forza politica sta spalancando le porte alla perdita di sovranità del popolo sulla gestione dell'acqua?"

comunicato n.123192



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