| Benevento, 15-06-2019 21:21 |
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Da oggi la Citta' di Benevento per volonta' del sindaco Clemente Mastella e' consacrata al Sacro Cuore di Gesu'
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Nostro servizio |
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Da oggi la Città di Benevento è affidata al Sacro Cuore di Gesù.
Il sindaco Clemente Mastella ha letto l'atto formale con il quale a nome della città ha affidato al cuore del Figlio di Dio, lui stesso e l'intera comunità cittadina, con tutti e singoli i membri che la compongono.
In particolare, ha dichiarato Mastella, ti consacriamo le nostre Istituzioni e le famiglie della nostra città perché diventino luoghi di solidarietà e di fede dove tu sia il centro e la sorgente di unità (la versione integrale del documento, che il sindaco ha letto per intero sull'altare, si può leggere a fondo pagina).
Un gesto forte ed anche in qualche modo coraggioso (qualcuno dirà di opportunismo politico) quello di Mastella, in un tempo in cui i Crocefissi vengono tolti dalle aule delle scuole e dalle stanze delle istituzioni pubbliche.
Un gesto che probabilmente non mancherà anche di accendere polemiche. Staremo a vedere.
Tornando alla Festa del Sacro Cuore essa è celebrata alla chiesa del Rione Mellusi, una parrocchia nata alla fine degli anni Cinquanta quando il più famoso viale Mellusi cominciava a prendere corpo con i suoi palazzi a destra ed a sinistra ed i costruttori cominciavano a "sfondare" verso Cretarossa dove sarebbe nato come se fosse un altro quartiere.
Oggi la parrocchia del Sacro Cuore dei padri Cappuccini, che si divide la zona Alta della città con quella di San Gennaro e di Santa Sofia, conta circa 10mila anime ed è seconda per grandezza, o è simile, solo all'Addolorata al Rione Libertà.
Tutto il peso di questo grande riferimento religioso ma oggi anche pedagogico e sociale, è sopportato dal parroco padre Giampiero Canelli e dai suo confratelli.
Oggi c'è stata la processione che si è inserita nella tre giorni di festa, una processione, così come quella di Sant'Antonio di soli pochi giorni fa, non molto partecipata in verità e comunque non in proporzione alle potenzialità del rione.
Ma di questi i parroci non si dolgono eccessivamente e vanno avanti per la loro strada perché allo spolamento delle famiglie dei loro giovani migliori, poco possono opporre.
La parrocchia, ci ha detto padre Giampiero, è anche il cuore, oltre che religioso, associativo, sociale e culturale di questa grande famiglia.
Viviamo con gioia questa solenne celebrazione.
Con tutti i pro ed i contro di una festa, per noi essa rimane importante anche per il suo valore aggregativo.
Nonostante i sacrifici, la comunità parrocchiale continua a portarla avanti questa festa.
La processione poi è testimonianza di Fede. La comunità testimonia i suoi valori.
La processione è stata accompagnata dalla Banda musicale di Pannarano 2000.
Inoltre è stata recuperata la tradizione di esporre al balcone, al passaggio della processione, l'elemento più importante del corredo della sposa.
Al termine della processione, con il sindaco rappresentato dal capogruppo Giovanni Quarantiello, processione che ha toccato le varie zone della parrocchia, padre Giampiero ha celebrato la Messa a cui ha preso parte il sindaco Mastella.
Qui, come abbiamo scritto in apertura, il parroco ha incalzato il sindaco sulla sua Fede cattolica da egli sempre manifestata e gli ha chiesto di fare un atto di affidamento, di consacrazione della città di Benevento al Sacro Cuore di Gesù.
Il culto del Sacro Cuore è anche di regalità di Cristo, ci ha detto il parroco, che chiede di avere anche la sua incidenza sociale.
Un sindaco cattolico, quale è Mastella, questo atto può farlo. Noi glielo abbiamo chiesto ed egli lo ha fatto.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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