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Benevento, 15-06-2019 14:47 ____
Nei luoghi sconosciuti della Benevento longobarda, giungono gli appassionati guidati da Francesco Morante che li rassicura sul Toro Apis
Possiamo anche continuare a chiamarlo Bue Apis, come e' stato fatto per generazioni, con buona pace di Elio Galasso. Annalisa Bozzi, presidente del Comitato di Quartiere, si batte per la valorizzazione della zona
Nostro servizio
  

Mattinata di sole intenso sopportata dagli amici dell'Archeoclub di Benevento presieduto da Francesco Morante che, in collaborazione con il Comitato di Quartiere Triggio, presieduto da Annalisa Bozzi con il suo vice Pierluigi Tirelli e la Commissione Ambiente del Comune, presieduta da Mila Lombardi, in occasione delle Giornate dell'Ar­cheo­logia che si svolgono in questo fine settimana a livello europeo, hanno voluto, ancora una volta, sensibilizzare i beneventani ai valori della tutela del patrimonio archeologico.
Alla riuscita della passeggiata archeologica, ha collaborato anche l'Associazione Culturale Ladebh che ha proposto quadri animati di vita popolare e di leggende del passato ed il consigliere comunale delegato ai Comitati di Quartiere, Angelo Feleppa.
Il gruppo di appassionati, pronti anche a lottare contro l'alta temperatura di questi giorni, si è radunato nei pressi del Toro Apis che per Francesco Morante, che assieme a Maurizio Cimino ha fatto da guida alla passeggiata, può tranquillamente continuare ad essere chiamato Bue Apis, così come si è fatto per generazioni, con buona pace di Elio Galasso che ha indicato in Toro Apis il nome corretto da dare a questo monumento.
Il tratto percorso è stato quello del circuito murario longobardo (qui è Rotili che ci dice però che le mura vanno intestate al IV, massimo V secolo, ben prima dunque dell'arrivo dei longobardi che è del VI secolo e dunque non sarebbe completamente corretto indicarle come Mura Longobarde ndr).
Ci siamo impegnati e spesi molto per questa iniziativa, ci ha detto il presidente Annalisa Bozzi.
Il nostro scopo è quello di rivalorizzare il Centro Strorico, in particolare il Triggio, anche in posti inediti che non sono molto conosciuti dagli stessi beneventani.
Infatti, come ha detto Francesco Morante, visitiamo luoghi che sono delle vere e proprie chicche da un punto di vista storiografico.
L'ultima foto in basso riguarda un complesso termale che pochissimi conoscono e che è alle spalle del lavaggio su via Torre della Catena.
Vogliamo dare un po' di vita al quartiere e rivalutarlo, ha concluso Bozzi, sia dal punto di vista culturale che attraverso dei quadri viventi che rappresenteranno la leggenda delle streghe rivalutando così anche la nostra tradizione in questo senso.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

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