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Benevento, 17-05-2019 12:29 ____
Protagonista dell'appuntamento del Toro Club Benevento e' stato Andrea Pelliccia, tra gli autori del libro: "Il Grande Torino. Campioni per sempre"
Nessuno degli scrittori e' un tifoso della squadra di calcio che peri' nell'incidente aereo e cio' aumenta il valore della testimonianza. Oggi si va allo Stadio solo per insultare e questo alle nuove generazioni bisogna dire che e' sbagliato
Nostro servizio
  

Protagonista del secondo appuntamento del Toro Club Benevento "Pedro Mariani", è stato, questa mattina, Andrea Pelliccia, tra gli autori del libro: "Il Grande Torino. Campioni per sempre", iniziativa che, alla presenza del presidente del sodalizio sannita, Daniele Capossela, e dei dirigenti Sonia Fusco e Luca Maio, si è svolta nuovamente dinanzi ad una folta platea di giovanissimi allievi dell'Istituto Comprensivo "Sant'Angelo a Sasso".
Dinanzi alla gigantografia della grande squadra di calcio, di cui in queste settimane ricorre il 70esimo anniversario dalla tragegia aerea di Superga, nella quale perirono 31 persone e tra loro praticamente tutta la squadra del Torino che componeva i 10/11 della Nazionale di calcio italiana, si è parlato del libro e dei valori che caratterizzarono un'epoca, valori che si vorrebbe tornassero ma che al momento rimangono ai bordi, ai margini, di ogni partita di calcio.
E' stato trasmesso anche un filmato che ha ripercorso tutti i traguardi sportivi più avvincenti del Torino di Valentino Mazzola e poi la tragedia che vide l'aereo che trasportava giocatori, tecnici e giornalisti di ritorno a Lisbona nuovamente a casa.
Ampio spazio anche al libro di cui Andrea Pelliccia, presente in sala (nella foto di apertura) è stato uno degli autori.
Il volume, ha dichiarato Pelliccia a "Gazzetta", è composto da testi di scrittori nessuno dei quali tifoso del Torino e qui si comprende bene a questo punto l'omaggio grandissimo e doveroso reso alla squadra.
Io, ad esempio, sono un tifoso del Napoli, ci ha detto Pelliccia e con me, tra gli autori, ce ne sono anche di tifosi della Juve.
Ovviamente sono stato ben lieto di partecipare a questa operazione, il cui valore è aumentato proprio dalla partecipazione di tifosi non del Toro.
Quando c'è il rispetto e la consapevolezza di un valore, si va al di là dell'appartenenza..
Oggi ai ragazzi dell'Istituto Comprensivo "Sant'Angelo a Sasso", trasmettiamo proprio questo messaggio.
Ai nostri giorni domina quel tifo che è al di sopra di ogni cosa.
Si va allo Stadio per insultare e non per tifare.
Invece noi qui dobbiamo far capire, soprattutto alle giovani generazioni, che il grande Torino era una squadra ammirata certamente dai propri tifosi, ma anche dagli avversari.
Si andava allo Stadio per il solo gusto di veder giocare una grande compagine che produceva uno spettacolo assolutamente impagabile così come lo hanno potuto fare solo poche altre squadre nella storia mondiale del Calcio.
Mi riferisco all'Ungheria di Puskàs, al Real Madrid di Di Stefano, all'Aiax e all'Olanda di Cruijff.
Il libro contempla sia la tragedia di Superga, ha concluso l'autore, sia la squadra di calcio e le sue bellissime affermazioni.
Il filmato che abbiamo portato in visione, infatti, contempla i due aspoetti di questa celebrazione.
A 70 anni dalla tragedia, c'è ancora l'eredità del Grande Torino che dobbiamo assolutamente continuare a mantenere viva, ha detto Pelliccia, per far comprendere alle nuove generazioni che quel tipo di calcio non è detto che debba scomparire per sempre, ma si può trasmetterlo e riproporlo attraverso dei valori che devono assolutamente essere presenti ancora oggi.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

comunicato n.122354



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