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Benevento, 17-04-2019 14:50 ____
Il Tribunale di Benevento, nell'ambito dell'inchiesta "Mani sulla citta'", ha condannato quattro imputati a 2 anni di reclusione
Assolti, a vario titolo, tutti gli altri attori di questa lunga vicenda giudiziaria a cominciare dall'ex sindaco della citta' Fausto Pepe, al gia' presidente del Consiglio comunale Luigi Boccalone. Per molti di loro c'e' anche la prescrizione
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Lascia pesanti strascichi giudiziari la sentenza emessa poco fa dal Tribunale di Benevento, presieduto da Daniela Fallarino, su quella che è stata definita l'inchiesta "Mani sulla città".
Molti sono stati assolti dai reati loro ascritti ma ci sono state anche delle condanne.
Roberto La Peccerella, Aldo Damiano, Andrea Lanzalone e Cosimo Nardone, sono stati condannati a 2 anni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali.
I quattro sono stati anche interdetti dai pubblici uffici per una durata pari alla pena detentiva.
Ancora, sono stati altresì condannati a risarcire il Comune di Benevento, costituitosi parte civile, con separato giudizio, dei danni ad esso arrecati ed alle spese sostenute dalla medesima parte civile stimate in 5mila euro.
Il giudice ha rigettato l'istanza di una provvisionale richiesta dallo stesso Comune.
Il Tribunale ha poi dichiarato di non doversi procedere nei confronti di: Roberto La Peccerella, Giuseppe Pellegrino, Giovanni Racioppi, Antonio Cavaliere, Achille Timossi, Andrea Scocca, Mario De Lorenzo, Aldo Damiano, Fausto Pepe, Mario Siciliano, Fernando Capone, Ludovico Papa, Antonio Cusano, Giovanni Cusano, Vincenzo Reppucci, Anna Maria Sparandeo, Raffaella Reppucci, Salvatore Maggio, Angelo De Maria, Antonio Chiantese, Silvano Capossela, Giovanna Bianchini, Vincenzo Rosiello, Renato Lisi e Luigi Boccalone, esclusa la recidiva contestata ad Antonio Cavaliere e Mario Siciliano, in ordine a reati loro ascritti, perché estinti per prescrizione.
Fausto Pepe e Mario Ferraro sono stati altresì assolti da altri reati, per non aver commesso il fatto.
Il Tribunale, ancora, nei confronti di Annamaria Villanacci, Fausto Pepe, Aldo Damiano, Mario Ferraro, Cosimo Nardone ed Andrea Lanzalone, ha procunciato sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste.
Stessa assoluzione, ma per non aver commesso il fatto, per Cipriano Di Puorto, Maurizio Lando, Angelo Diana e Giuseppe Somma.
Il Tribunale ha assolto altresì Luigi Boccalone, Antonio Cavaliere, Pietro Ciardiello, Aldo Damiano, Cipriano Di Puorto, Giovanni Fantasia, Mario Ferraro, Roberto La Peccerella, Maurizio Lando, Andrea Lanzalone, Renato Lisi, Lorena Lombardi, Cosimo Nardone, Giovanni Pallotta, Giuseppe Pellegrino, Fausto Pepe, Claudio Mosé Principe, Vincenzo Rosiello, Giovanni Racioppi, Mario Siciliano, Giuseppe Somma, Giancarlo Sperduti, Luigi Tedesco, Achille Timossi, Annamaria Villanacci e Silvano Capossela, dai reati loro ascritti perché il fatto non sussiste.
Il Tribunale ha infine escluso la responsabilità delle società: Artistica, Consorzio Arché, Gesico Società Consortile, Sama Costruzioni, Impresa individuale Salvatore Maggio, Ing. Pietro Ciardiello, Siciliano Mario Impresa Edile, Siciliano Giuseppe Costruzioni, Costruzioni e restauro Capossela, Pdg di Pallotta Giovanni, Costruendo, Progettare e Kostruire, dagli illeciti loro ascritti perché il fatto non sussiste.
E' stato altresì disposto il dissequestro immediato di tutti i beni e la restituzione agli aventi diritto delegando per l'esecuzione la Questura di Benevento, autorità di polizia giudiziaria, che operò i sequestri.

comunicato n.121622



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