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Benevento, 14-04-2019 23:25 ____
Calcio, Serie B: Il Benevento sbatte sul muro eretto dall'ex Brignoli e perde per 1-2 con il Palermo
Questa sconfitta condanna i giallorossi a dover dire addio ai sogni di promozione diretta. Bucchi: C'e' rammarico ma anche la convinzione che giocando come fatto quest'oggi possiamo sempre essere alla pari con tutti
di Luca Pietronigro
  

Benevento (4-3-1-2): Montipò; Maggio, Antei, Caldirola, Improta; Del Pinto (76' Insigne), Viola, Bandinelli; Ricci (62' Asencio); Coda, Armenteros (76' Buonaiuto). A disposizione (Gori, Gyamfi, Volta, Tuia, Costa, Di Chiara, Tello, Crisetig, Vokic, Letizia) Allenatore Cristian Bucchi

Palermo (4-3-1-2): Brignoli; Salvi, Szyminski, Rajkovic, Aleesami; Murawski, Jajalo, Haas (85' Pirrello); Falletti (78' Fiordilino); Moreo, Nestorovski (78' Puscas). A disposizione (Alastra, Pomini, Accardi, Ingegneri, Mazzotta, Rispoli, Lo Faso, Trajkovski) Allenatore Roberto Stellone

Arbitro: Davide Ghersini di Genova
Assistenti: Christian Rossi di La Spezia e Michele Grossi di Frosinone
IV Uomo: Antonio Di Martino di Teramo
Reti: 41' Nestorovski, 80' Puscas, 89' Asencio
Ammoniti: Haas, Jajalo, Rajkovic, Salvi, Moreo (P); Caldirola, Bandinelli, Asencio (B)
Angoli: 8-4
Recupero: 1' pt; 5' st
Spettatori: 10861 di cui 8438 abbonati
Note: 90' Allontanato dalla pachina il direttore sportivo del Benevento, Pasquale Foggia.

Il calcio è uno sport dove non sempre chi ha meritato di più gioisce, ma solo chi è stato più bravo a fare gol.
Questo assunto riassume un po' la storia di Benevento-Palermo, una partita vinta per 1-2 dai rosanero dove i padroni di casa hanno costruito tanto, avuto diverse occasioni per segnare ma alla fine ad esultare sono stati i siciliani.
I giallorossi per la mole di gioco prodotta, per i tanti intervenuti cui hanno obbligato il portiere dei rosanero ed ex di turno Brignoli avrebbero meritato quanto meno il pareggio, ma la storia ha detto altro.
A portare a casa i tre punti è stato il Palermo che ha colto un successo fondamentale per il suo campionato, alla vigilia di una settimana che potrebbe far giungere delle novità anche sul piano societario, che gli ha consentito di tenersi in scia delle due capolista, il Lecce e Brescia con le rondinelle che domani affronteranno, nel posticipo, il Livorno.
Per la Strega una sconfitta che brucia e che condanna i ragazzi di Cristian Bucchi a dover dire addio ai sogni di promozione diretta con l'obiettivo che, ora, sarà quello di affrontare al meglio le prossime cinque partite, ad iniziare da quella che si giocherà a Pasquetta a Verona sul campo dell'Hellas, che ci separano dalla fine della regular season per raggiungere la migliore posizione possibile nella griglia dei play-off.
Venendo alla cronaca, Bucchi si affida alla formazione che aveva espugnato il "Renato Curi" di Perugia con Maggio, Antei, Caldirola e Improta davanti al portiere Montipò.
A centrocampo ci sono Del Pinto, Viola e Bandinelli con Ricci alle spalle delle punte Coda ed Armenteros.
Nel Palermo, Stellone sceglie anche lui il 4-3-1-2 con Falletti dietro la collaudata coppia che tanto bene aveva fatto contro l'Hellas Verona composta da Nestorowski e Moreo.
La partita è vibrante e, dopo sette minuti di gioco, Ricci vede Brignoli fuori dai pali e prova il pallonetto dalla distanza, ma la sfera termina sul fondo.
Immediata è la risposta del Palermo con Jajalo che scocca una conclusione dalla distanza che viene respinta con i pugni da Montipò.
Al 12' c'è un lancio di Viola con Brignola che esce a vuoto e Coda che sfiora ma è Aleesami che salva i suoi.
Quindi ancora i padroni di casa in avanti con un diagonale insidioso dalla sinistra di Improta su cui è attento l'estremo difensore ospite che devia il pallone in calcio d'angolo.
Sugli sviluppi è ancora Brignoli protagonista, con una respinta in tuffo, sulla conclusione ravvicinata di prima intenzione di Coda.
Alla mezz'ora, il Benevento sfiora il gol con Ricci che cotrolla il pallone, portandolo via a Rajkovic, e fa partire una conclusione dalla distanza che sbatte sulla traversa.
E' quindi il turno di Bandinelli che, al termine di una galoppata, calcia tra le braccia di Brignoli.
Al 35' ancora Ricci dall'out destro con l'estremo difensore rosanero che controlla in due tempi la sfera.
Prima della fine della frazione, inaspettatamente, è il Palermo a passare in vantaggio con Jajalo che serve in area Nestorovski che riceva e mette alle spalle di Montipò.
La ripresa inizia con dei ritmi meno forsennati della prima frazione tanto che bisognerà attendere il 16' per annotare la prima conclusione con una punizione di Coda su cui interviene Brignoli che mette il pallone sopra la traversa.
Bucchi da maggiore peso all'attacco facendo entrare Asencio per Ricci con l'arretramento di Armenteros.
Alla mezz'ora una conclusione di Viola di sinistro impegna Brignoli che vola e respinge.
Nel Benevento fanno il loro ingresso un campo Buonaiuto e Insigne per Armenteros e Del Pinto, mentre nel Palermo ci sono l'altro ex Puscas e Fiordilino per Nestorovski e Falletti.
Al 34' Maggio dal fondo mette al centro un bel pallone per Buonaiuto il quale calcia a botta sicura ma Brignoli salva miracolosamente di piede.
Un minuto dopo i siciliani trovano il raddoppio in una ripartenza con Haas che serve Puscas il quale scatta sul filo del fuorigioco entra in area e piazza la sfera alle spalle di Montipò.
Al 41' protagonista è ancora Brignoli che salva sulla linea la conclusione ravvicinata di Maggio, ben servito da Buonaiuto.
Al 44' è Asencio ad accorciare le distanze sfruttando di testa al meglio un traversone di Insigne con Rajkovic che non riesce a salvare sulla linea.
Inutile il forcing finale; è il Palermo a fare festa, sotto la Curva Ospiti, con i propri tifosi.

Le voci dagli spogliatoi

Roberto Stellone, allenatore Palermo
"E' stata una partita bella ed una vittoria importante.
Nel primo tempo è stata molto equilibrata come riportato anche dalle statistiche: siamo stati bravi a sbloccarla e poi a raddoppiare nella ripresa.
Non è stato facile contro un Benevento forte che si giocava il tutto per tutto. Alla fine ci siamo chiusi dopo il gol e abbiamo sofferto.
Forse loro avrebbero meritato qualcosa in più per le parate fatte da Brignoli.
E' una vittoria importante ma mancano ancora cinque partite.
Non dobbiamo sederci sugli allori nonostante un calendario più facile rispetto alle dirette avversarie.
Dobbiamo continuare sul trend delle ultime gare. Diamo anche un occhio alle altre ma sappiamo di avere il nostro destino in mano.
Il Benevento non è fuori dalla lotta per la promozione diretta ma certo la strada si fa più difficile.
Lo stadio di questa città mi porta sempre bene visti i precedenti da giocatore e da tecnico.
Brignoli e Puscas da ex ci tenevano a fare bene e, fortuna per noi, così è stato: credo sia stata una grande prestazione di tutta la squadra a farci vincere".

Cristian Bucchi, allenatore Benevento
"Non abbiamo demeriti perché abbiamo creato tante occasioni da gol e abbiamo subito un arbitraggio a senso unico.
Queste partite si possono perdere ma pensare che il Palermo subisca come quest'oggi ci fa capire che non abbiamo meritato.
Inoltre se alcune letture dell'arbitro fossero state diverse staremmo parlando di altro.
Sul secondo gol abbiamo lavorato male di reparto mentre il primo si è trattato di un errore individuale.
Credo che abbiamo disputato la miglior partita della stagione e questo ci lascia tanta rabbia.
L'avevamo preparata così, cercando di essere aggressivi. Loro giocano spesso con le palle lunghe e credo siamo stati bravi a limitarli.
Gli abbiamo concesso poco. Rifarei gli stessi cambi negli stessi momenti: Armenteros ha colpi e scaltrezza perciò l'ho tenuto in campo il più possibile.
Poi con le due punte ed i due esterni abbiamo cercato di aprirli sugli esterni riuscendo a segnare.
Salvo la prestazione posso dire che siamo in crescita, cosa che ci dà buone speranze per il prosieguo.
Questa è la squadra che avevo in mente questa estate. E' ovvio che il finale, dopo questa prestazione, avrei preferito fosse diverso.
C'erano in palio punti che potevano valere la Serie A, quindi gli episodi più che mai sono determinanti.
La gestione arbitrale è stata inizialmente fatta di tolleranza ma poi sono mancate le seconde ammonizioni che avrebbero cambiato l'inerzia del match.
Non chiediamo regali ma solo quello che ci spetta.
I nostri piani non cambiano per il futuro.
Credo che non sia finita, abbiamo ancora la giusta ambizione.
C'è il rammarico per la sconfitta ma anche la convinzione che giocando come fatto quest'oggi possiamo sempre essere alla pari con tutti.
Ora testa a Verona".

 

 

 

 

 

comunicato n.121565



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