| Benevento, 22-02-2019 14:03 |
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Atteggiamento di stampo autoritario, prepotente ed antidemocratico quello che gli attuali stati maggiori della Lega hanno nei confronti del partito
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Redazione |
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Atteggiamento di stampo autoritario, prepotente ed antidemocratico quello che gli attuali stati maggiori della Lega hanno nei confronti del partito.
Così Nicola Santamaria (nella foto è a sinistra) del gruppo autonomo leghista, ha replicato alle dichiarazioni rilasciateci da Pina Pedà, consigliere comunale di Benevento ed esponente dell'attuale Lega beneventana.
"Perplessità e preoccupazioni - scrive - sono scaturite dalla stizzita e rancorosa risposta che Pedà ha rilasciato.
La questione relativa alla mancata presentazione della lista del Carroccio per le elezioni del Consiglio provinciale di Benevento è ancora aperta, divenuta oramai una ferita di difficile cicatrizzazione.
Il tono ossequioso, tendente all'auto-cerimonioso, con il quale siamo stati risposti ed attaccati dimostra, qualora ve ne fosse bisogno, quell'atteggiamento di stampo autoritario, prepotente ed antidemocratico che gli attuali stati maggiori della Lega Benevento hanno nei confronti del partito, dei militanti e sostenitori.
Un partito considerato da certuni come proprietas, un ramo d'azienda, un possedimento per trarne godimento ad usufrutto personalistico.
Prendendo atto che l'attuale Lega Benevento non sia interessata alla competizione elettorale, si evince che l'esponente di spicco Pina Pedà voterà a favore della lista "Sannio in Movimento" di Domenico Matera.
Questa confessione è la prova del nove del reale progetto politico calato sul Sannio: il ritorno di Alleanza Nazionale sotto mentite spoglie leghiste.
Non è di certo un segreto che la lista "Sannio in Movimento" faccia riferimento a Fratelli d'Italia, così come i pochi "fortunati" dell'attuale entourage leghista sannita siano orbitati, chi più chi meno, presso la galassia di Gianfranco Fini.
Altro ex An è anche il presidente del Consiglio comunale Luigi De Minico, nonché compagno della Pina Pedà, sempre presente, occultamente in disparte, ai recenti summit leghisti.
Avvaloriamo fortemente la tesi che l'ideologia leghista si differenzia fortemente dal Msi prima ed Alleanza Nazionale dopo; auguriamo che la Lega non diventi al Sud il contenitore di ex generali caduti in disgrazia.
Prendendo atto, ancora una volta, della situazione intollerabile in cui versa la Lega Benevento chiediamo, celermente, spiegazioni, risposte e le tempestive dimissioni del coordinatore provinciale Luca Ricciardi; missive ed epistole sono già state inviate presso le sedi competenti.
Sono anni che sono in pace con me stesso e la mia coscienza.
Trovo oltremodo oltraggioso che Pedà non ricordi i motivi e le cause di questo "litigio", così come lo chiama lei.
Non meno di una settimana fa ho avuto un colloquio con lei, un dialogo sereno e tranquillo in cui spiegai tutto il recente excursus storico; come mai non ricorda o fa finta di nonsapere?
Non occorre scomodare il passato remoto.
Nel 2016 è diventata consigliere comunale con "Noi Sanniti per Mastella"; dov'era Pedà prima del 4 marzo 2018?
Se aveva a cuore la causa del Carroccio perché, mi domando, non ha aiutato quel manipolo di giovani ed anziani che nel Sannio hanno propagandato Matteo Salvini rischiando le botte e prendendo insulti?
Probabilmente fino a quella data non andava di moda professarsi salviniani.
Invito ad un maggior rispetto per tutte quelle persone che, mattoncino su mattoncino, hanno costruito la Lega nel Sannio".
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