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Benevento, 22-02-2019 13:19 ____
L'eolico pontese continua a tenere banco e le inesattezze e le incertezze restano nonostante le repliche e le controrepliche
Dura e immediata e' stata la risposta del vice sindaco, Antonio Caporaso, al nostro servizio. Abbiamo chiesto spiegazioni ma non le abbiamo ricevute
di Giacomo De Angelis
  

Dura e immediata è stata la replica del vice sindaco, Antonio Caporaso, al nostro servizio "L'eolico è arrivato anche a Ponte, con inesattezze e incertezze sul ristoro dovuto al Comune" pubblicato lo scorso 2 febbraio; come si ricorderà, era stato chiamato in causa quale amministratore comunale e socio della società Eol che sta realizzando la centrale eolica nel territorio di Ponte.
Più che replica, è stata un'autentica reprimenda, una sequela d'improperi e allusioni indirizzati all'articolista, probabilmente anche per il suo trascorso di consigliere comunale.
Francamente ci ha stupito e ha richiamato alla mente, almeno di chi scrive, alcune diatribe di politica locale degli anni '90 e seguenti che hanno caratterizzato taluni confronti consiliari poi sintetizzati in articoli giornalistici; ad ogni modo, il tempo ha poi dimostrato che le opposizioni e critiche a talune delle non condivise iniziative amministrative si sono poi dimostrate fondate e non pretestuose e strumentali.
Tuttavia, ritornando alla replica del vice sindaco, riteniamo che per eliminare le incertezze, presunte o reali, che dal 2009 accompagnano l'iniziativa imprenditoriale dell'eolico pontese sarebbe stata più utile una pacata e dettagliata risposta.
Comunque, poiché nella sua intervista ha dichiarato che "chiunque avesse voluto chiarimenti e/o visionare gli atti sarebbe stato accontentato", abbiamo inoltrato al Comune una nota con cui, nell'anticipare talune nostre dovute precisazioni, abbiamo posto alcune pertinenti domande e abbiamo anche chiesto di visionare gli atti in possesso dell'Ufficio Tecnico comunale.
Purtroppo, sono intanto trascorse oramai tre settimane e nessuna risposta è pervenuta; per la visione degli atti, invece, e come preavvisato, siamo ancora in attesa di una chiamata.
Ciò non c'impedisce di anticipare nel frattempo talune spiegazioni, anche per rispondere alle accuse indirizzateci.
Innanzitutto, respingiamo l'accusa di "cattiva e poco professionale informazione".
L'articolo e le sue conclusioni, infatti, prendono a riferimento lo schema di convenzione approvato con deliberazione consiliare del 29 novembre 2011, che prevede canoni annuali e anche le famose (oramai, fumose) royalties (100mila euro e un'opera pubblica da realizzare con altri 100mila euro).
Ebbene, non ci siamo inventati nulla; abbiamo semplicemente analizzato tale provvedimento e, alla luce delle procedure e dei provvedimenti regionali emessi, abbiamo argomentato la presunta inadempienza della società eolica, cioè la mancata corresponsione delle roialty.
Il vice sindaco, invece, ci ha precisato che "non è dovuto alcun corrispettivo monetario in favore del Comune" poiché la convenzione non è applicabile giacché non sottoscritta e neppure registrata; rincarando, poi, l'accusa sulla nostra pseudo disinformazione e disattenzione, ha anche precisato che un decreto ministeriale, emesso il 10 settembre 2010, vieta di subordinare le autorizzazioni per la realizzazione d'impianti eolici a compensazioni (cioè, a canoni e roialty).
Effettivamente, ignoravamo tali "novità", ma abbiamo intanto appreso che a ignorarle sono anche gli amministratori comunali pro tempore che hanno gestito direttamente o indirettamente la vicenda.
Come mai?
A chiarire le ragioni di questa "disinformazione allargata" potrebbe essere il competente vice sindaco che potrebbe spiegare innanzitutto il motivo che ha determinato la mancata sottoscrizione della convenzione, e potrebbe pure precisare quale delle due parti (Comune ed Eol) non ha voluto sottoscriverla. Inoltre, se la convenzione doveva disciplinare i rapporti tra Comune e società, potrebbe spiegare come sono stati disciplinati finora e come lo saranno in futuro; e, soprattutto, potrebbe indicarci con quale atto tale ripensamento (cioè, la mancata sottoscrizione e registrazione della convenzione) è stato reso pubblico.
Tuttavia, la circostanza che più d’ogni altra suscita perplessità e che va spiegata è un'altra; quella che proporre al Comune lo schema di Convenzione approvato nel novembre del 2011 (e poi non sottoscritta!) e ad inserirvi i corrispettivi monetari (canoni e roialty) in favore del Comune già vietati dal settembre 2010 è stata proprio l’E.ol. srl; e tal "gentil concessione o bluff" fu persino enfatizzata perché rispetto alla precedente convenzione stipulata nel 2009 era previsto un ulteriore benefit: la realizzazione a carico della società di un’opera pubblica del valore di centomila euro!
Intanto, sembra che in occasione delle tre Conferenze di Servizi (tenutesi nel 2011 e non nel 2012, come dichiarato da Caporaso) gli amministratori pro tempore, forse appagati dai canoni e dalle roialty proposti dall'Eol, non abbiano neppure chiesto le previste misure compensative di carattere ambientale e territoriale.
Questo ulteriore dubbio potrà essere chiarito dagli atti e anche dagli amministratori comunali pro tempore, nonché dal vice sindaco!

comunicato n.120047



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