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Benevento, 18-02-2019 20:09 ____
L'Assemblea dei sindaci vota un documento di contrasto all'azione del Governo che e' pronto ad accogliere l'autonomia finanziaria differenziata
Se il provvedimento passera' avremo due Paesi ma, come ha scritto Galli della Loggia, non sara' la stessa cosa vivere a Treviso o a Benevento. Lottero' anche a costo di abbracciarmi col primo cittadino di Napoli, ha detto Mastella
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Il secondo argomento che questo pomeriggio ha interessato l'Assemblea dei sindaci, è stato quello alla paventata autonomia finanziaria differenziata tra le regioni d'Italia.
Ad aprire i lavori, è stato anche in questo caso il sindaco Clemente Mastella, presidente dell'Assemblea dei sindaci del territorio.
A questo secondo argomento in discussione: "Autonomia Differenziata, effetti sugli Enti Locali e sul Sud", hanno preso parte 25 sindaci o loro delegati, dieci in più rispetto al precedente argomento sulle reti del gas di cui parliamo in altra parte del giornale.
Non si tratta di una tara ideologica, ha detto Mastella, ma di una differenza territoriale.
I rappresentanti del Movimento 5 Stelle erano di diverso avviso ma poi considerando il tesoretto di voti che hanno al Sud, anche in questo caso stanno cercando di bloccare ogni cosa e di cambiare opinione.
C'è una ribellione generale rispetto alla ipotesi di una Italia a due velocità, una ribellione che parte dal Lazio e scende fino a giù.
Avremo due Paesi ma, come ha scritto Galli della Loggia, non sarà la stessa cosa vivere a Treviso o a Benevento.
La sussidiarietà e la solidarietà, ha ancora detto Mastella, non va discussa.
Ho chiesto di discuterne anche nell'ambito dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e venerdì prossimo ne discuteremo in Parlameno dove noi sindaci andremo con la fascia tricolore.
Vi dico, ha detto rivolto all'Assemblea, una cosa che è fuori dal mondo: Su questa battaglia sarei disposto anche ad abbracciarmi con il sindaco di Napoli, Dio ce ne scansi, che su questo argomento la pensa come me.
Una forma certa di stop e di decrescita per il resto dell'Italia. Che dobbiamo fare per farlo capire, una rivolta armata?
La rivoluzione è sempre democratica.
La battaglia per evitare tutto ciò è solo di noi sindaci peninsulari anche perché la Sicilia, ad esempio, è già a Statuto speciale: Non è un piagnisteo napoletano ma solo una richiesta di lealtà.
Quindi Mastella ha letto il documento che si intende proporre dopo l'approvazione dell'Assemblea dei sindaci.
Mario Pepe, sindaco di San Giorgio del Sannio, ha detto che quello predisposto è un documento soft ma che indica una metodologia.
E' ovvio che dobbiamo mobilitarci.
Questa è un'operazione seria che, peraltro, ha un referendum popolare alla base della richiesta e quindi occorre una nostra mobilitazione costante.
Mario Pepe altresì ha chiesto che su questo argomento venga organizzato un Convegno di alto profilo.
Carmine Valentino, sindaco di Sant'Agata dei Goti, ha espresso condivisione sulla impostazione della relazione ed ha chiesto di ampliare il Tavolo dando così più peso alle richieste del territorio. Valentino ha chiesto, infine, un coinvolgimento dell'Anci regionale.
A questo punto il documento è stato votato all'unanimità.
Eccone il testo completo.
"L'assemblea straordinaria dei sindaci della provincia di Benevento, esprime la sua netta contrarietà nei confronti della procedura opaca che, nell'intesa tra governo ed alcune regioni, mira a rafforzare il centralismo regionale a discapito delle autonomie comunali; valuta come negativo l'aspetto controverso della iniziativa che suscita forti perplessità e resistenze, non già per la ricerca di ampliamento degli spazi di autonomia regionale, quanto per l’esito intravisto di un tendenziale disequilibrio tra regioni a maggiore o minore potenzialità fiscali, con il rischio concreto d'innescare un processo di progressivo sfaldamento del principio di solidarietà e unità nazionale; ritiene opportuno coinvolgere nell’itinerario normativo di autonomia rafforzata, le camere che restano il luogo della democrazia costituzionale; chiede alla Regione Campania ed al presidente di essere coinvolti, come enti locali, secondo quanto previsto dall'articolo 116 nell'avvio dei negoziati con il governo nazionale; dice un no, senza condizioni, alla fine del servizio sanitario nazionale del sistema unitario di istruzione che accentuerebbe la differenza dei livelli qualitativi nelle prestazioni scolastiche ed in quelle dell'assistenza sanitaria; dà mandato al presidente dell’assemblea di partecipare o di proporre, all'Anci regionale e nazionale, agli amministratori meridionali ogni utile iniziativa che serva a salvaguardare la dignità e le ragioni del sud".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

comunicato n.119949



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