| Benevento, 16-02-2019 21:49 |
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I 10mila ettari di vigneto del Sannio ottengono l'ambito riconoscimento di "Citta' Europea del Vino 2019" ereditato dai portoghesi
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Nostro servizio |
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All'Auditorium di San Vittorino c'è stata oggi una lunga cerimonia per il passaggio delle consegne tra le cittadine del Portogallo, Torres Vedra e Alenquer ed i Comuni di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant'Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso, del titolo di "Città Europea del Vino 2019" (il prossimo anno toccherà ad una cittadina spagnola) concesso dall'Associazione delle 800 Città del Vino "European Recevin".
La manifestazione, presentata da Federica De Vizio, ha avuto come prologo una constatazione: I nostri cinque Comuni sono stati scelti perché nel Sannio vi sono 10mila ettari di vigneto che danno il 50% di tutta la produzione vinicola della regione Campania, una cantina secolare chiamata Sannio.
Dopo la proiezione di un filmato che ha descritto le bellezze del territorio, ha preso la parola Clemente Mastella, sindaco del capoluogo, che ha sottolineato come questo riconoscimento europeo avvenga in un momento in cui c'è come un infarto che rimarca non l'unità ma la separatezza dell'Europa. Risale addirittura a Platone il Comico, un drammaturgo, la prima volta in cui si è parlato dei vini del Sannio.
Del risultato di oggi, ha proseguito Mastella, va dato atto anche e soprattutto alle tante persone umili che guardano al futuro con generosità.
Questa è l'Europa che a noi piace
Poi ha chiuso il suo intervento con una battuta presa a prestito da una vecchia pubblicità, il carosello Biancosarti con Amedeo Nazzari, che aveva come slogan: “Chi non beve con me peste lo colga!” e Mastella di rimando: "Chi non beve beneventano e falanghina, peste lo colga".
Il prefetto Francesco Antonio Cappetta, ha sottolineato il risultato raggiunto grazie alla sinergia tra le istituzioni a livello locale ma anche nazionale. Questo riconoscimento ci fa pensare a Matera, capitale della Cultura, restando così a livelli sempre molto alti.
Antonio Di Maria, presidente della Provincia, ha sottolineato come questi cinque Comuni sanniti non debbano ora essere lasciati soli perché questo riconoscimento deve essere solo l'inizio di un percorso importante.
Di Maria ha quindi detto che nel corso del prossimo autunno bisognerà organizzare una Convention europea che coinvolga tutte le città del Vino a Benevento.
Il presidente dell'Associazione Città del Vino, Floriano Zambon, ha detto di aver subito sostenuto questa candidatura perché è stato magnifico il dossier presentato dai cinque sindaci sanniti.
Quello che hanno messo insieme è stato veramente rilevante ed è stato molto visibile il loro affiatamento.
Sono sicuro che ci siano tutti gli ingredienti per un ottimo risultato che si svilupperà nel corso dell'anno.
Da bevanda ad alimento, a poesia della tavola, questo è oggi il vino ha detto Zambon ed ha invitato tutti a venire sul posto a vedere dove si è ispirato il poeta.
Il presidente di Recevin, il portoghese José Calixto, ha detto che quello che viene promozionata non è solo la cantina ma anche il territorio e la sua identità.
Recevin ha dichiaratio Calixto, pone a disposizione tutto il proprio bagaglio di mezzi divulgativi per promozionare il Sannio.
A questo punto è stato proiettato il video delle città portoghesi che hanno passato il testimone al Sannio, Torres Vedras e Alenquer.
Sul palco sono quindi saliti i protagonisti sanniti e quindi Floriano Panza, sindaco di Guardia Sanframondi; Carmine Valentino, sindaco di Sant'Agata dei Goti; Erasmo Cutillo, sindaco di Torrecuso; Domenico Galdiero, vice sindaco di Solopaca e Mario Scetta, sindaco di Castelvenere.
Tutti hanno parlato di questo evento importante sottolineando altresì il lavoro insostituibile che quotidianamente svolgono i coltivatori ed i produttori.
Una perplessità è stata pure consegnata alla platea e cioè il buio che arriverà dopo i riflettori di questi momenti.
Noi cinque abbiamo fatto tanto ma non possiamo fare nulla di più.
A questo punto sono stati consegnati dei riconoscimenti a Roberto Costanzo ed a Pietro Iadanza, che sono stati certamente protagonisti negli anni passati di questa storia molto lunga e che oggi raggiunge un primo importante risultato.
In particolare Roberto Costanzo ha voluto accomunare in questo traguardo raggiunto anche i nomi di Leonardo Mustilli e Mimì Grasso.
A questo punto ha preso la parola il presidente della Regione, Vincenzo De Luca.
Sarà stato un caso o forse no, ma come il presidente si è alzato dalla poltrona per raggiungere il palco, nello stesso momento si è alzata dalla sua poltrona anche Sabrina Ricciardi, senatore del Movimento Cinque Stelle ed ha lasciato la sala. In molti hanno ricordato il violento battibecco che ebbe proprio con De Luca ad una precedente manifestazione nello stesso luogo.
De Luca ha parlato del passaggio di testimone ad una bella realtà del nostro Paese, il Sannio.
Da tutti voi un messaggio forte per valorizzare ciò che unisce.
La Campania in questi ultimi dieci anni è stata la regione che più di altre ha conquistato più fette di mercato riguardo il vino.
Questo è un territorio benedetto da Dio, ha detto rivolgendosi al Sannio e le aree interne possono realizzare occasioni di sviluppo perché ormai quelle metropolitane scoppiano.
De Luca ha anche annunciato che la Regione porrà in essere una formazione professionale a misura delle aziende agricole.
La realtà di un territorio non si cambia con un twitt ma con la fatica.
Sin qui la lunga serata che è poi proseguita per non tutti, con una cena offerta agli ospiti del Sannio.
I passi salienti della ceriomonia sono stati sottolineati dall'esibizione dell'Orchestra della Canzone Classica Napoletana diretta da Luigi Ottaiano mentre gli inni nazionali sono stati eseguiti dal Coro del Conservatorio.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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