Benevento, 12-01-2019 13:52 |
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Nubi nerissime ben presto occuperanno tutti i cieli dell'ex Bel Paese. Per la nostra derelitta citta', significa che al peggio non vi e' mai fine
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Redazione |
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Nuovo intervento di riflessioni da parte di Piero Mancini (foto).
"Caro direttore - scrive - non ricordo chi affermava: "C'è chi capisce prima, chi capisce dopo e chi non capisce mai".
Questa profonda e amara constatazione, appresa nei primi anni delle superiori, in una lezione di storia, mi ha sempre affascinato.
Capire è importante. Capire prima è meglio, oltre che necessario, ma costa tanto. In termini di applicazione e studio.
In una materia fondamentale per le nostre esistenze come l'economia, ad esempio: lettura di libri non semplici, ricerca di articoli divulgativi e lettura di complesse analisi economiche per capire le tendenze.
Per questo, la grande crisi sistemica scoppiata nel 2008, provocata dai mutui sub-prime e dai derivati, che ancora influisce sulle banche italiane, non mi colse di sorpresa.
Decine di liberi economisti che insegnavano e ancora insegnano, nelle migliori università del pianeta, ne scrivevano, inascoltati, in articoli e libri anni prima dello scoppio delle bolle speculative.
Nonostante questo tragico tracollo economico, che ha impoverito miliardi di persone e permesso di accumulare ricchezze enormi a poche, alcun rimedio è stato preso per non ricadere negli stessi errori.
Anzi, si è accentuato il neoliberismo barbaro e dispotico e la finanza creativa e truffaldina.
Da molti anni, ancor prima della grande crisi del 2008, il potere d’acquisto dei pensionati, dei dipendenti pubblici e privati diminuisce costantemente, non solo in Italia.
Mantenerlo in modo stabile per qualche anno, quindi, sarebbe un grande successo.
Sarebbe l'inizio di un concreto e percepibile cambiamento.
La tendenza è questa? O bisogna ancora affidarsi alla solita inutile speranza? La nostra grave condizione economica può ancora peggiorare?
Per capire oggi ciò che ci riserva il futuro, non tanto lontano, in modo serio e non ideologico, segnalo l'articolo: "We must prepare now for the likelihood of a recession. Excess austerity is a bigger risk than fiscal profligacy", scritto da Lawrence Summers, professore di Economia a Harvard ed ex ministro del Tesoro degli Stati Uniti, pubblicato dal Financial Times all'inizio di questo mese.
Ripreso e tradotto dal portale "Contropiano", che lo ha pubblicato il 9 gennaio, con il titolo: "Dobbiamo prepararci ora alla possibilità di una recessione".
Lo stesso portale, dopo due giorni, per approfondire la tematica, ha pubblicato l'articolo dal titolo: "L'economia della Germania sarà il problema dell'Europa".
Anche in questo caso la firma è di grande spessore: Ashoka Mody, professore di Economia all'Università di Princeton, ex vice-direttore del Fondo Monetario Internazionale.
Scrive il professore: "La Germania sta scivolando in recessione perché la crescita del commercio mondiale sta rallentando.
Nel 2015-2016 nonostante il Quantitative Easing della Bce, la crescita della Germania è stata scarsa".
Nubi nerissime ben presto occuperanno tutti i cieli dell'ex Bel Paese.
Per la nostra derelitta e dolente città, ciò significa che al peggio non vi è mai fine, anche se il sindaco, un vero fardello, pubblicamente senza "scuorno" alcuno, si vanta di grandi successi.
Paragonandosi, ancora una volta, a immortali veri grandi geni.
A livello di governo centrale, poi, se possibile, la situazione è ancora più grave.
I due leader da operetta, a cui con grande leggerezza, sono stati affidati enormi poteri, con tutta razionale evidenza, non avendo le grandi capacità e la preparazione, richieste e necessarie, per dominare e domare le future emergenze, non sono la soluzione ma tragica parte dei problemi.
Dove ci condurranno il grigio e ridanciano diplomato e il diplomato megalomane, assetato e affamato di potere illiberale?
Infine, ancora una citazione: "Il popolo che non ha memoria non ha dignità. Diventerà servo e povero, moralmente e materialmente".
Tanti non lo capiscono e mai lo capiranno".
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