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Benevento, 09-01-2019 21:30 ____
Anche il Toro Apis, l'antica scultura di epoca egizia che e' situata da tempo indefinito all'inizio di viale San Lorenzo, e' stata illuminata
Ultimo intervento dell'amministratore delegato di Gesesa che lascia l'azienda per andare a dirigere un'altra struttura di Acea a Grosseto. Mastella e Ferrari hanno parlato pure della realizzazione del nuovo depuratore cittadino
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Anche il Toro Apis, l'antica scultura di epoca egizia che è situata da tempo indefinito all'inizio di viale San Lorenzo, una scultura che con il suo nome di tradizione 'a vufera, ha segnato per decenni il toponimo di un intero quartiere cittadino, ha da stasera una illuminazione più decente.
Niente di eccezionale, ma almeno la penombra è scomparsa e il monumento ora vive di luce adeguata.
Anche questo monumento, ha detto il sindaco Clemente Mastella, è di una bellezza unica ma era stata finora coperta ed ora è esteticamente più presentabile.
Benevento ha bisogno di questa visibilità e questo monumento, in particolare, era affidato oramai alla insensibilità comune ed era tralasciato.
Mimmo Paladino, l'artista di Paduli di fama mondiale, mi ha raccontato, ha proseguito il sindaco, che quando una volta portò qui il vice direttore del British Museum rimase sconcertato per come venisse trascurato un reperto così importante.
All'epoca, addirittura, c'era un palo della pubblica illuminazione giusto dinanzi al reperto egizio, peraltro ben conservato ed è giunto il momento di valorizzarlo così come facciamo stasera, ha concluso Mastella.
L'occasione della illuminazione del monumento, svoltasi dinanzi anche al prefetto Francesco Antonio Cappetta, al questore Giuseppe Bellassai ed al comandante provinciale dei Carabinieri, Alessandro Puel, è stata anche colta da Mastella per riprendere il discorso sull'avvio della procedura per la realizzazione del sistema di depurazione in città, così come descritto in un altro articolo in pagina di questo giornale.
A prendere la parola è stato poi l'amministratore delegato di Gesesa, Piero Ferrari, che lascia con quest'opera la sua azione a Benevento a capo dell'Azienda partecipata dal Comune. Domani il Consiglio di Amministrazione prenderà atto del suo trasferimento a Grosseto, a capo di un'altra struttura, sempre controllata da Acea, molto più grande di quella beneventana.
La permanenza a Benevento gli ha portato bene, ha detto Mastella.
Ferrari ha lodato, quindi, la bellezza di questo monumento dell'antichità egizia ed ha confermato che oltre alla sua illuminazione inaugurata stasera, resta l'impegno di Gesesa a provvedere anche a quella della chiesa di Sant'Ilario fuori le Mura.
Ferrari ha anche ringraziato la città capoluogo per l'accoglienza riservatagli in questi quattro anni di permanenza.
Anche l'amministratore delegato ha ovviamente accennato al proficuo incontro svoltosi stamane a Roma per parlare della vicenda del depuratore ed ha riportato al prefetto Cappetta tutti i particolari di un accordo che nel giro di un paio d'anni dovrebbe portare alla copertura di circa il 50% degli utenti che scaricano in fogna ad essere serviti dal depuratore, un'opetra che sarà realizzata direttamente dalla struttura del commissario di governo.
Soddisfatto per l'azione svolta da Gesesa si è dichiarato anche il presidente Luigi Abbate.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

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