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Benevento, 17-12-2018 10:33 ____
Benevento si pone al 91esimo posto e guadagna 4 posizioni nella speciale classifica de "Il Sole 24 Ore" sulla qualita' della vita
Tutti i capoluoghi della Campania fanno un passo in avanti ed il Sannio e' quello che lo fa piu' piccolo di tutti. Avellino guadagna addirittura 12 posizioni nella graduatoria stilata dal giornale economico
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Benevento si pone al 91esimo posto e guadagna 4 posizioni e ora bisognerà vedere chi tenterà di aggiudicarsi questo "merito".
E', però, finalmente una buona notizia.
Ovviamente, quando parliamo di Benevento si intende l'intero Sannio, cioè la provincia di Benevento nella sua interezza che interrompe così la discesa nella speciale classifica de "Il Sole 24 Ore", il quotidiano economico che cura, ogni fine anno, questa speciale graduatoria sulla qualità della vita e di cui i Comuni spesso tengono conto nel loro agire, anche se forse più nella dialettica politica che nella pratica quotidiana.
Salerno è al 95esimo posto recuperando rispetto allo scorso anno ben 10 posizioni. La precede Napoli al 94esimo posto con più tredici posti. Avellino è al 90esimo posto, recuperando addirittura 12 posizioni, la migliore performance in ambito regionale.
Caserta è al 101esimo posto con addirittura un più 9 posti recuperati dall'anno scorso.
Dunque è l'intera Campania che avanza e Benevento pur recuperando delle posizioni, che è certamente azione importante, riesce ad essere ultima nella positività con sole quattro postazioni recuperate mentre le altre quattro province hanno un bottino più consistente.
Resta comunque il Sannio al secondo posto in Campania, dopo l'Irpinia.
E' Milano che invece vince la 29esima edizione della Qualità della vita.
Un risultato inedito nell’indagine annuale de "Il Sole 24 Ore".
La provincia si piazza ben sette volte su 42 nei primi tre posti per le performance conseguite negli indicatori del benessere e conquista così lo scettro di provincia più vivibile d’Italia, dopo averlo sfiorato per quattro volte, fermandosi al secondo posto nel 2003 e 2004 e poi nel 2015 e nel 2016.
Come ogni anno l’indagine del Sole 24 Ore scatta una fotografia delle città italiane, scegliendo di inquadrare la questione della vivibilità urbana tramite 42 parametri per ciascuna provincia (107 in tutto), suddivisi in sei macro aree tematiche: Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Cultura e tempo libero, riferiti all'ultimo anno appena trascorso.
Milano svetta negli indicatori reddituali, di lavoro e per i servizi.
Al primo posto per depositi in banca pro capite, celebra un buon tasso di occupazione e vince l’iCityrate 2018 come migliore smart city. Anche la cultura sale sul podio, con la spesa media dei milanesi al botteghino.
Tra i punti deboli la sicurezza (scippi, borseggi e rapine) e l'indice di litigiosità nei Tribunali.
Al secondo ed al terzo posto si piazzano Bolzano, in risalita dalla quarta posizione del 2017 e Aosta, in discesa di una posizione dallo scorso anno.
In coda alla graduatoria, invece, si ritrova Vibo Valentia. 
E' la quarta volta che compare sul fondo, circondato da numerose città del Sud.
La città è penalizzata dalle performance legate alla giustizia, ai servizi e alle variabili reddituali.
Ultima per durata media dei processi e pendenze ultra-triennali nei tribunali, registra anche una delle più basse spese medie degli enti locali per minori, disabili e anziani. In controtendenza i risultati della città sul fronte del turismo, con una permanenza media nelle strutture ricettive tra le più lunghe e un mercato molto accessibile per l’affitto di case.
Resta stabile la qualità della vita nella Capitale. Roma si piazza al 21° posto, in linea con l'anno precedente (24° posto) in cui il numero di province saliva da 107 a 110.
La ricchezza viene confermata dal dato medio dei prezzi delle case, in media il più elevato d'Italia, e dalla maggiore propensione agli investimenti fotografata dall’elevata percentuale di impieghi sui depositi. Pesano purtroppo sulla città il numero dei protesti pro capite, l'indice di litigiosità nei tribunali e le denunce per reati legati agli stupefacenti.
Tra le altre grandi città, più a sud spicca la risalita di Napoli che conquista 13 posizioni: nonostante continuino a peggiorare le performance legate a Giustizia e sicurezza e Affari e lavoro, la città festeggia il miglioramento sul fronte della ricchezza e dei consumi, grazie ai prezzi di vendita delle case.
Migliorano anche Venezia, Torino, Catania, Bari e Bologna, in controtendenza solo Genova e Firenze che perdono rispettivamente otto e dieci posizioni.
Queste, infine, le province vincitrici delle classifiche parziali delle 6 macroaree dell’indagine.

Ricchezza e consumi: Milano
Affari e lavoro: Bolzano
Ambiente e servizi: Trieste
Demografia e società: Bolzano
Giustizia e sicurezza: Belluno
Cultura e tempo libero: Rimini.

comunicato n.118479



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