| Benevento, 16-12-2018 21:56 |
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L'ultimo appuntamento di Carla Fracci con la citta' di Benevento si e' svolto al Teatro De Simone per iniziativa dell'Accademia di Santa Sofia
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Nostro servizio |
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L'ultimo appuntamento della due giorni beneventana per la grande Carla Fracci, qui da noi con il marito Beppe Menegatti, si è celebrato al Teatro De Simone per iniziativa dell'Accademia di Santa Sofia che ha organizzato, per i due artisti, l'uno della Danza e l'altro del Teatro, una intervista condotta da Elisabetta Testa sul tema: "La mia vita passo dopo passo".
Ad avviare la serata, è stata Maria Buonaguro, presidente degli "Amici dell'Accademia", la quale ha sottolineato come anche stasera venisse celebrato un altro pezzetto di cultura.
Si parla di Danza e, dunque, necessariamente si parla di Carla Fracci che è qui per darci uno spaccato del suo vissuto. Per Benevento questo è un momento importante, ha concluso Buonaguro, anche perché esso cade nel momento in cui proviamo ad istituire un Liceo Coreutico.
Marcella Parziale, direttore artistico della Rassegna "Santa Sofia in Santa Sofia", giunta alla terza edizione, ha detto che è questa di stasera una serata emozionante ed una occasione da cogliere.
Abbiamo con noi una leggenda che ci ha indotti ad interpretare diversamente la danza.
Alessandra Itro, consigliere di amministrazione di Gesesa, non ha nascosto la sua personale emozione nell'intervenire in quanto lei stessa ha praticato per 17 anni la danza diplomandosi proprio alla scuola diretta da Carmen Castiello.
La danza certamente forma i ragazzi da un punto di vista fisico ma anche umano.
E' una disciplina severa, ha concluso Itro, ma non molto valorizzata e questo costringe i nostri giovani migliori ad andare all'estero per perfezionarsi e per lavorare.
Elisabetta Testa, nel presentare i suoi ospiti sul palco ha detto che Carla Fracci ha certamente attraversato il mondo della danza in lungo ed in largo ed è stata definita la degna erede di Maria Taglione.
Accanto a lei un regista, Beppe Menegatti, una persona colta e simpatica (a questo punto il pubblico si è levato in piedi ad applaudire i due personaggi del teatro e della danza).
Carla Fracci ha esordito dicendo che è pesante la responsabilità che si avverte nel dover passare, trasmettere ai giovani, stili comportamentali quali il rispetto e l'ordine che è quello che ci vuole nella danza.
Ovviamente, Testa ha sottolineato che, dopo il trionfo del giorno prima, il giorno dopo si parte dalla sbarra (un oggetto usato per la preparazione del danzatore ndr).
Ed è proprio così, ha risposto Fracci, perché alla fine si torna sempre in prima posizione (si tratta un gesto di danza ndr).
L'etoile della danza ha anche detto di essere felice del suo ritorno a Benevento dove è stata già altre volte ed al Teatro Romano dove tra l'altro venne rappresentata "Nozze di sangue" di Garcia Lorca e poi "Francesca da Rimini" e "Giulietta e Romeo".
La giornalista ha sottolineato come Fracci sia passata dai più grandi teatri ai più piccoli, sempre nella segno della qualità.
Ed allora l'artista ha ricordato di quando ha lavorato con Eduardo De Filippo interpretando Filumena Marturano, un attore ed un commediografo, ha detto, che lei continua a portare nel cuore.
Ha ricordato quindi l'uso che Eduardo le concesse, in via del tutto straordinaria ed irripetibile, della poltrona che fu di Titina De Filippo, sua sorella.
Ricordo, ha detto Carla Fracci, che subito la rappresentazione piangemmo entrambi come vitelli e ci abbracciammo.
Quindi la etoile ha lodato la scuola di Carmen Castiello per l'educazione che può dare a questi giovani che poi nella vita faranno quel che faranno, ma che non dimenticheranno mai gli insegnamenti ricevuti dalla danza.
Carla Fracci, è stato ricordato, ha diretto anche per una decina di anni il Teatro dell'Opera di Roma ed a tale riguardo, come ultimo momento dell'incontro, è stato mandato in onda un filmato del 1980 in cui Carla Fracci interpreta "Giselle" con Rudolf Nureyev, un altro grandissimo artista della danza mai dimenticato.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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