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Benevento, 18-10-2018 19:25 ____
"Il Pentagramma della Memoria. Suoni di... Versi" dedicata al ricordo degli artisti, soprattutto musicisti, uccisi nei lager
Era l'alba del 17 ottobre del 1944 quando dal campo modello di Terezin furono prelevati tutti gli artisti destinati allo sterminio nel campo di Auschwitz-Birkenau, dove furono ridotti in cenere e al silenzio doloroso
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Tanti i ragazzi che hanno affollato la Sala del Museo del Sannio per il concerto-recitato dal titolo "Il Pentagramma della Memoria. Suoni di... Versi".
Un'iniziativa che ha visto la collaborazione fattiva del Liceo Musicale "Guacci", diretto dal Giustina Mazza e del Liceo Scientifico "Rummo", diretto da Teresa Marchese.
Una forte emozione si è avvertita quando le parole si sono intrecciate con la musica, tanto che molti dei presenti erano visibilmente commossi.
La manifestazione è stata dedicata al ricordo degli artisti, soprattutto musicisti, uccisi nei lager.
Era l'alba del 17 ottobre del 1944 quando dal campo modello di Terezin furono prelevati tutti gli artisti destinati allo sterminio nel campo di Auschwitz-Birkenau, dove furono ridotti in cenere e al silenzio doloroso.
Ma la Giornata vissuta al Museo del Sannio, che ha avuto il patrocinio morale della Comunità Ebraica di Napoli e dell'Associazione Figli della Shoah, è stata un atto d'amore, una rinascita.
E' stata la testimonianza della vittoria della luce sulle tenebre, della speranza sugli orrori e l'indifferenza, della Vita sulla morte.
Sia Enza Nunziato, giornalista, che Francesco Vespasiano, docente dell'Università del Sannio, hanno posto l'accento sul fatto che la produzione musicale, così importante nei campi di concentramento, sia stata una delle poche immaginarie via di fuga dal dramma e dall’annientamento.
Una musica che, a dispetto dell'orrore, è sopravvissuta e vivrà in eterno perché la vera vittoria della Cultura è quella della bellezza creatrice che non conosce barriere e arriva diritta ai cuori.
La Cultura intesa nel senso più alto del termine, è anche tradizioni, spiritualità, e saperi di un popolo, è conoscenza e bellezza e un complesso armonico di elementi imprescindibili di una identità sempre aperta, inclusiva e dialogante.
A Benevento è stato piantato il seme della fratellanza, un evento dove gli spartiti musicali ancorati alle poesie dell’anima, hanno scritto il tempo dell’amore e della diversità che è lievito di Democrazia e della Libertà.
Una lettera è stata inviata agli studenti e ai docenti da Danila De Lucia, senatore della Repubblica e componente della Commissione Istruzione e Beni culturali, che ha voluto con le sue parole essere con il cuore, presente all’evento.
Queste le musiche a cura dei docenti e degli alunni del Liceo Musicale "Guacci".
Ilse Weber: Und der regen rinnt. Ilse Weber: Und der regen rinnt (variazioni per flauto e piano);
Ilse Weber: Ukolébavka; Ilse Weber: Wiegala; Jhon Williams: Schindelr'List.
Gli alunni musicisti: Massimiliano Zarro (flauto); Francesca Pacillo (flauto); Febe Bellaroba (sax alto); Antonietta Borzillo (pianoforte) e Simone Rapuano (percussioni).
Docenti: Luigi Abate, violino; Sergio Casale, flauto; Debora Capitanio, pianoforte; Giancarlo Sabbatini, percussioni.
Letture a cura degli studenti del Liceo Scientifico Rummo, coordinati da Gaetano Panella.
Ilse Weber: Theresienstadt; Rikle Glezer: Era un giorno d’estate: Olga Argenio, Franesca Calicchio, Barbara Zullo e Manuel Lo Maglio.
Letture a cura di Alessandra Renis: Primo Levi: Se questo è un uomo; Eno Mucchiutti: Il cantante del lager.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.116860



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