| Benevento, 13-10-2018 21:01 |
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Claudio Ricci lascia la presidenza della Provincia: Mi manchera' non la gestione del potere ma il rapporto quotidiano con i miei dipendenti
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Nostro servizio |
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Fra poco meno di una ventina di giorni, Claudio Ricci (foto) smetterà i panni di presidente della Provincia che ha vestito negli ultimi quattro anni.
Non può più ricandidarsi a questa carica non essendo un sindaco, così come invece prescrive la legge cosiddetta Delrio.
Ricci, dunque, va via per legge, diciamo così.
Tuttavia, non ci pare che questo passaggio sia stato adeguatamente sottolineato dal suo partito che invece, si è affrettato solo ad individuare il suo probabile successore.
Così è.
Il racconto di quello che Ricci ha fatto negli ultimi quattro anni anche a nome del Partito Democratico, al momento non c'è.
Allora, al presidente noi di "Gazzetta" abbiamo chiesto cosa verrà a mancargli maggiormente il giorno dopo...
Alla conservazione del potere, ci ha risposto il presidente Ricci, proprio non tengo perché che io faccia o meno il presidente della Provincia mi interessa poco.
Quello che, invece, mi mancherà è il rapporto quotidiano con la struttura, con i dipendenti, perché questo è stato caratteristico del mio modo di lavorare con loro e lo possono testimoniare loro stessi tutto ciò che affermo.
Non ho mai fatto il presidente dell'alto, ma ho gestito questa carica insieme con i dipendenti.
Il nostro lavoro è stato sempre rappresentato dal fatto che ogni giorno, in presenza di situazioni, le più disparate da risolvere, ciascuno di noi rappresentava la propria opinione in tono anche dialettico, perché no.
Quello che ho fatto ed ogni decisione che ho assunta, è stata sempre frutto di un lavoro comune.
Questa è l'unica cosa bella che mi mancherà, il rapporto con i miei dipendenti.
Il potere quello no, non mi mancherà, anche perché non è giusto affezionarsi ad esso.
Nella mia vita mi è capitato di avere anche altre responsabilità.
L'ho fatto e ne sono uscito, non ne ho fatto mai drammi, né ho cambiato partito, quando mi hanno tolto la sedia...
Sono rimasto sempre quello che sono, nel bene e nel male e così sarà anche questa volta.
Vuol dire che impegnerò di più nel partito.
Il Partito Democratico ha bisogno di apporti e dal 2 novembre svestirò l'aplomb istituzionale e vestirò quello di dirigente, di dirigente?
Qui c'è poco da dirigere, diciamo allora di militante del mio partito.
Questo potrà far piacere o meno a qualcuno, ma questo è il mio intendimento.
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