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Benevento, 18-08-2018 12:49 ____
Al ponticello dell'Epitaffio arriva il Genio Guastatori dell'Esercito per creare una rapida alternativa. La struttura va abbattuta, non c'e' dubbio
Entro il 26 luglio del prossimo anno sara' inaugurata una nuova struttura gia' prevista dal Comune. Nelle more si deve creare l'alternativa per abbattere i disagi della popolazione. Nel giro di un mese soluzione pronta. Di che tipo, dipende dai fondi
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Il capitano Vincenzo Bevilacqua, del 21esimo Reggimento Genio Guastatori di stanza a Caserta dell'Esercito Italiano, ha raccolto tutti i dati che gli occorrevano, dati che ora saranno elaborati ed analizzati per modo che si possa offrire al Comune di Benevento una soluzione riguardo l'alternativa da creare al ponticello in località Epitaffio che, dalla Statale Appia, si insinua nella contrada avendo come primo importante obiettivo dinanzi a sé la chiesa parrocchiale di Sant'Antonio e di Sant'Anna di cui è parroco monsignor Antonio Raviele.
Ad accompagnare l'ufficiale dell'Esercito nel suo giro ispettivo, il dirigente del Settore Opere Pubbliche del Comune di Benevento, Maurizio Perlingieri, l'assessore all'Urbanistica, Antonio Reale, e l'assessore alle Opere Pubbliche del Comune di San Leucio del Sannio, Carmine Cavuoto.
Su questo ponte, è sempre la nostra opinione che venga valutata come quella di inesperti e di non titolati sull'argomento a parlare, ma di osservatori abilitati a ragionare, sì, non c'è alcun dubbio: Doveva e deve essere abbattuto e ricostruito e bene si è fatto ad inibire il passaggio veicolare e pedonale.
E' troppo pericoloso e la sua staticità è precaria (le foto sono di una eloquenza straordinaria). Potrebbe reggere altri cento anni o crollare in un attimo.
L'elemento che scatenerebbe questa malaugurata evenienza, quella del crollo, potrebbe essere un nulla, tanto sono precarie le sue condizioni.
Ma questo si vede ad occhio, non ci vuole proprio l'esperto per affermarlo.
Bisognerebbe, invece, capire perché si sta agendo solo oggi; perché sono stati sempre respinti i reclami e le denunce fatte dagli abitanti della zona che ci hanno riferito di petizioni fatte con ogni Amministrazione comunale, di qualsiasi colore politico.
Sono anni, decenni, che quel ponte è in quelle condizioni e nessuno se ne è mai interessato.
Ora però c'è la tragedia di Genova...
L'assessore Reale ci ha spiegato che all'Esercito viene chiesto di elaborare una soluzione tecnica, certamente con manufatti già predisposti, per superare l'ostacolo derivante dalla chiusura dello stesso.
Infatti, a poche decine di metri (nelle ultime due foto gli spazi ipotizzati, degli stessi proprietari del terreno, per la nuova costruzione) sarà realizzato il nuovo ponte già previsto dal Comune e già finanziato e la cui procedura sarà avviata con l'inizio del mese di settembre.
Reale ha confermato quanto già disse in un incontro con la gente del posto qualche settimana fa e cioè che con la festa di Sant'Anna del prossimo anno, il 26 luglio, il nuovo ponte sarà inaugurato certamente.
Ora, occorre riempire il vuoto che va da ieri, con la chiusura del ponticello che è lungo appena 15 metri, al 26 luglio del prossimo anno visto che la gente del posto non può rimanere isolata e costretta ad un lungo percorso alternativo nel territorio di San Leucio del Sannio (da qui la presenza dell'assessore alle Opere pubbliche di quel paese limitrofo al capoluogo) per raggiungere la propria casa, la chiesa o l'attività agricola ed imprenditoriale.
La richiesta fatta all'Esercito è di verificare se fosse possibile sistemare un ponte di emergenza che possa accogliere anche il transito delle auto oltre che quello dei pedoni, proprio come è adesso. Altrimenti, si andrà per la soluzione meno onerosa per le casse comunali e quindi si opterà per la sola realizzazione pedonabile.
Qui i tempi saranno velocissimi.
Un mese circa, per l'una o per l'altra ipotesi e la struttura dovrebbe essere messa in opera.
C'è però un se, ci ha detto Reale, e cioè l'Esercito ha delle soluzioni pronte, a moduli, ma che prevedono una larghezza del ponte di 2,50 metri mentre quello attuale, di spazio valido e transitabile all'interno delle spallette, è di 2,45 metri.
Per quei cinque centimetri di differenza, si dovranno quasi sicuramente abbattere quelle spallette laterali che non essendo un corpo a parte, ma legate tutt'uno con il ponte, provocheranno la conseguenziale caduta dell'intero manufatto.
Se questo si potrà fare da un punto di vista economico della spesa che è tutta a carico del Comune, il disagio agli abitanti della zona sarà eliminato perché sul nuovo ponte dell'esercito transiteranno pedoni ed auto con uno spazio di cinque centimetri in più dell'attuale.
Viceversa, sarà posizionato sull'attuale, senza che questo nuovo elemento tocchi o sfiori il manufatto sottostante, un pontile più stretto che fungerà solo da passaggio pedonale.
Questo sopralluogo è stato importante, ci ha detto il vice sindaco Oberdan Picucci ed ha come obiettivo quello di eliminare in tempi ragionevoli il disagio che stiamo procurando ai cittadini con l'intento di rendere tutto più sicuro.
Il sopralluogo mi sembra sia andato bene e che ci siano le condizioni per la costruzione di questa alternativa.
Ribadiamo che la chiusura dei due ponti è stata necessaria per permettere una verifica più puntuale.
Si è trattato di un'ordinanza di tipo cautelativo, preventivo.
Il tempo delle verifiche tecniche e poi ci auguriamo di poterlo ridonare il più presto possibile alla città nella sua totale fruibilità.
Qui all'Epitaffio il discorso è completamante diverso perché le condizioni di questo ponte sono evidenti essere certamente più negative.
Nei prossimi giorni, al Comune dovrebbe arrivare il responso dell'Esercito ed i consigli sulla soluzione da adottare.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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