Benevento, 18-08-2018 10:38 |
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A Ponte tanti solleciti sono stati inviati anche a chi ha regolamente pagato il tributo della tassa sui rifiuti, passaggio molto contestato
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di Giacomo De Angelis |
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A Ponte, la Tassa Rifiuti Solidi Urbani 2012 è stata argomento di un articolato dibattito su Facebook.
Si è dibattuto sui solleciti di pagamento che lo scorso mese di luglio il responsabile del settore economico finanziario del Comune ha inviato ai morosi.
Tuttavia, a leggere i vari interventi, sembra che ad alimentarli siano stati soprattutto motivazioni e input elettorali e post elettorali, come peraltro prospettato in qualche discussione.
Naturale, dunque, che, a poco più di un mese dalle elezioni amministrative, il confronto e le dispute si siano susseguite con rapida e vorticosa successione.
Il fatto che taluni solleciti siano stati inviati anche a chi aveva intanto onorato il pagamento del tributo, è stato il passaggio più discusso della questione.
I malcapitati, ovviamente, avranno dovuto o dovranno ora documentare il pagamento esibendo la relativa ricevuta.
Purtroppo, la situazione si complicherà qualora non riusciranno a provare l'avvenuto pagamento.
Proprio quest'eventualità, ha animato il confronto.
Purtroppo, c'è poco da fare; la normativa prevede che il pagamento sia provato con la relativa ricevuta.
Ad ogni modo, ad animare ulteriormente il confronto, sono stati gli interventi favorevoli ed anche quelli contrari all’iniziativa del Comune finalizzata al recupero dei mancati introiti.
Ovviamente, senza entrare nel merito delle aliquote (elevate o congrue) e anche dei motivi alla base degli eventuali mancati pagamenti, come si fa a non approvare le azioni con cui il Comune si attiva per introitare mancati incassi necessari, peraltro, per il pagamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti?
Forse taluni ignorano che il "recupero dei tributi" è un obbligo normativo cui dover ottemperare per evitare probabili e gravosi "richiami" della Corte dei Conti, con conseguenti sanzioni e penalizzazioni a carico dei responsabili dei competenti uffici e degli stessi Enti locali.
Non è, dunque, una "scelta" dell'Amministrazione comunale, ma un atto dovuto.
Quindi, appare una forzatura attribuire all'Amministrazione comunale demeriti per iniziative obbligate.
Né demeriti e tanto meno meriti, quindi.
Infatti, come peraltro emerso dal confronto "facebookiano", anche in passato, durante la gestione del Comune da parte di altre amministrazioni comunali, e probabilmente finanche durante la recente gestione commissariale del Comune, sono state attivate analoghe iniziative di recupero.
Naturale, fisiologico, dunque, che anche quest’anno, nell'imminenza della prescrizione del presunto o reale credito, il Comune, con il responsabile del settore economico finanziario, si sia attivato e abbia inviato i solleciti di pagamento.
Oggi, come ieri, la circostanza che taluni solleciti siano stati indirizzati anche a chi aveva ottemperato al pagamento del tributo scatena ed origina legittime perplessità soprattutto sull'attendibilità della rendicontazione e del controllo dei pagamenti da parte del Comune e dei suoi uffici preposti.
E' su questa evidente, non condivisibile e perdurante deficienza contabile e di controllo, quindi, che il Comune e la sua Amministrazione dovranno attivare una seria e scrupolosa verifica in modo da perseguire solo i furbi e non anche i cittadini onesti e puntuali; solo così si potrà dimostrare una diversità e discontinuità con il passato!
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