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Benevento, 16-08-2018 09:10 ____
Attenzione per il ponte "Morandi" sul Torrente San Nicola
E' quanto chiede Gerardo De Gennaro al sindaco Clemente Mastella
Redazione
  

Attenzione per il ponte "Morandi" sul Torrente San Nicola.
E' quanto chiede Gerardo De Gennaro (foto) al sindaco di Benevento, Clemente Mastella.
"La tragedia, che in modo devastante ha colpito la città di Genova ed è la seconda volta che la città ligure viene messa sotto sopra, per il crollo di un viadotto, causando fino ad ora, 37 vittime, deve - scrive - far riflettere i nostri amministratori, l'Anas e tutti quelli preposti alla sua messa in sicurezza.
Lo chiedono a gran voce i cittadini beneventani, in particolar modo gli abitanti di contrada Capodimonte, ma anche tutti coloro che si recano verso Paduli e non di meno chi raggiunge i raccordi autostradali.
Il responsabile del procedimento della appena rimessa in funzione della grande arteria, Giuseppe Soreca, e il direttore dei lavori, Raffaele Iele (la cui azione, è bene precisarlo, è nata ed è finita con la realizzazione dei lavori alla testa del ponte ndd), entrambi ingegneri del Comune di Benevento, incomincino ad intervenire seriamente e con approfondimenti tecnici strutturali tali da consentire una sicurezza al 100% per la viabilità, sia dei mezzi leggeri che di quelli che, pur non essendo pesanti, come quelli che erano soliti percorrere il viadotto crollato a Genova, attraversano il Ponte San Nicola.
La storia di questo Ponte è troppo lunga per poterla raccontare, il direttore del giornale non me lo consentirebbe per questioni di spazio e per far posto anche ad altre notizie che "Gazzetta di Benevento" deve pubblicare.
Mi limito solo a fare una riflessione.
Solo da pochi mesi, forse un anno, (la riapertura del Ponte si è avuta il 17 dicembre del 2016 ndd) dopo un "reastling" durato alcuni anni il Ponte San Nicola è stato riaperto al traffico.
Disagi notevoli causati alla contrada Capodimonte, alla intersezione del complesso di abitazioni costruite per i dipendenti delle Poste e per il traffico veicolare che raggiunge i raccordi autostradali e per chi deve raggiungere i paesi Paduli, Buonalbergo eccetera.
Non sono un ingegnere strutturale, nè mai sono stato direttore dei lavori in corso d'opera: sono un geometra, con un'esperienza, appena mi sono diplomato, di aver lavorato come tecnico di un'impresa locale in quel di Cosenza, costruivamo strade tra i Comuni di Acquaro e Limbadi.
Vi posso assicurare che, nei momenti di pausa pranzo e cena, il mio ingegnere e direttore dei lavori mi diceva: Caro Gerardo si può "rubare" su tutto quando si effettuano grandi lavori, mai però sulla consistenza stabilita dal progetto della quantità di ferro occorrente, nè mai sulla qualità del cemento.
Non lo sappiamo e probabilmente rimarrà una questione discussa ancora a lungo, almeno fino a quando non saranno completati studi ed esami sulla struttura crollata.
Alcune ipotesi, però, circolate soprattutto nelle prime ore dopo il disastro, sono già state escluse.
Ad esempio, diversi ingegneri hanno escluso che il ponte possa essere crollato per la forte pioggia che cadeva oppure a causa di un fulmine (quest'ultima è un'ipotesi fatta anche da alcuni dirigenti della società che gestiva il Ponte in seguito ad alcune testimonianze che avevano riferito di un forte flash vicino al Ponte poco prima del crollo).
Caro sindaco, termini le sue "dorate vacanze" a bordo del suo sempre verde amico Della Valle, a bordo del suo "venti metri", ed appena operativo cancelli dalla sua agenda tutte le "feste" programmate, ci voleva la tragedia di Genova a scombussolare i piani relativi a questa fine estate".

comunicato n.115227



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