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Benevento, 20-04-2018 21:16 ____
Il Premio Strega Paolo Cognetti nella due giorni beneventana incontra anche centinaia di alunni delle scuole superiori del Sannio
E' stato sommerso dalle domande dei giovani che hanno saputo interagire con lui con intelligenza, dimostrando non solo di aver letto il libro, ma di averne apprezzato i valori e di averne sviscerato tutte le tematiche
di Maria Cristina Donnarumma
  

La Società Dante Alighieri Comitato di Benevento, in accordo con la Sede Centrale di Roma, ha organizzato due incontri molto interessanti e formativi, come ha affermato Andrea Riccardi, presidente nazionale della Dante, in una nota indirizzata alla presidente locale Elsa Catapano, con Paolo Cognetti autore del libro "Le otto montagne", vincitore nello scorso anno, non solo del 71° Premio Strega, ma anche della IV edizione del Premio Strega Giovani.
E' ormai da vari anni che il Comitato cittadino della Dante Alighieri, che di diritto vota al Premio Strega, ospita il vincitore del Premio Strega oppure un autore della cinquina per farlo incontrare ai soci ed alla città e per farlo interagire con gli studenti degli Istituti Superiori di Benevento e provincia.
Nella suggestiva cornice dello Spazio Strega a Benevento (cui si riferiscono le prime foto), ieri sera, dopo i saluti istituzionali del presidente, Elsa Maria Catapano Tomaciello, del sindaco, Clemente Mastella, di Nicola Fontana in rappresentanza del rettore dell'Università del Sannio e dell'amministratore delegato della ditta Alberti, Giuseppe D'Avino, il quale si è detto felice di ospitare un evento così importante, ha preso la parola Maria Felicia Crisci che ha coordinato l'incontro.
Crisci, componente del direttivo del Comitato, ha introdotto il suo intervento con le immagini suggestive del Taburno con la sua natura incontaminata e rigogliosa sia dal punto di vista della fauna che della flora.
Le immagini, offerte dall'Associazione Taburno Trekking, hanno opportunamente introdotto il folto pubblico nelle tematiche del libro.
Infatti, numerosi sono stati gli interrogativi posti all'autore che, con puntualità, ha risposto esternando l'infinito amore per la montagna, dichiarando che i personaggi che animano il libro sono in parte tratti dalla sua vita e che sei mesi all'anno vive in una baita di 5 metri per 5 in Val d’Aosta, dove dallo scorso anno sta organizzando "Il richiamo della foresta", un Festival di arte, libri e musica in montagna per raccontare a tutti quelli che partecipano i diversi modi di vivere la montagna e per aiutarli a comprenderla e popolarla.
Quest'anno il Festival si terrà il 20-21-22 giugno anche per ricordare i 10 anni della morte di Mario Rigoni Stern.
Questa mattina, poi, dalle 9.00 alle 13.00 presso l'Auditorium parrocchiale di Santa Maria di Costantinopoli (cui si riferisce il secondo gruppo di foto) si è svolto, in due turni, l'incontro con gli alunni, coordinato da Maria Cristina Donnarumma, referente del Comitato per il Premio Strega.
Dopo i consueti saluti istituzionali del presidente del Comitato di Benevento, Elsa Maria Catapano Tomaciello, Cognetti è stato letteralmente assalito dalle domande dei circa 400 alunni del Liceo Scientifico "Rummo", del Liceo Scientifico "Fermi" di Montesarchio, del Liceo Classico "Giannone" e degli istituti "Rampone" e "Palmieri" che hanno saputo interagire con lui con intelligenza, dimostrando non solo di aver letto il libro, ma di averne apprezzato i valori e di averne sviscerato tutte le tematiche.
Infatti "Le otto montagne" non è un libro solo sulla montagna, ma anche sui sentimenti, sull'educazione del figli, sul rapporto figli-genitori, sull'amicizia.
Vengono descritte vicende semplici e di vita nonché i sentimenti ed i paesaggi della montagna viaggiano insieme.
Indimenticabili e ben delineati sono tutti i personaggi, ma su tutti la figura del padre e quella di Bruno, l'amico-fratello.
Il titolo fa riferimento a un pensiero nepalese secondo cui il mondo è una ruota a 8 raggi con al centro una montagna altissima, il monte Sumeru e intorno 8 montagne.
Pochi libri riescono a rapire così, trasportando il lettore nel contesto desiderando fortemente di esservi e portandolo ad immaginare il colore delle rocce, il rumore di un torrente, il bianco dei nevai, la maestosità e la purezza della montagna.
Gli alunni si sono complimentati con l'autore per l'uso di un italiano rigoroso, nitido, da grande classico, per la prosa semplice, pura come l'acqua di sorgente montana che va dritta al punto, senza digressioni e che non scade mai nella volgarità delle parole e dei comportamenti.
Hanno notato, inoltre, durante la lettura del libro la passione dell'autore per Stevenson, Twain, London, Hemingway, Rigoni Stern, Primo Levi e tutti gli autori che l'hanno formato.
Alla fine della lettura, hanno concordato tutti gli allievi, si è pervasi da un grande senso di serenità e una voglia irrefrenabile di scalare la montagna.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

L'incontro con i giovani studenti all'Auditorium S. Maria di Costantinopoli

 

 

 

 

 

 

 

                                                   

comunicato n.112099



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