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Benevento, 25-02-2018 18:04 ____
Evitato lo scontro tra gli Antagonisti e le Forze di polizia schierate per evitare l'accesso alla "zona rossa" dove ha tenuto il comizio Roberto Fiore
Il leader di Forza Nuova ha detto che questo e' il momento della gente perbene e che non sopporta piu' di vedere il business dell'accoglienza ai migranti
Nostro servizio
  

Un po' di timore per quanto poteva succedere si è concretizzato quando si è avuta notizia che i partecipanti al corteo degli Antifascisti non escludevano l'ipotesi di forzare la mano pur di giungere nell'area a loro inibita e dove doveva giungere Roberto Fiore, leader nazionale di Forza Nuova per tenere il suo comizio elettorale al Teatro Libertà.
Dunque, c'è stata l'attesa.
Poi, però, il corteo, composto da un centinaio di persone, proveniente dal luogo del raduno in viale San Lorenzo, sotto la statua del Toro Apis e dunque da via dell'Università, ha deviato sulla sinistra, andando su via Napoli ma verso le Poste Centrali evitando così lo scontro con le forze di Polizia, un centinaio di uomini in tenuta antisommossa, che inibivano il passaggio, a tutti, sul Ponte di Santa Maria degli Angeli.
Parole forti, sono partite dal corteo, contro la polizia, il prefetto, il questore, il sindaco anche per la concessione ai "fascisti" del Teatro Libertà, ma alla fine quello che poteva succedere, non è successo anche per il buonsenso dei manifestanti stessi.
Dicevamo del lungo pomeriggio che ha visto antagonisti a distanza i simpatizzanti dell'estrema destra e quelli della estrema sinistra.
La riunione di questi ultimi si è tenuta in viale San Lorenzo dove sono stati posizionati anche cartelli contro la manifestazione che ha previsto la presenza di Roberto Fiore. Qualche scritta con lo spray è stata fatta lungo il percorso ribadendo i concetti espressi anche con il megafono.
Poi, come dicevamo, è stato evitato lo scontro con la Polizia ed il corteo si è sciolto dopo una sosta in piazza Federico Torre.
Intanto al Teatro Libertà Roberto Fiore è giunto puntuale anche perché poi ha proseguito per Salerno dove aveva in programma un altro comizio.
L'odio verso il nostro movimento, ha detto Fiore al suo arrivo, nasce non solo perché alimentato dai Centri Sociali ma anche da settori mediatici che assieme a taluni settori della magistratura stanno ponendo in essere una vera e propria strategia di odio nei nostri confronti.
Comunque sia noi continueremo ad insistere sui punti essenziali del nostro programma che sono il blocco della immigrazione ed il rimpatrio di 1 milione e mezzo di immigrati ed un vero e proprio piano delle nascite per portare ad una svolta demografica l'Italia che sta soffrendo da questo punto di vista.
Aggiungo poi la sovranità militare e nazionale dell'Italia assieme a quella monetaria.
Dalle urne penso che trarremo null'altro che la ingovernabilità del nostro Paese.
Per noi, sarà l'occasione per continuare la nostra campagna elettorale, ha proseguito Fiore, su tutto il territorio nazionale promuovendo i nostri motivi dell'amor di Patria, di famiglia, di Dio e dunque quei grandi valori che hanno reso famosa l'italia in tutto il mondo.
Gli stessi concetti Roberto Fiore li ha poi sostenuti nel suo comizio all'interno del Teatro, comizio che è stata preceduto dall'intervento di Michele Antonio Giliberti, vice segretario nazionale di Lega della Terra, associazione parallela a Forza Nuova che si occupa del comparto agricolo, il quale ha ringraziato il segretario provinciale Luigi Tiso ed ha detto che la vivacità ed il movimentismo di Forza Nuova crea attenzione e sana paura attirando a sé anche nuove energie da tutto il panorama italiano.
Giliberti ha confermato che nel programma politico di Forza Nuova c'è anche la cacciata degli americani dal suolo nazionale dove insistono almeno 100 loro basi militari.
Quindi, ha annunciato che dopo il 4 marzo saranno operative le strutture del partito sul territorio.
Ho percepito nel Sud, ha ancora detto Fiore nel prendere la parola, che forse quello che era il sogno degli anni Settanta e cioè che il Sud sarebbe stato la tomba del sistema, si sta realizzando.
Riceviamo in eredità il pericolo liberal-marxista.
Il nostro, ha concluso il leader di Forza Nuova, è un messaggio radicale ma di civiltà e socialità.
E' questo il momento della gente perbene e che non sopporta più di vedere il business dell'accoglienza ai migranti.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.110517



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