Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 6422 volte

Benevento, 14-12-2017 19:24 ____
In Commissione Finanze e' giunta la proposta di delibera dell'aumento di capitale di Gesesa ed e' stato un inferno, dice Annalisa Tomaciello
Ad aprire il fuoco di fila e' stato il capogruppo di Forza Italia Antonio Capuano che ha giudicato carente di documentazione la proposta. Con lui Scarinzi, Farese, Franzese e De Pierro. Quarantiello ha insistito invano: Si voti subito
Nostro servizio
  

Sedute "spumeggianti", per usare un termine soft, quelle delle Commissioni Pubblica Istruzione e Finanze che si sono tenute quest'oggi.
In Commissione Finanze, presieduta da Annalisa Tomaciello (foto), è "giunta" la deliberazione relativa all'aumento di capitale nella società Gesesa, aumento a cui il Comune rinuncerebbe facendo così crescere il divario con la proprietà dell'azienda partecipata che fa riferimento al Gruppo Acea.
Ed è stato un inferno, ci ha detto Tomaciello.
Qui si è consumato l'ennesimo "strappo" che al momento resta in gola a più consiglieri di maggioranza, apparentemente senza lasciare conseguenze, cioè, tra cui il presidente della Commissione, Annalisa Tomaciello, che contesta il modo di agire della sua stessa maggioranza.
Ma ecco cosa è successo secondo il racconto fattoci dalla stessa Tomaciello.
La proposta di delibera, cominciamo da questo, non era arrivata in Commissione dove era attesa per l'avvio della discussione visto che è all'ordine del giorno del Consiglio comunale di martedì prossimo, 19 dicembre.
E' stato, dunque, lo stesso presidente Tomaciello a farsene carico, a recuperare cioè materialmente la documentazione occorrente e questo è ovviamente avvenuto poco prima che la seduta iniziasse.
Chi ha dato fuoco alle polveri è stato il capogruppo di Forza Italia, Antonio Capuano, che ha parlato di una discussione in pratica non avviabile sull'argomento in quanto la proposta di deliberazione era carente di allegati e tra questi il parere dei revisori dei conti.
Si tratta di un atto molto delicato, ha detto Capuano, che non può essere liquidato con una voto inconsapevole e frettoloso ed anche senza avere dall'Azienda un piano industriale che giustifichi tale richiesta, una richiesta che con la non adesione del Municipio, di fatto diminuisce la presenza azionaria del Comune all'interno della società.
Sulla stessa lunghezza d'onda, si è inserita Marianna Farese del Movimento 5 Stelle e così anche Luigi Scarinzi.
A questo punto, il presidente Tomaciello, vista la mancanza del parere dei revisori dei conti e della documentazione segnalata dagli altri consiglieri, ha ritenuto che l'argomento non potesse essere messo ai voti, ma che avesse bisogno di un ulteriore approfondimento i cui elementi potrebbero essere richiesti anche direttamente all'amministratore delegato Piero Ferrari.
Di parere opposto il capogruppo mastelliano Giovanni Quarantiello che, invece, ha chiesto, con forza e decisione, a nome dei gruppi mastelliani, che l'atto venisse votato seduta stante.
Tomaciello ha, invece, resistito affermando che la copia della proposta di deliberazione era giunta solo poco prima dell'avvio dei lavori della Commissione e che non si può chiedere di votare un atto che non è stato nemmeno visionato, oltre che esaminato, dai componenti della Commissione medesima.
Francesco De Pierro, nel suo intervento, ha apprezzato l'accortezza istituzionale del presidente ed ha concordato con esso chiedendo altresì che il segretario generale certificassse il perché della mancata necessità che l'atto amministrativo fosse arrivato in Commissione privo del parere del Collegio dei revisori dei conti e se risulta che con tale adozione si potrebbe arrecare pregiudizio al patrimonio del Comune.
Anche Luigi Scarinzi ha ribadito che c'è bisogno di approfondire l'argomento.
Si sono associati a tale richiesta sia il consigliere Mimmo Franzese che Italo Di Dio.
A questo punto, il presidente Tomaciello, mantenendo il punto, ha sciolto la seduta aggiornandola a domani e chiedendo nuovamente al segretario comunale di fare in modo che in Commissione giungano pratiche complete e che non si debba andare in giro a pochi minuti dall'inizio dei lavori per recuperare il carteggio necessario.
La decisione del presidente non è stata gradita dal consigliere Quarantiello che ha accusato Tomaciello di fare il gioco dell'opposizione.
Anche il sindaco è stato informato dell'accaduto ed il presidente Tomaciello ha ribadito anche con lui il perché della sua decisione precisando che non è trattato di un voto contrario sull'argomento.
Comunque sia, il tempo che occorre sarà concesso, ha concluso Tomaciello mentre c'è la disponibilità a riunirsi non solo domani ma anche lunedì se dovesse occorrere.
Resta comunque il forte rammarico: Gestire i lavori delle Commissioni in questo modo non è proprio possibile.
La correttezza istituzionale per me resta un elemento incontrovertibile, ha detto Tomaciello e fin quando resto presidente della Commissione i lavori li indirizzo come dico io. Se lo può scordare un atteggiamento diverso il capogruppo Quarantiello.
Ovviamente anche in questo caso non sono mancati toni alti ed urla che hanno travalicato l'Aula in cui si è tenuta la Commissione ed in molti si sono chiesti cosa stesse accadendo.
Ecco svelato l'arcano.

comunicato n.108454



Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 397190103 / Informativa Privacy