| Benevento, 07-12-2017 21:49 |
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Ancora una puntata ed ancora tanti punti interrogativi emergono, nella vicenda della Mensa scolastica. Il Tar sospende la gara dei tre mesi
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Nostro servizio |
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Ancora una puntata ed ancora tanti punti interrogativi emergono, nella vicenda della Mensa scolastica.
Come abbiamo accennato ieri, quest'oggi il Tar della Campania, adito dalla ditta Quadrelle, avrebbe potuto emettere la sua ordinanza a proposito della esclusione della ditta ricorrente alla mini gara di tre mesi per la refezione scolastica.
E così è stato.
In pratica, la riammissione della Quadrelle non c'è stata, ma il ricorso è servito per il rilievo di un'altra osservazione che di fatto sospende l'esecutività dell'avvenuto appalto.
Il Tribunale, infatti, ha accertato che la vecchia gara, quella di cinque anni, era tornata "in vita" con la sentenza del Consiglio di Stato e, dunque, prima di bandire un'altra gara, seppur a tre mesi, l'Amministrazione avrebbe dovuto annullare la precedente gara.
Essa, infatti, non era stata formalmente annullata, ma era stata solo oggetto di una deliberazione della Giunta comunale che aveva dato un indirizzo nel prosieguo della gestione della pratica in virtù anche del nuovo Regolamento.
Il Tar ha rilevato che l'atto di annullamento doveva essere fatto con atto dirigenziale e non della Giunta.
Dunque, la sospensione non è avvenuta in ragione della esclusione della ditta Quadrelle dalla gara, ma su altra motivazione.
Ora che succederà.
E' difficile dirlo o prevederlo, ma c'è chi propende per un annullamento della gara originaria con atto del dirigente, cosa questa che potrebbe anche avvenire già lunedì prossimo.
Contestualmente, rimosso il motivo del rilievo del Tar, potrebbe essere messa in attuazione la gara trimestrale già chiusa riguardo la procedura.
E' questa la strada che intraprenderà il Comune?
Non è stata assunta ancora una decisione, ma il Comune potrebbe anche incamminarsi su questa strada e si andrà avanti con il servizio della ristorazione scolastica fino al 28 febbraio allorquando il Consiglio di Stato si pronuncerà nuovamente, ma nel merito della esecuzione.
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