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Benevento, 07-12-2017 09:33 ____
Ho tenuto mia madre al posto di Pronto Soccorso adagiata su una barella nonostante avesse gravi deficienze respiratorie
Ho cercato di chiamare le Forze dell'ordine per denunciare l'accaduto ma senza fortuna e cosi' ho deciso di scrivere al giornale per evitare che queste cose accadano ancora
di Giuseppe De Lorenzo
  

E' pervenuta presso la nostra redazione, debitamente sottoscritta, da parte di una dipendente del nostro Tribunale, la denuncia che di seguito integralmente riportiamo.
Da parte nostra, con l'apertura da sempre avuta verso tutti, siamo ben disponibili ad accettare, segnatamente nel delicato settore sanitario, sia le voci che evidenziano un servizio positivo verso i cittadini, sia quelle che, invece, dimostrano situazioni contrarie.
L'attuale denuncia dimostra, comunque, ancora una volta, la situazione del Pronto Soccorso dei due nosocomi cittadini.
Lascia riflettere il fatto che, a distanza di un anno, l'anniversario cade tra qualche giorno, della morte di Rocco Laudato su di una barella nulla sia cambiato.
Questo che segue il testo della denuncia pervenutaci.
Ovviamente, siamo disponibili a ricevere e pubblicare ogni risposta al riguardo.
"E' mia intenzione segnalare, pubblicamente, l'esperienza da me vissuta nei giorni 1 e 2 dicembre presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale "Fatebenefratelli" della nostra città.
Intorno alle 17.00 di venerdì, infatti, giungo ivi con mia madre che, accompagnata dall'ambulanza del 118, presentava una severa insufficienza respiratoria. 
Lì vi erano, nella stessa stanza, due signore anziane, un individuo in gravissime condizioni, cui si aggiunse mia madre.
Dopo un po', a prelievo effettuato, è arrivata una dottoressa che, senza neanche visitare mia madre, ha, da subito, precisato che i vecchi bisogna tenerseli a casa evitando di portarli a morire in Ospedale.
Mia madre ha così trascorso l'intera notte adagiata su di una barella.
La mattina seguente, mi è stato riferito che, per mancanza di posti, si doveva organizzare il trasferimento presso l'Ospedale di Sant'Agata dei Goti.
Dopo ore di attesa, si è giunti all'ora di pranzo, mia madre, con un puzzo nauseabondo che invadeva la stanza, rimaneva sempre in barella mentre, dinanzi a lei, vi era un via vai di personale infermieristico disattento a quanto si verificava intorno.
Intanto, l'altro malcapitato ha cessato di vivere mentre mia madre, senza alcuna terapia, respirava male.
La sua sofferenza era indescrivibile.
Alla dottoressa che, con il cambio turno, ha sostituito la precedente, ho espresso tutta la mia rabbia, manifestando anche la mia intenzione di chiamare i Carabinieri.
Mi è stato risposto che avrei potuto, liberamente, portare a casa mia madre.
Bastava, nello specifico, solo firmare.
Ho chiamato Carabinieri e Polizia, ma nessuno si è presentato.
La stessa cosa, sempre con esito negativo, è stata fatta da un'altra signora che vedeva contorcere dai dolori la figlia senza che alcuno intervenisse.
In serata, purtroppo, vista l'inutilità di ogni azione, mio malgrado, sono stata costretta a portare mia madre a casa e rivolgermi, privatamente, alle cure di un sanitario.
E' mia intenzione, rendere pubblica la terribile esperienza vissuta, al fine che dei provvedimenti, seri e decisi, vengano assunti con l'auspicio che ritorni la dignità verso ogni essere umano che si trovi in difficoltà".

comunicato n.108200



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