| Benevento, 17-10-2017 19:04 |
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E' rottura tra Forza Italia ed i mastelliani. Gli azzurri dichiarano che valuteranno di volta in volta i provvedimenti da votare in Consiglio
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Nostro servizio |
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E' rottura tra Forza Italia ed i mastelliani.
Il termine, pesante, rappresenta la problematica che investe l'Amministrazione comunale di Clemente Mastella ed è stato usato stasera dai vertici del partito.
La vicenda è quella "purulenta" della presidenza della Commissione Cultura che gli accordi di coalizione avevano assegnato a Forza Italia che l'aveva detenuta fino a quanto Antonio Puzio, a cui era stata affidata, ha ritenuto di continuare a gestirla anche dopo la sua fuoriuscita dal partito.
Una vicenda "purulenta" che non è stata affrontata da Mastella, non ritenendola una priorità dell'Amministrazione, evidentemente e che oggi "infetta" il corpo della sua maggioranza fino al punto che Forza Italia denuncia il patto e dichiara che il vincolo non esiste più e che valuterà volta per volta, mani libere dunque, l'adesione da dare ai provvedimenti che giungeranno in Consiglio comunale.
L'esempio è quello della convivenza dell'Mpd con il Partito Democratico, compreso l'epilogo.
Insomma non c'è più nulla di scontato.
L'unico obiettivo da considerare resterà solo quello degli interessi della città.
Prendiamo atto che la maggioranza è cambiata, ci è stato detto e che non è più quella uscita dalle urne e che essa è stata ampliata.
Come si è giunti a tutto questo è presto detto nella cronaca del pomeriggio allorquando il presidente Puzio ha convocato la Commissione Cultura dopo una lunga "pausa" che parte da prima delle ferie estive.
Alla riunione, cui hanno preso parte, assieme a Puzio, Luigi De Nigris, Enzo Lauro, Angelo Feleppa, Giuliana Saginario, Molly Chiusolo, Giovanni Zanone, Cosimo Lepore, Raffaele Del Vecchio, Italo Di Dio e Nicola Sguera, è andato lo stesso Antonio Capuano, capogruppo di Forza Italia, con l'incarico di chiedere ed ottenere una mozione di sfiducia (che il Regolamento non vieta, come ebbe a dirci il presidente del Consiglio Comunale Luigi De Minico ndr) nei confronti del presidente Puzio che a quel punto avrebbe dovuto lasciare.
Per fare questo, però, occorrevano i voti della maggioranza che Forza Italia da sola non ha.
Quei voti non sono stati resi disponibilii ai forzisti, confermando così il distinguo nonostante non più di una settimana fa ci fosse stato un incontro "chiarificatore" conclusosi con l'impegno a fare coalizione ed a restare uniti.
A questo punto, Antonio Capuano ha abbandonato la seduta.
Il presidente Antonio Puzio, al termine dei lavori, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma il capogruppo dell'area mastelliana Gino De Nigris ha affermato che la vicenda in pratica non esiste ed ha minimizzato gettando acqua sul fuoco delle possibili polemiche.
Capuano, nella immediatezza del fatto, non è stato tenero ed ha subito dichiarato: "Sarebbe stato opportuno che Puzio si dimettesse.
Prendiamo, invece, atto che i nostri alleati hanno rinnovato la fiducia ad un componente di Alternativa Popolare".
Gino De Nigris di rimando: "Capuano non è andato via per questioni politiche, ma per questioni familiari.
Non è stata posta oltretutto nessuna questione di fiducia o sfiducia che, peraltro, non è prevista e, dunque, il problema non si pone".
Poi ha aggiunto: "L'opposizione aveva richiesto la convocazione della Commissione che si è tenuta.
Essa non ha il potere di accordare o togliere la fiducia a nessuno.
Creare un caso politico su tutto ciò, è profondamente sbagliato".
Il Movimento 5 Stelle con Nicola Sguera ha anch'esso attaccato: "La chiarezza nella maggioranza continua a mancare.
Il problema politico permane.
Noi, come tutta la città, siamo ostaggio di questo scontro politico.
C'era da discutere anche dei fondi del Teatro Comunale e di andare a visionare la struttura al suo interno perché, a quanto risulta dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, ci sarebbero dei danneggiamenti all'interno della struttura che mancherebbe anche di suppellettili".
In serata è poi giunto anche un comunicato di Forza Italia.
"La politica - si legge - è risoluzione dei problemi, ma anche condivisione di programmi e rispetto di accordi.
Lìattuazione dei programmi infatti, prevede, l’assegnazione di ruoli che, evidentemente, comportano anche responsabilità di gestione amministrativa.
Avevamo più volte richiesto, sia pubblicamente che privatamente, senza quindi dietrologie che non fanno parte del nostro modus operandi politico, la presidenza della Commissione Cultura, dopo il passaggio del consigliere Antonio Puzio, eletto in quota Forza Italia, in altro gruppo consiliare.
Ci sembra evidente, che la nostra richiesta, legittima nonché più volte motivata, nasce da un dato di natura politica.
Non una questione personale, ma una ben più ampia che riguarda l’appartenenza politico-amministrativa.
La presidenza della Commissione Cultura, senza troppi giri di parole, spetta al partito politico denominato Forza Italia.
Saranno i nostri organi di partito, unitamente a noi consiglieri, ad indicare una specifica figura che possa occupare tale ruolo.
Dobbiamo, purtroppo, constatare, con rammarico, il venire meno di specifici accordi che, la forza politica che rappresentiamo, in ottica di coalizione, aveva preso con le altre forze politiche di maggioranza.
Ciò comporta da parte nostra un venir meno del vincolo di maggioranza.
Ciò significa che il nostro gruppo consiliare farà una costante valutazione oggettiva rispetto alle diverse tematiche che, volta per volta, saranno affrontare in seno al Consiglio comunale.
Nostro unico obiettivo, come sempre, è quello che ci ha spinti a scendere in campo per la nostra amata città: fare gli interessi di Benevento e dei nostri concittadini".
La Commissione intanto è stata nuovamente convocata dal presidente Puzio per lunedì prossimo, 23 ottobre.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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