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Benevento, 17-10-2017 14:33 ____
L'assenza del sindaco Mastella fa annullare la trattazione in Comitato per l'Ordine e Sicurezza della vicenda dell'occupazione abusiva degli alloggi
La protesta del Movimento di Lotta per la Casa. Nuova presa di posizione di Giuseppe De Lorenzo che attacca violentemente il governo cittadino
Nostro servizio
  

E' saltato il tavolo del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica in Prefettura nella parte voluta dal sindaco Clemente Mastella, per discutere dell'occupazione abusiva degli alloggi di proprietà pubblica e nello specifico dell'abitazione del compianto Lorenzo Vessichelli, a poche ore dalla morte.
L'incontro su questo argomento non si è più svolto perchè Mastella sta a Milano.
Sconcerto e rabbia da parte del Movimento di Lotta per la Casa, non invitato al tavolo, ma presente questa mattina per un presidio di protesta dinanzi al Palazzo del Governo.
Cosimo Maio, uno dei portavoci del Movimento, ha detto: "Siamo basiti: era stato dato un allarme e convocato un tavolo proprio dal primo cittadino, che però non è si è presentato al summit".
Maio ha, quindi, continuato ad attaccare Mastella: "Verrebbe da dire che è quasi auspicabile che si occupino le case di personaggi noti per far luce sul problema.
A questo punto, è palese che la volontà di risolvere il problema abitativo non c'è, piuttosto c'è una questione di pubblicità, altrimenti si verrebbe ai tavoli."
Il Movimento, che già subito dopo l'occupazione aveva preso una posizione, affermando che non c'è nulla di nuovo, e che il fenomeno va avanti da anni, incontrastato, e con un sistema corroborato ed oliato, continua a giudicare risolutiva l'anagrafe delle utenze: "Bisogna capire chi vive nelle case popolari e se ci sono i requisiti.
Solo così si può contrastare l'abusivismo".
Su quanto accaduto questa mattina, c'è stata poi una nuova presa di posizione di Giuseppe De Lorenzo.
"Nel momento in cui si è appreso, giorni fa, che Mastella aveva richiesto al prefetto la convocazione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico onde assumere, una volta per sempre, iniziative concrete per combattere l'abusivismo divenuto, così come lui stesso ha definito "infarto sociale", sono stato - ha affermato - il primo a plaudire all'iniziativa.
Stamane, poche ore prima della seduta, anche se con la dovuta prudenza, ho manifestato qualche perplessità in merito al concreto raggiungimento di concreti risultati.
L'occasione, nel contempo, mi ha offerto la possibilità di ricordare, fra i tanti, qualche altro episodio verificatosi in questi ultimi tempi.
In tutta onestà, però, mi sia consentito, non immaginavo neanche lontanamente che, addirittura, Mastella, dopo il clamore suscitato da quanto occorso a Lorenzo Vessichelli e ricordando la sua forte e decisa presa di posizione, adducendo la scusante di sopraggiunti impegni, non si presentasse all'incontro.
Tutto questo è gravissimo e dimostra, qualora ce ne sia bisogno, che il governo della città si fonda solo ed esclusivamente di annunci ad effetto, con cadenza quotidiana, che, in ultimo, sciogliendosi come  neve al sole, non approdano ad alcunché di concreto.
Dal mio modesto angolo visuale, non ci sono impegni, di qualsiasi tipo questi ultimi siano, che tengano al cospetto di quanto si è verificato, che rappresenta, in ultimo, l'azione estrema di chi vive lottando, quotidianamente, contro i morsi dell'indigenza e della fame.
In questo modo, mi sia concesso, Lorenzo Vessichelli e con lui tutti gli altri che in questi anni si sono trovati, nel momento del distacco terreno, nella più assordante solitudine, a subire, seduta stante, la profanazione dei propri ricordi più cari, è morto una seconda volta.
Ho combattuto con tutto me stesso la decennale Amministrazione Pepe, della quale, per un breve percorso, ho fatto parte, oggi, alla luce di quanto, da semplice cittadino, assisto, devo dire che siamo andati oltre e sono in molti a rimpiangere Fausto Pepe.
Ed a ragione.
La città, la nostra meravigliosa città, non può continuare a tollerare ancora il governo dell'approssimazione.
La povertà aumenta, l'indigenza si allarga a macchia d'olio, i ragazzi vanno via non trovando lavoro. Ci sono famiglie che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese. 
Il grido di allarme lanciato, solo qualche giorno fa, dai rappresentanti locali della Caritas appare molto eloquente ed invita a riflettere.
I cittadini devono svegliarsi da questo sopore incarnato.
La festa della trippa, del peperoncino, in bianco oppure in nero, suonano ad offesa di chi soffre e di genitori che, molto spesso, non sanno cosa dare da mangiare ai propri figli.
Allora, ritornando a quanto oggi si è verificato, si facciano pure i proclami ad effetto, ma i morti, almeno quelli, lasciamoli riposare in pace.
Questo, chi si professa cattolico convinto, lo dovrebbe sapere bene.
Molto bene".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

                                                     

comunicato n.106674



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