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Benevento, 16-10-2017 17:56 ____
Piero Mancini invoca l'intervento della Cgil per difendere e tutelare i diritti acquisiti da tutti i lavoratori ex Consorzi
Un terzo livello, con legami fortissimi partitici, e' stato nominato capo area. La nipote di un ex sindaco capo squadra e il settimo livello, oppositore di quel partito, semplice distributore di volantini...
Redazione
  

Piero Mancini è nero di rabbia ed ha inviato, tramite la Stampa, una lettera aperta al segretario provinciale della Cgil, Rosita Galdiero, con cui ha invocato un suo intervento per difendere e tutelare i diritti acquisiti da tutti i lavoratori ex Consorzi.
"La misura -  scrive - è colma.
Mentre lei ogni giorno grida ai quattro venti che il rispetto della legalità è il faro che guida la sua organizzazione, qualcuno imperterrito continua a coltivare interessi, incurante delle sue inutili esternazioni.
Ovvero, da tempo si assiste ad un vero e proprio gioco delle parti.
La recita di una commedia diventata stomachevole, su cui è bene far calare il sipario. Al più presto!
Lo sconcio rappresentato dalla formazione della squadra in cui è stato collocato, come semplice operatore, un settimo livello, ha superato ogni livello di moralità e civile convivenza.
Uno sconcio che denota un modus operandi non più accettabile e da combattere con fermezza.
Perché assolutamente e profondamente ingiusto.
Nel dettaglio, ciò che è avvenuto.
Un terzo livello, con legami fortissimi partitici, è stato nominato capo area.
La nipote di un ex sindaco capo squadra e il settimo livello, oppositore di quel partito, semplice distributore di volantini.
Una vergognosa vendetta politica, ben congegnata!
Ciò, in un modo poco lineare.
Tanto che il posto di capo area era stato già assegnato al settimo livello, come le capacità organizzative e la logica, richiedono e impongono.
Qualcuno ci ha messo lo zampino, e, utilizzando qualche sotterfugio, le carte sono state sparigliate e il settimo livello si è ritrovato illegalmente gabbato.
Ci si complimenta con gli autori per la grande capacità dimostrata e per la "tanta legalità" insita nell'operazione.
Le scrivo, non in veste di avvocato difensore del settimo livello, che è molto capace di difendersi da solo, ma come difensore dei miei diritti e per esprimere solidarietà a chi ha subito un grave ed evidente torto.
Anche al sottoscritto era stato riservato un poco simpatico trattamento, essendo stato spedito a Puglianello.
Per farlo era stato violato uno dei parametri fondamentali utilizzati per la composizione delle squadre.
Quello della residenza.
Solo dopo le mie dure rimostranze il miserando tentativo è stato vanificato.
Quindi, trasferito a Benevento per effettuare il volantinaggio, come è mio diritto.
Oggettivamente, la legalità è stata violata sia per aiutare e promuovere, che per danneggiare.
Purtroppo, lo scandalo che segnalo non è un caso isolato.
Altri furbi lavoratori, utilizzando strade contorte, hanno scavalcato coloro che hanno livelli superiori.
Sono sicuro che, in nome della legalità, la sua autorevole organizzazione interverrà per difendere e tutelare i diritti acquisiti di tutti i lavoratori, anche se avversari politici e, quindi, riportare le cose sulla dritta via.
Rendo noto a lei ed a tutti i componenti della sua organizzazione, che vi sono tanti lavoratori che di questo andazzo sono stanchi.
Stanchi di vedere, e subire, tale e tanto sconcio, basato sul famoso detto: chi ha più polvere spara.
Con cui, nella nostra provincia, da sempre, si legittima ogni vile raccomandazione, sopruso e la violazione della sua tanto amata legalità.
Una ventina di lavoratori si sono organizzati proprio per impedire, nel futuro, manovre sottobanco ad opera di chi, manifestando gravissime carenze grammaticali e di sintassi, ha la sola capacità di sguazzare nel sottobosco della politica.
Mi creda, faremo moltissimo pesare la nostra volontà e capacità di non subire più supinamente vere e proprie offese alla nostra dignità di lavoratori. Pubblicamente manifestiamo e rivendichiamo la decisione di marcare il nostro territorio, in difesa dei diritti acquisiti da tutti i lavoratori.
Infine, mi preme sottolineare, con grande forza e estrema chiarezza che le scrivo non solo a mio nome, ma di una ventina di lavoratori molto adirati.
Basta subire colpi bassi, da chiunque.
Urge prevenirli, per difendersi.
Viva la legalità. Quella vera!".

comunicato n.106653



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