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Benevento, 20-08-2017 11:38 ____
Tutti dovranno parlare di noi e della nostra iniziativa, senza capire bene dove siamo e quanti siamo. E' la "minaccia" di Piero Mancini
Tutti dovranno chiedersi: Sono fra noi o sono ancora altrove? Una nuova forma di flash mob. Invisibile, ma tanto incisiva. Ci divertiremo a Citta'-Spettacolo! Li batteremo, con fantasia immaginifica
Redazione
  

Piero Mancini (foto) si veste stavolta da "moscone", di quelli che si vedono e che danno fastidio.
Lui fastidio lo vuole dare ma senza farsi vedere...
"Come preannunciato - scrive - venerdì mattina mi sono recato in Questura.
Non avevo previsto la convocazione per il pomeriggio.
Ho a lungo manifestato, con la necessaria modestia, tutte le perplessità rispetto ad alcune parti della complessa organizzazione di Città Spettacolo.
Soprattutto l’ubicazione del mega palco alla fine del corso Garibaldi e della prevista cena in bianco.
Due momenti cruciali, con prevista alta affluenza di pubblico e/o partecipanti, che non garantiscono quella sicurezza richiesta.
Capitolo vie di fuga che, essendo uno stretto budello, già di suo il corso Garibaldi non permette.
Se a questo si aggiunge la presenza di ingombranti mega strutture che da tempo, invano, la Soprintendenza chiede di far ridimensionare, le criticità aumentano.
I tre interlocutori, dopo aver ben ascoltato le mie argomentazioni, hanno mostrato qualche timore sulla contestazione annunciata, che la stampa ha riportato.
Intervengo, per correttezza e per non ingenerare infondati timori, data la grande importanza dell’evento e della grande prevista partecipazione, per descrivere sommariamente, in cosa consiste questa grande ed organizzata contestazione.
Non si contesterà, come qualcuno teme, nelle forme classiche di un minaccioso corteo, con duri slogan gridati da un megafono eccetera.
Non siamo diventati tanto idioti da fare un simile grande regalo al Grande Padre, alla Grande Madre e al Mediocre Cameriere.
Sarà molto lunga. Inizierà il giorno prima dell'inaugurazione di Città Spettacolo e terminerà il 31, dopo la scandalosa cena in bianco.
Sarà una contestazione invisibile e silenziosa.
Per questo non dovremo chiedere alcun permesso alle autorità preposte.
Sarà creativa, provocatoria e colta.
Quella che non è più da anni Città Spettacolo.
Tutti dovranno sapere che ci siamo. Che stiamo agendo.
Che stiamo mettendo in scena la nostra rappresentazione, anche se non ci vedono.
Una rappresentazione situazionista e, quindi, estremamente radicale nella critica alla putrida società dello spettacolo prodotta dal neoliberismo, fase suprema del disfacimento del sistema capitalistico.
Come pericolosi fantasmi. Incubo permanente!
Tutti dovranno parlare di noi e della nostra iniziativa, senza capire bene dove siamo e quanti siamo.
Tutti dovranno chiedersi: Sono fra noi o sono ancora altrove?
Una nuova forma di flash mob. Invisibile, ma tanto incisiva. Nelle carni del potere. Ci divertiremo!
Li batteremo, con fantasia immaginifica.
Come?
Mettendo la creatività artistica al centro dell'azione quotidiana.
Perché la creatività artistica se non è critica, non è!"

comunicato n.105064



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